Anche i grandi colossi qualche volta commettono qualche errore. Questa volta è toccato a Google che ha visto molti suoi servizi divenire indisponibili a partire, all’incirca, dalle 20 di ieri sera. L’incidente ha interessato in primis gli utenti di Gmail ai quali è stato ripetutamente proposto un errore HTTP 500 insieme con un messaggio di cortesia che informava circa la temporanea impossibilità di usare il servizio di posta elettronica.
Il problema è stato confermato dai tecnici di Google con un aggioranamento del pannello App Status, strumento offre indicazioni sullo stato dei servizi messi a disposizione dal colosso di Mountain View (vedere questa pagina).
Il funzionamento anomalo sembra sia stato innescato da Gmail per poi propagarsi a cascata su Hangouts, Drive, Groups e Calendar. Complessivamente, gli utenti hanno sperimentato fino a 50 minuti di “buio” determinatisi in forza di un problema di configurazione software, come rivelano quest’oggi i responsabili dell’azienda.
Senza entrare nello specifico dei dettagli tecnici, Google ha parlato di un’impostazione scorretta all’interno dell’infrastruttura informatica che viene utilizzata per informare gli altri sistemi sul comportamento da tenere. Spiegando di aver già individuato la causa del problema, i tecnici di Google hanno chiarito di essere al lavoro per assicurarsi che un incidente analogo non possa più verificarsi.
Oltre allo scivolone “tecnico” di Google non è possibile non registrare la caduta di stile di Yahoo che nella notte ha pubblicato un “tweet” mettendo alla berlina la società di Larry Page e Sergey Brin. “Gmail è temporaneamente indisponibile“, ha scritto l’azienda sul suo account Twitter.
Qualche ora più tardi il messaggio è stato rimosso ed è stato pubblicato un tweet di scuse ammettendo così come il precedente intervento fosse fuori luogo.