AMD ha investito più di 300 milioni di dollari per configurarsi come il principale partner di GlobalFoundries, uno dei più importanti produttori di chip a livello mondiale e ormai in procinto di realizzare le prime CPU al mondo con un processo costruttivo a 7 nm.
I tecnici di GlobalFoundries e AMD hanno infatti confermato che salteranno l’adozione del processo a 10 nm in modo da essere i primi a rilasciare chip a 7 nm destinati al segmento consumer. Qualche processore a 7 nm potrebbe arrivare già entro la fine dell’anno ma “il grosso” è certamente atteso per il 2019.
Gary Patton, responsabile tecnico di GlobalFoundries, ha spiegato che grazie al processo a 7 nm la dimensione di ciascun chip potrà essere ridotta in modo significativo, a meno della metà rispetto agli standard odierni. Basti pensare che se il chip Zeppelin usato per gli AMD Ryzen 1000 aveva una superficie di 213 mm2, con i Ryzen 3000 si potrebbe scendere ad appena 80 mm2.
Contemporaneamente, poi, le frequenze di clock potrebbero salire fino a 5 GHz.
È comunque altamente probabile che AMD utilizzi lo spazio lasciato libero per includere più transistor o aggiungere un maggior numero di core nei suoi futuri Ryzen 3000 così da proporre processori ancora più potenti a fronte di consumi energetici ridotti.