I primi smartwatch Android Wear arrivano anche in Italia. A conclusione dell’evento Google I/O, la società di Larry Page e Sergey Brin ha aggiornato il “catalogo dei dispositivi mobili” pubblicato su Google Play offrendo la possibilità di acquistare il Samsung Gear Live e l’LG G Watch al prezzo promozionale di 199 euro.
I due smartwatch possono essere ordinati facendo riferimento a questa pagina su Google Play. L’acquisto è effettuabile unicamente utilizzando una carta di credito e la consegna è al momento prevista nel giro di qualche giorno.
Samsung Gear Live (il primo in alto a sinistra) e LG G Watch (il secondo a sinistra) sono i primi smartwatch ad essere basati su Android Wear, versione del sistema operativo Android espressamente studiata per i dispositivi indossabili.
Sundar Pichai, vicepresidente dell’azienda e responsabile della divisione Android, Chrome & Apps, aveva spiegato che con Android Wear gli utenti riceveranno informazioni utili proprio nei momenti in cui ve ne sarà più bisogno; potranno effettuare richieste semplicemente anteponendo, alla domanda, le parole magiche “Ok Google“; avranno modo di monitorare il proprio stato di salute e le attività sportive; potranno controllare altri dispositivi interagendo con loro solamente con un comando vocale.
Alcune delle caratteristiche di Android Wear, tra cui il supporto dell’assistente digitale Google Now sono già parzialmente familiari agli utenti degli smartphone Android, da quando cioè Google ha presentato il suo “grafico della conoscenza” ed ha rivelato le peculiarità di “Now” (Now, l’assistente digitale di Google capisce l’italiano; Ricerche più efficaci con il Knowledge Graph italiano).
Le principali funzionalità di Android Wear erano state illustrate in un video esplicativo pubblicato da Google già nel mese di marzo:
Per quanto riguarda i primi device Android Wear, Samsung Gear Live e LG G Watch sono smartwatch dal design similare. Lo schermo ha, nel primo caso una diagonale di 1,63 pollici, nel caso dell’LG da 1,65 pollici. Valore pressoché identico.
Ciò che cambia è la tecnologia utilizzata per la realizzazione degli schermi: l’orologio intelligente di casa Samsung propone uno schermo SuperAMOLED che garantisce buona visibilità in ogni condizione: luoghi chiusi, spazi aperti, ambienti luminosi o bui. L’LG G Watch, invece, offre un display LCD IPS (vedere l’articolo Scegliere uno smartphone: le caratteristiche da esaminare).
La batteria, generalmente punto debole dei dispositivi indossabili, è da 300 mAh nel caso del Gear Live di Samsung e da 400 mAh per il G Watch di LG. Il display di entrambi gli smartwatch viene mantenuto costantemente acceso e per il colloquio con gli altri dispositivi mobili viene impiegato Bluetooth 4.0 “Low energy”.
Il processore che equipaggia sia il Gear Live che il G Watch è un Qualcomm Snapdragon da 1,2 GHz. Completano la dotazione 512 MB di RAM, 4 GB di storage interno, i sensori accelerometro, bussola e giroscopio (nel Gear Live è presente anche il rilevatore di frequenza cardiaca).
Tutti e due gli smartwatch sono resistenti alla polvere ed all’acqua anche se non si tratta assolutamente di orologi subacquei: avendo ottenuto la certificazione IP67 possono essere utilizzati anche mentre ci si lavano le mani, si fa la doccia o ci si dedica al giardinaggio.
Da ultimo, è importante evidenziare che sia il Samsung Gear Live che l’LG G Watch, richiedono come requisito indispensabile uno smartphone Android sulla quale sia installata la versione 4.3 del sistema operativo. I due smartwatch sono quindi del tutto incompatibili con i telefoni Android equipaggiati con release più datate.
In Italia Gear Live e G Watch vengono ora commercializzati entrambi al medesimo prezzo promozionale. Negli Stati Uniti, nonostante lo smartwatch di LG manchi del rilevatore di frequenza cardiaca, lo smartwatch di Samsung è più economico di 30 dollari.
Ricordiamo che durante l’estate dovrebbe essere lanciato sul mercato anche il Motorola Moto 360, smartwatch che è stato anch’esso presentato durante l’evento Google I/O (Google lancia Android Wear e lo smartwatch Moto 360) e che è contraddistinto da un appeal forse un po´ più accattivante ed “esclusivo”.