I componenti hardware come le schede madri non sono, soprattutto negli ultimi anni, dispositivi immutabili nel tempo. I produttori rilasciano frequentemente aggiornamenti del firmware per migliorare le prestazioni, estendere il supporto per nuovi modelli di dispositivi e risolvere eventuali bug.
La copertura della garanzia per le schede madri può variare a seconda delle politiche specifiche del produttore. Le versioni beta del BIOS/firmware sono ad esempio rilasciate come anteprima e possono contenere funzionalità o correzioni in fase di test. Queste versioni possono essere soggette a problemi o instabilità, poiché non sono ancora state completamente validate od ottimizzate per l’uso generale.
Di solito, i produttori di schede madri forniscono garanzia per i loro prodotti in base alle versioni stabili e ufficialmente supportate del BIOS/firmware. Tuttavia, è importante osservare che le politiche di garanzia possono variare tra i vari produttori: alcuni di essi possono offrire supporto limitato o parziale per le versioni beta, mentre altri richiedono l’utilizzo esclusivo delle versioni ufficialmente supportate per ottenere la copertura di garanzia completa.
A metà maggio 2023 è Asus a prendere una decisa posizione: l’azienda taiwanese ha voluto rassicurare i suoi clienti chiarendo che gli aggiornamenti del BIOS per le schede madri basate su socket AM5, sia quelli in versione beta che quelli pienamente convalidati, sono pienamente coperti dalla garanzia del produttore. Inoltre, la garanzia Asus per le schede madri AM5 copre anche tutte le configurazioni di memoria AMD EXPO, Intel XMP e DOCP.
Garanzia Asus: quali sono i motivi della presa di posizione
Pubblicando un comunicato ufficiale nelle varie lingue, Asus ha voluto precisare che i possessori di motherboard AM5 godono del supporto più ampio possibile e che possono contattare il servizio clienti in ogni momento per ricevere assistenza sui prodotti acquistati.
Come conferma la stessa società, la puntualizzazione è arrivata dopo le pesanti accuse che alcuni Youtuber avevano lanciato nei giorni scorsi nei confronti di Asus.
La pietra dello scandalo risale all’ultima decade di aprile 2023 e ha a che fare con le numerose segnalazioni di guasti dei chip AMD Ryzen 7000 montati sulle nuove schede madri Asus AM5. A valle di un’attività di overclocking permessa da Asus stessa ed effettuata da alcuni utenti, si è verificato un danneggiamento del socket sulla motherboard e dei pin. La causa del problema è stata ricondotta all’utilizzo di tensioni di lavoro troppo elevate tanto che i tecnici Asus hanno poi rilasciato una nuova versione del firmware ufficiale che impone un limite a 1,3V.
Secondo Gamers Nexus, Asus avrebbe pubblicato versioni del firmware che integravano versioni private del codice AGESA e che non avrebbero dovuto essere rilasciate: tali modifiche avrebbero contribuito a spingere verso l’alto le tensioni sul processore Ryzen 7000 portandole su livelli non più sicuri.
Il codice AGESA (AMD Generic Encapsulated Software Architecture) è un componente software sviluppato da AMD che funge da strato di interfaccia tra il firmware della scheda madre e il processore: contiene una serie di istruzioni e funzioni che permettono al firmware di comunicare e interagire correttamente con il processore, garantendo una corretta inizializzazione e gestione delle funzionalità hardware.
Asus ha voluto rispondere alle critiche rassicurando gli utenti e informandoli che anche l’utilizzo di profili AMD EXPO è effettivamente coperto dalla garanzia della scheda madre. Si tratta di una puntualizzazione di grande spessore perché in genere i profili EXPO, e le controparti Intel XMP, sono tecnicamente sinonimo di overclocking quindi tradizionalmente esclusi dalla garanzia del produttore.
AMD EXPO (Extreme Performance Profiles), ad esempio, permette di ottimizzare le prestazioni della memoria configurando automaticamente i timings e la frequenza operativa così da raggiungere le migliori performance possibili. Questo è possibile grazie alla comunicazione tra il controller di memoria del processore e il modulo SPD (Serial Presence Detect) presente sui moduli di memoria.
Per supportare i profili di overclocking della memoria EXPO, è necessario aumentare leggermente le tensioni del sistema per mantenere la stabilità: un aumento incontrollato dei valori in gioco può portare a fenomeni di burnout (lo stesso processo può bruciarsi).
La presa di posizione di AMD, che assicura la massima copertura di garanzia sulle schede madri AM5 progettate per i Ryzen 7000 sgombra il campo da una polemica che ha tenuto banco nel corso delle ultime settimane.