Com’è noto, i Samsung Galaxy S – i dispositivi di fascia più alta del colosso sudcoreano – vengono immessi sul mercato, a seconda del Paese, in versioni che prevedono l’utilizzo di processori Qualcomm Snapdragon e Exynos, progettati e prodotti dalla stessa Samsung.
Allo stato attuale sembra ormai certo che alcuni modelli del nuovo Galaxy S8, dispositivo sul quale Samsung sta scommettendo molto dopo la débâcle del Galaxy Note7 – ritirato dal mercato -, poggeranno sul nuovo SoC Snapdragon 835: Snapdragon 835 è il nuovo processore Qualcomm a 10 nm.
Il Galaxy S8 dovrebbe però sfruttare anche un SoC Exynos 8895, disponibile in due varianti: 8895M e 8895V.
Entrambi realizzati ricorrendo a un processo costruttivo FinFET a 10 nm, a seconda delle varianti i due processori dovrebbero essere composti da quattro core Exynos M2 con frequenze comprese tra 2,3 GHz e 2,5 GHz oltre a quattro core Cortex A53 a 1,7 GHz.
Samsung dovrebbe utilizzare l’ultimo processore grafico basato su architettura ARM, una GPU Mali-G71. Stando alle indiscrezioni il SoC 8895M dovrebbe usare una GPU a 20 core mentre 8895V dovrebbe utilizzare 18 core grafici.
Tutti e due i processori dovrebbero essere compatibili con lo storage UFS 2.1, usare un modem LTE Cat.16 e supportare RAM LP-DDR4x.
Una terza variante dell’Exynos 8895 dovrebbe essere presentata da Samsung durante l’estate.
Tutte le informazioni sin qui trapelate vanno comunque prese con le pinze: nessuna conferma, infatti, è arrivata da casa Samsung.