Da qualche ora Garmin sta riscontrando una serie di problematiche tecniche che sembrano aver interessato buona parte dell’infrastruttura IT dell’azienda specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di dispositivi indossabili e prodotti intelligenti per gli sportivi.
A confermarlo è Garmin stessa che sul suo sito e sulle varie applicazioni web mostra un messaggio per informare gli utenti circa le difficoltà presentatesi. La società fa genericamente riferimento a una serie di anomalie che hanno interessato i suoi servizi per gli utenti e i call center.
Secondo quanto emerso, Garmin avrebbe in programma di ripristinare la piena operatività nel giro di due giorni, quindi entro la giornata di sabato 25 luglio.
La società, inoltre, non ha mai fatto alcun riferimento a un attacco informatico o comunque a un’infezione malware mentre alcuni report apparsi sui social – sebbene non siano stati confermati – fanno riferimento a un’aggressione da ransomware. Alcuni dipendenti (la cui identità non è stata tuttavia verificata) indicano che sulla rete interna di Garmin si sarebbe diffuso il ransomware WastedLocker, già noto per aver causato danni a molte testate d’informazione negli Stati Uniti a fine giugno (si presentava prevalentemente come un falso aggiornamento software, distribuito attraverso vari canali).
Il gruppo di criminali informatici che ha sviluppato WastedLocker ha complessivamente richiesto milioni di dollari alle aziende aggredite per fornire loro le chiavi crittografiche utili a decodificare i dati “presi in ostaggio”.
Altre fonti parlano genericamente di un “virus” che si sarebbe diffuso all’interno dell’infrastruttura di Garmin provocando i problemi che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
Fino a quando Garmin non riuscirà a ripristinare i suoi servizi, gli utenti hanno iniziato a condividere suggerimenti su come salvare le informazioni sugli allenamenti usando ad esempio piattaforme come Strava, al fine di evitare di perdere i dati.
È ad esempio possibile collegare il dispositivo Garmin al PC via USB, portarsi nella cartella contenente le informazioni sulle attività espletate, copiare il file .fit
e caricarlo su siti di terze parti, come Strava.