Getty Images, agenzia fotografica con sede a Seattle, dispone un archivio web di immagini e video composto da milioni di elementi.
Sino ad oggi veniva richiesto il versamento di un contributo variabile da parte di chiunque volesse utilizzare, nei propri progetti sia online che offline, le foto digitali. La società ha però deciso di “cambiare registro” mettendo a disposizione degli utenti, gratuitamente, 35 milioni di immagini.
Per Getty Images si tratta di una novità epocale perché sino ad oggi non era mai stata presa in considerazione una simile iniziativa.
Non sarà comunque possibile copiare ed incollare altrove le varie foto digitali (per questo genere di operazione è sempre richiesto il versamento di un importo in denaro): sarà invece permesso inserire le immagini in qualunque sito web utilizzando la medesima procedura di embedding dei contenuti comune a servizi come YouTube, Twitter, Flickr e così via.
Cliccando su questo link è immediatamente possibile verificare quali fotografie digitali possono essere liberamente inserite su altri siti web.
Una volta scelta l’immagine d’interesse, cliccando sul pulsante Incorpora questa immagine, si otterrà il codice HTML (si tratta di una semplice tag IFRAME) che consentirà di usare il contenuto su qualunque pagina web. Ecco un esempio:
Gli utenti potranno usare i contenuti di Getty Images “incorporati” solamente per scopi editoriali (“ovvero in relazione ad eventi degni di nota o di interesse pubblico“, si legge nelle “condizioni d’uso” del servizio.
I contenuti “incorporati”, inoltre, non potranno essere usati per scopi commerciali (ad esempio per attività pubblicitarie, promozionali o di merchandising).
La scelta di Getty Images è stata determinata dalla volontà di ridurre le operazioni di “pirateria” sui contenuti pubblicati online permettendo invece l’impiego secondo regole ben precise. La tecnica dell’embedding dei contenuti assicura a Getty Images ed agli autori delle foto alcuni benefici: la paternità dell’opera non viene così alterata e vengono conservati tutti i riferimenti all’immagine originale.