La prossima versione di Android, sistema operativo sviluppato dall’Open Handset Alliance – che vede Google tra i principali “attori” -, è ormai dietro l’angolo. Android 2.2 potrebbe essere rilasciato forse già entro la fine della prossima settimana. A fare da palcoscenico per la presentazione della nuova versione della piattaforma per dispositivi mobili, dovrebbe essere la “Google I/O Conference” che si terrà a San Francisco i prossimi 19 e 20 maggio.
Gli smartphone che “monteranno” Android 2.2 saranno in grado di trasferire dialogare via USB e di fungere da “hotspot” Wi-Fi per altre periferiche hardware: altri dispositivi “client” potranno collegarsi in modalità senza fili per sfruttare la connessione alla Rete offerta dal device basato su Android. Non è comunque chiaro se le funzionalità di connessione Wi-Fi e USB saranno attivate gratuitamente oppure se gli operatori che rivenderanno i dispositivi Android 2.2 imporrano qualche limitazione. La possibilità di sfruttare la connessione ad Internet offerta dal dispositivo portatile è detta “tethering“: le periferiche client connesse mediante un cavo USB od via Wi-Fi potranno quindi sfruttare lo smartphone come modem 3G (va detto che negli Stati Uniti, ad esempio, AT&T non ha sbloccato il “tethering” con l’Apple iPhone).
Come confermato da Andy Rubin, ingegnere presso il colosso di Mountain View, Adobe Flash troverà posto nella prossima versione di Android: gli utenti saranno quindi in grado di visualizzare, dal proprio telefonino, pagine web contenenti creatività realizzate con la tecnologia Flash.
Android 2.2 dovrebbe inoltre introdurre numerosi benefici in termini di performance. Secondo le prime indiscrezioni, un Nexus One, basato sulla versione di Android in procinto d’essere rilasciata, avrebbe evidenziato un miglioramento prestazionale pari al 450% rispetto alla precedente release del sistema operativo (2.1).
Secondo voci di corridoio, da confermare, Android 2.2 permetterebbe agli utenti di installare le applicazioni su una scheda SD: si tratta di una richiesta, questa, assai comune. In questo modo gli acquirenti degli smartphone Android potrebbero installare le applicazioni più “pesanti” (ad esempio quelle che veicolano mappe nazionali o mondiali) sulla scheda esterna superando le limitazioni di memoria del dispositivo.
Non è comunque dato sapere, al momento, quali telefoni saranno in grado di supportare ed eseguire Android 2.2. Il Nexus One di Google è certamente il primo candidato “papabile”. Quanto tempo passerà perché l’aggiornamento arrivi, per esempio, sui dispositivi firmati HTC?