Il boom dell’Intelligenza Artificiale sta portando sempre più persone a interfacciarsi con questa nuova e rivoluzionaria tecnologia. A dimostrazione di quanto questo ambito sia in forte crescita vi sono i numeri fatti registrare da ChatGPT.
A tal proposito, Axios riporta come più di 200 milioni utenti accedono settimanalmente al chatbot di OpenAI. I numeri, confermati dalla stessa startup, sono stati poi confermati dalla portavoce di OpenAI, Taya Christianson, che ha affermato come lo scorso novembre si parlava di “soli” 100 milioni di utenti settimanali.
Secondo Christianson il 92% delle aziende Fortune 500 si affida a prodotti OpenAI, con un utilizzo delle API raddoppiato con il rilascio di GPT-40 Mini, il modello più economico e avanzato proposto dalla compagnia.
ChatGPT e OpenAI dominano il settore IA, nonostante la grande concorrenza
Dal momento del suo lancio a fine 2022, ChatGPT ha dovuto gradualmente affrontare diversi concorrenti. Tra di essi vi sono modelli realizzati da colossi tecnologici come Google, Microsoft e Meta che, a dispetto di un relativo successo, non sembrano aver intaccato più di tanto la leadership di OpenAI.
Stando a quanto riportato dal The Information, l’IA di Meta fa registrare almeno 400 milioni di utenti attivi mensili e circa 40 milioni giornalieri. Dunque numeri enormi, che risultano comunque ancora lontani da quelli di ChatGPT.
Nonostante ciò, buona parte delle persone vede ancora con un certo sospetto questo tipo di tecnologia. Secondo un recente studio accademico, abbinare a un prodotto il termine IA andrebbe ad allontanare parte dei consumatori, andando a creare una sorta di diffidenza. A determinare tutto ciò sono alcuni innegabili aspetti negativi, oltre a una generale diffidenza nei confronti delle novità (tanto più se rivoluzionarie come l’IA).
Di certo ChatGPT e OpenAI hanno innescato un meccanismo che, senza ombra di dubbio, cambierà il modo di lavorare e di vivere per miliardi di persone in tutto il mondo.