È l’italiana AlmavivA ad aver presentato una innovativa piattaforma che guarda all’Internet delle Cose: Internet delle Cose, che cos’è e come averne un assaggio.
Battezzata GIOTTO, la soluzione di AlmavivA si propone come un insieme di componenti software collegabili tra di loro. Pronti per l’uso ed in grado di assolvere alle esigenze più disparate, i componenti di GIOTTO consentono, una volta combinati assieme, di comporre quel “quadro d’autore” che permetterà di realizzare qualsiasi genere di progetto e soluzione verticale IoT (Internet of Things).
GIOTTO viene presentato come l’interfaccia che consente di collegare tra di loro differenti dispositivi favorendo l’interazione con le persone, i servizi e le applicazioni.
Utilizzando GIOTTO sarà possibile automatizzare la raccolta e l’elaborazione dei dati provenienti da sensori e da qualunque dispositivo connesso alla Rete mettendo poi a disposizione le informazioni così ottenute degli utenti o di altri device.
Grazie alla partnership avviata con Cisco ed all’impiego di Cisco Intercloud Fabric, GIOTTO è in grado di collegarsi con sistemi eterogenei e sistemi cloud.
Con il preciso obiettivo di stimolare l’innovazione nel settore Internet delle Cose, AlmavivA ha avviato una serie di collaborazioni con poli universitari e centri di ricerca.
Capace di offrire anche servizi di analisi dei dati, GIOTTO viene infatti offerta in licenza alle imprese ma viene concesso a titolo gratuito alle startup e a coloro che sono impegnati nella didattica e nella ricerca.
A tal proposito, in una prima fase, IoT Lab del Politecnico di Milano, CTL Sapienza e Università degli Studi Roma Tre potranno beneficiare del bagaglio di conoscenze di AlmavivA per fungere da incubatori per nuovi progetti sul versante Internet delle Cose.
Infine, è la stessa AlmavivA a citare i dati di Juniper Research secondo cui, da qui al 2020, il settore Internet delle Cose crescerà addirittura del 285%.
Maggiori informazioni sulla piattaforma GIOTTO sono reperibili in queste pagine.