Google ha modificato la licenza d’uso con la quale distribuisce i nuovi codec WebM. Il progetto opensource del colosso di Mountain View si compone del codec video VP8, originariamente sviluppato dalla società On2 (acquisita da Google a febbraio), del codec audio Vorbis e di un “contenitore” basato su Matroska.
La licenza inizialmente scelta non aveva ottenuto l’approvazione, seppur in via informale, da parte dell’OSI (Open Source Initiative). Simon Phipps, uno dei membri del “collegio” dell’OSI, aveva dichiarato che molto probabilmente il progetto di Google, in forza dei termini di licenza fissati dalla società fondata dal Larry Page e Sergey Brin, non avrebbe potuto godere del “benestare” da parte dell’organizzazione dedita alla promozione delle soluzioni opensource.
Chris DiBona, Open Source Programs Manager di Google, ha però annunciato – nelle scorse ore – l’importante novità. La “struttura portante” della licenza è stata trasformata di una licenza BSD: la mossa apre le porte all’approvazione dell’OSI.
L’operazione posta in essere dai tecnici di Google è stata immediatamente commentata da Phipps che ha osservato: “sono contento di dichiarare che WebM è adesso un progetto pienamente opensource“. L’esponente dell’OSI si è poi voluto congratulare pubblicamente con Google per aver risolto brillantemente e con solerzia le problematiche relative agli aspetti di “licensing” del suo software.
Altri dettagli su WebM e sui codec royalty-free di Google, sono reperibili facendo riferimento a questi articoli.
Per una visione d’insieme sul tema dei software opensource, liberi e proprietari, suggeriamo di fare riferimento a questo servizio.