Lo sviluppo di tutti gli strumenti dedicati alla sicurezza, va di pari passo con la tecnologia e tutte le nuove scoperte riguardanti l’AI. Sembra infatti che nell’ultimo periodo il Dipartimento di pubblica sicurezza sia al lavoro su qualcosa di inedito, denominato Giove.
Più in particolare si parla di un algoritmo molto avanzato in grado di poter prevenire i reati. L’obiettivo è quello di anticipare tutti quei problemi che potrebbero rivelarsi dannosi per la società.
Giove è stato pensato come sistema di elaborazione e di analisi automatizzata per svolgere la funzione ausiliare a tutte le attività di polizia. L’obiettivo dunque è alquanto ambizioso, soprattutto perché sarà offerto in dotazione alle questure di tutta Italia al fine di prevenire ed annientare tutti i reati a maggior impatto sociale.
Giove arriva nelle questure italiane, ecco l’algoritmo che aiuta la polizia
Gli organi di polizia a cui sarà fornito il primo sistema, potranno contrastare i cosiddetti crimini predatori. Sarà dunque uno strumento fondamentale per sventare rapine e furti grazie all’apporto dell’intelligenza artificiale che verrà collegata ad una banca dati delle Forze dell’Ordine.
Si tratterà dunque di una sorta di supporto logistico, il quale consentirà di incrociare immagini, denunce, video ed altre informazioni per scegliere le modalità di azione. Il sistema potrà infatti suggerire quanti agenti dovranno intervenire in una determinata zona o magari quale sarà la fascia oraria durante la quale dovranno avvenire più controlli.
Lo strumento quindi sarà davvero una manna dal cielo per gli organi di polizia, i quali potranno ottimizzare le loro risorse. Operando in questo modo, sarà possibile prevenire anche altri crimini come molestie, truffe e tutto ciò che ruota intorno a questa sfera.
Il futuro potrebbe essere dunque quantomai attuale, almeno per quanto riguarda la prevenzione dei reati. Se qualcuno si stava chiedendo quale fosse il modo giusto di utilizzare l’intelligenza artificiale, questo potrebbe essere un chiaro esempio.