Per gli utenti che utilizzano i browser di Opera è tempo di un nuovo drop di aggiornamenti in chiave AI. L’azienda norvegese ha annunciato l’integrazione del modello Gemini di Google nella sua estensione AI Aria, disponibile da circa un anno.
Opera e Google, la partnership è ancora più ricca con l’integrazione di Gemini
Rilasciata nel 2023, Aria è l’assistente AI dei browser di Opera ed è in grado di rispondere alla domande degli utenti e scrivere codice, tra le varie attività. In base a quanto dichiarato dall’azienda di Oslo, Aria sceglie il modello di intelligenza artificiale più adatto in base alla richiesta dell’utente e ora, grazie all’integrazione appena annunciata, può attingere anche a Gemini. Il modello di Google, a detta della società norvegese, è quello che “fornisce le informazioni più aggiornate” ed è il più performante.
«Le nostre aziende collaborano da oltre 20 anni. Siamo entusiasti di annunciare l’estensione della partnership al campo dell’intelligenza artificiale generativa per potenziare ulteriormente la nostra suite di servizi AI del browser», si legge nel comunicata stampa.
Due funzioni AI sperimentali
Aria è disponibile su tutti i browser di Opera, compreso GX (pensato per il gaming), e con la nuova integrazione, grazie al modello di conversione audio-testo, può leggere le sue risposte ad alta voce “in modo simile a una conversazione”. Qualcosa che già accade con ChatGPT di OpenAI.
Quello della lettura in tono conversazionale è una feature sperimentale, al pari di quella che consente di generare immagini direttamente dal browser utilizzando il modello Imagen 2. Questa è disponibile gratuitamente per tutti gli utenti che dispongono della versione One Developer di Opera.
Nel caso in cui i test dovessero andare per il verso giusto, la società potrebbe rendere disponibili per tutti le due funzionalità AI appena descritte. Con tutte le modifiche del caso applicate grazie ai feedback degli utenti, ovviamente.