Il Ministero dei Trasporti tedesco ha prescritto a Tesla di non utilizzare più l’appellativo Autopilot per riferirsi al suo sistema di guida autonoma parziale.
Secondo il governo di Berlino, infatti, utilizzare il termine Autopilot sarebbe fuorviante per i consumatori-acquirenti e ingenererebbe false aspettative.
Il ministro tedesco, confermando l’invio di una formale richiesta ai vertici di Tesla, ha descritto Autopilot come un sistema di guida assistita che non può sostituire la guida di un conducente in carne e ossa.
La Germania avrebbe fatto di più: avrebbe contattato singolarmente i proprietari di un veicolo a marchio Tesla ricordando loro di mantenere sempre la massima attenzione alla guida. Il sistema installato sulle auto Tesla, infatti, non è talmente automatizzato da poter funzionare senza la costante supervisione del conducente.
La reazione di Tesla non si è fatta attendere: la società fondata da Elon Musk ha immediatamente sottolineato che i clienti sono informati sulle possibilità offerte da Autopilot e viene loro sempre ricordato di mantenere massima attenzione al volante.
Tesla, quindi, ritiene opportuno continuare ad usare il termine Autopilot, che non viene affatto ritenuto ingannevole. Per decenni, il termine “pilota automatico” è stato correntemente usato nel settore aerospaziale per riferirsi ai sistemi di guida parzialmente autonoma gestibili sotto la diretta supervisione di un conducente umano.
I tecnici dell’azienda di Musk stanno comunque lavorando per rilasciare una versione rinnovata di Autopilot così da rendere la guida autonoma sempre più automatizzata e sempre meno dipendente dal controllo umano.
Tesla ha sempre difeso la tecnologia adoperata sui suoi veicoli (che si appoggia a sensori e videocamere ma che, ad esempio, non sfrutta il radar Lidar, come accade invece sulle auto Google). Nell’articolo Tesla migliora l’autopilota per la guida autonoma ci eravamo soffermati proprio su questo aspetto.
Anzi, secondo Tesla l’aggiornamento di Autopilot rilasciato recentemente consente di evitare quelle “situazioni particolari” che hanno portato al tragico incidente fatale di Josh Brown, uno dei tester della società (Incidente fatale su una Tesla Model S con autopilota).