GDDR7: cos'è e come funzionano le nuove memorie per le schede video

Presentate in anteprima le caratteristiche delle nuove memorie GDDR7: cosa sono e come funzionano. Quali le prestazioni attese per le schede grafiche che succederanno a GeForce RTX 40 e Radeon RX 7000.
GDDR7: cos'è e come funzionano le nuove memorie per le schede video

Si chiamano GDDR, acronimo di Graphics Double Data Rate, le memorie RAM espressamente progettate e realizzate per le schede video. L’aver a disposizione una memoria veloce sulla scheda grafica permette a quest’ultima di effettuare “in locale” elaborazioni impegnative senza dover ricorrere all’utilizzo della memoria centrale di sistema, cosa che richiede molto più tempo e tende ad abbattere le performance.

Le memorie GDDR sono progettate in maniera tale da non rappresentare un collo di bottiglia per la GPU allineandosi alle sue esigenze e prestazioni. Sono fisicamente disposte molto vicine al processore grafico e utilizzano un bus a 512 bit nelle versioni più recenti. Tra le “iterazioni” più recenti le memorie GDDR6X e le GDDR6W che secondo Samsung colmeranno il divario con le velocissime HBM2E.

Le GDDR6X hanno introdotto una sorta di rinnovamento intergenerazionale che ha sicuramente segnato un importante progresso rispetto alla memoria GDDR6 raggiungendo i 24 Gbps.

Fonte dell’immagine: Ian Cutress (Twitter).

Un vero balzo in avanti verrà compiuto con le memorie GDDR7, in grado di offrire una larghezza di banda pari a ben 36 Gbps. E sarà un salto prestazionale davvero marcato se si considera che le GDDR6 hanno raggiunto i 18 Gbps nella Radeon RX 6000 e che nelle Radeon RX 7900 XT e 7900 XTX AMD non si spinge comunque oltre i 20 Gbps.

Le prestazioni di GDDR7 permetteranno anche di usare bus di dimensioni più contenuti pur assicurando un eccellente livello di performance. Non solo. Secondo Samsung il nuovo tipo di memoria grafica sarà più efficiente del 25% rispetto a GDDR6 grazie all’utilizzo della modulazione di segnale PAM3 (Pulse-Amplitude Modulation).
PAM3 utilizza tre bit per ciclo di clock con una differenza significativa rispetto ai due principali standard attuali: GDDR6 usa un bit per ciclo e GDDR6X due bit per ciclo.

Grazie alla memoria GDDR7 sarà quindi decisamente più semplice abbattere la barriera del Terabyte di dati trasferiti in un secondo senza dover ricorrere a bus di grandi dimensioni.
Con una configurazione a 320 bit e una memoria GDDR6 di nuova generazione si possono muovere dati al “ritmo” di 800 GB/s; con un bus a 256 bit e una nuova memoria GDDR7 si potrebbe arrivare tranquillamente a 1.152 GB/s ovvero più di 1,1 TB/s.

Combinando GDDR7 con un bus a 384 bit, la larghezza di banda salirebbe a ben 1.728 GB/s e con un modesto bus a 128 bit avremmo una larghezza di banda di ben 576 GB/s.
Per offrire un metro di paragone, basti ricordare che una NVidia GeForce RTX 3070 con GDDR6 e bus a 256 bit ha una larghezza di banda di 448 GB/s.

Allo stato attuale non è chiaro quando i primi campioni di memorie GDDR7 saranno pronti ma è verosimile ipotizzare che possano essere utilizzati nelle schede grafiche che in futuro raccoglieranno l’eredità di NVidia GeForce RTX 40 e AMD Radeon RX 7000.

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