Dopo le recenti voci di corridoio, adesso è arrivata l’ufficialità: Bard, il chatbot AI di Google, diventa Gemini. E quella del nome non è l’unica novità annunciata dal colosso di Mountain View in queste ore. A distanza di circa un anno dal debutto ufficiale, è arrivato il momento di un nuovo capitolo, di offrire gratuitamente agli utenti un modello più capace chiamato Pro 1.0. Ma non è tutto.
Bard diventa Gemini: disponibile anche una versione a pagamento e l’app per Android
La versione a pagamento del chatbot basato sull’intelligenza artificiale si chiama Advanced e consente agli utenti di affidarsi a quello che è attualmente il modello più grande e capace, Ultra 1.0. Gemini Advanced, spiega Sissie Hsiao (VP, Product) nel comunicato stampa, è così potente da poter gestire senza difficoltà anche le attività più complesse, come quelle legate alla progettazione, al ragionamento logico e alla collaborazione a progetti creativi.
In aggiunta, questa versione potenziata del chatbot può sostenere conversazioni più lunghe e complesse, passando anche attraverso la comprensione delle richieste precedenti. Ad esempio, potrebbe ad essere sfruttata dai creator digitali per creare contenuti al passo coi tempi analizzando i trend del momento e studiare una strategia per raggiungere un pubblico più ampio.
«Ultra 1.0, il modello più grande, è il primo a superare gli esperti umani nel test MMLU (massive multitask language understanding), che utilizza una combinazione di 57 argomenti – tra cui matematica, fisica, storia, legge, medicina ed etica – per testare le conoscenze e le capacità di risoluzioni di problemi», ha affermato Sundar Pichai, CEO di Google.
Al pari di altre aziende attive nel settore dell’AI, anche Google ha deciso di rendere utilizzabile la versione avanzata del suo chatbot solo tramite un abbonamento. Gemini Advanced, infatti, richiede la sottoscrizione al piano One AI Premium dal costo mensile di 21,99 euro. Questo include anche altri vantaggi, come i 2TB di spazio d’archiviazione e (in futuro) la possibilità di utilizzare Gemini anche in altri servizi di Big G, come Gmail e Documenti.
Per tutti i nuovi abbonati, i primi due mesi sono gratuiti.
Google Gemini sui dispositivi Android e iOS
Proprio come ChatGPT e Copilot, anche Gemini ha una sua app standalone per smartphone e tablet. Anzi, a voler essere più precisi, questa novità riguarda unicamente Android, perché su iPhone e iPad il chatbot AI è integrato nell’app Google.
Per quanto riguarda Android, una volta scaricata l’app (attualmente in fase di rilascio, sarà disponibile anche in Italia), Gemini diventerà l’assistente principale dello smartphone (o del tablet). Per richiamarlo sarà possibile utilizzare anche i punti d’accesso di Google Assistant, come il pulsante d’accensione oppure il comando vocale “Ehi Google”.
Sui dispositivi mobili, Gemini offre un aiuto contestuale sullo schermo. Potrà ad esempio aggiungere una didascalia ad una foto appena scattata, oppure rispondere ad una domanda riguardante un articolo che l’utente sta leggendo il quel momento sul device Android.
Per uno uso che potremmo definire più tradizionale, basterà aprire l’app e iniziare la conversazione con il chatbot. Insomma, come da un anno a questa parte fanno milioni di utenti tramite browser web su PC.
Anche chi è in possesso di un iPhone potrà parlare con Gemini, ma solo passando per l’app Google. In base a quanto scritto nel comunicato stampa, non dovrebbero essere dunque disponibili le stesse feature previste per Android, come il sopracitato aiuto contestuale.