Apple sempre determinata a dichiarare battaglia a Google. La società della mela ha infatti appena presentato un brevetto che fissa il funzionamento di base di un servizio per lo scambio e la condivisione di informazioni tra dispositivi che consenta di individuare e tracciare il posizionamento degli utenti su una mappa interattiva. Leggendo la descrizione del servizio, esso sembra ricordare molto da vicino “Latitude“, lanciato da Google ai primi di febbraio dello scorso anno (ved. questo articolo per maggiori informazioni in proposito).
Troverebbe dunque una spiegazione la decisione di non annoverare Google Latitude per iPhone tra le applicazioni native per il supertelefonino di Apple, lasciandola invece tra le applicazioni “web-based”.
Il testo del brevetto depositato da Apple è consultabile facendo riferimento a questa pagina.
La geolocalizzazione si configura sempre più come un terreno sul quale numerosi player sono destinati a misurarsi nel corso dei prossimi mesi. Con la nuova manovra, Apple intende arrivare al rilascio di un’applicazione nativa per iPhone attraverso la quale gli utenti potranno condividere la propria posizione sul globo terrestre (grazie a trinagolazione tra celle della telefonia mobile, reti Wi-Fi disponibili o dati GPS) con i contatti.
A luglio Apple aveva acquistato gli asset PlaceBase, azienda che ha sviluppato una Api per le mappe denominata Pushpin e soprattutto un servizio di mapping considerato analogo a Google Maps. Il rilascio di un software di geolocalizzazione con funzionalità di messaggista integrata targato Apple potrebbe quindi ormai essere imminente.