Anche il 2023 si conferma un anno all’insegna dei furti di criptovalute, con furti per un totale complessivo pari a 2 miliardi di dollari.
Per la prima volta dal 2020, però, questa tendenza sembra essere in calo. Nel 2022, infatti, la somma totale rubata ammontava a ben 3,3 miliardi di dollari.
Secondo i dati presentati dalla società di sicurezza De.FI, l’enorme cifra di criptovalute è il frutto di decine e decine di attacchi informatici diretti, senza tenere conto di un altro fenomeno preoccupante del settore come il cryptojacking.
Gli esperti di De.FI hanno voluto spiegare il complessivo calo di questi furti, specificando come vi siano due fattori fondamentali. In primis, una maggiore attenzione da parte degli investitori per quanto riguarda la protezione dei propri wallet crittografici. In seconda battuta, poi, vi è un mercato ribassista nel corso della prima metà dell’anno che ha scoraggiato i cybercriminali, facendoli virare verso altri settori più redditizi (o comunque più facili da attaccare).
Per avere un’idea complessiva dei furti di criptovalute, è possibile anche analizzare i dati proposti dalla società di intelligence blockchain TRM Labs. Questa, a grandi linee, conferma quanto detto finora. Stando alle informazioni proposte, a metà dicembre, il totale di criptovalute rubate nell’anno corrente si assesta attorno ai 1,7 miliardi di dollari.
Furti di criptovalute: quali sono stati i casi più clamorosi del 2023?
I colpi milionari in questo contesto sono stati diversi e alquanto clamorosi.
Basti pensare all’hacking che ha visto come vittima Euler Finance, un colpo che ha fruttato agli hacker quasi 200 milioni di dollari. ANche l’attacco contro Multichain, da 126 milioni di dollari, entra di diritto in questa poco lusinghiera lista.
Meritano una citazione anche i casi che hanno coinvolto BonqDAO (120 milioni di dollari), Poloniex (114 milioni di dollari) e Atomic Wallet (100 milioni di dollari). Il tutto senza calcolare operazioni più piccole che, risultando numericamente maggiori, costituiscono comunque una fetta consistente di questa branca del cybercrimine.
Il gruppo di hacker più attivo del settore è senza dubbio Lazarus. La gang di cybercriminali nordcoreani, infatti, ha rubato criptovalute per un totale di 1,7 miliardi di dollari nel solo 2023. Secondo gli esperti, le attività di Lazarus sono così ampie da costituire una delle principali entrate economiche della Nord Corea.
E per quanto riguarda il futuro? È impossibile prevedere cosa accadrà nel corso del prossimo anno. Nonostante una maggior protezione, i cybercriminali continueranno probabilmente ad essere attratti dalle criptovalute.