Nel 2018 l’unica società vincitrice dei bandi ministeriali per la copertura delle aree bianche è stata Open Fiber. A fronte degli investimenti pubblici stanziati, la rete per la fornitura di servizi a banda ultralarga rimarrà di proprietà dello Stato. Una strada diversa è stata invece seguita con il più recente progetto Italia a 1 Giga che vede protagonista ancora una volta Open Fiber e FiberCop-TIM al fine di ammodernare la rete e portare 1 Gbps nelle aree grigie e nere dove oggi non si arriva a 300 Mbps in downstream.
Per quanto riguarda le aree bianche ovvero quelle zone in cui nessun altro operatore aveva fatto prima investimenti al fine di offrire connettività ultrabroadband, Open Fiber si è impegnata a coprire 6.232 Comuni d’Italia (soltanto le aree digital-divise).
Nel grafico pubblicato su sito BUL (Banda Ultra Larga) viene riportata l’evoluzione del piano per la copertura delle aree bianche. Allo stato attuale Open Fiber ha completato i lavori in circa 3.600 comuni: ne restano ancora più di 2.600 da gestire entro fine 2022.
Per portare la connettività a banda ultralarga in area bianca, Open Fiber si avvale della tecnologia FTTH (Fiber-to-the-Home). In alcune aree, soprattutto nelle zone rurali, il concessionario Open Fiber porta il cavo fibra fino a una base station locale che viene poi utilizzata per fornire il servizio di connettività in modalità wireless agli utenti interessati.
Scorrendo la pagina dedicata allo stato dei lavori sul sito di Open Fiber e cliccando su Scarica lista, è possibile accorgersi di quanti cantieri sul territorio sono stati aperti per provvedere all’installazione di impianti FWA (Fixed Wireless Access) e in quali aree sono state previste connessioni FTTH.
Open Fiber si accorda con EOLO per spingere sul FWA
Per velocizzare la conclusione dei lavori commissionati dal Ministero e da Infratel, Open Fiber ha deciso di estendere la collaborazione avviata con EOLO nel 2019 e proseguita nel 2021 con l’accordo per il collegamento in fibra ottica da parte di Open Fiber delle torri di EOLO che insistono in area bianca.
Open Fiber potrà utilizzare le infrastrutture disponibili in 300 Stazioni Radio Base di EOLO per agevolare il collegamento in FWA delle aree rurali. Open Fiber avrà inoltre la possibilità di usufruire del know how tecnico e gestionale maturato da EOLO in oltre 20 anni di attività nella gestione di tecnologie radio a supporto della progettazione e dell’installazione della propria rete FWA.
La partnership tra EOLO e Open Fiber si inserisce nel più ampio quadro degli investimenti per lo sviluppo della banda ultra larga in corso sul territorio nazionale, coerentemente con la Strategia governativa sul digitale e con l’esigenza di condivisione delle infrastrutture nel mercato delle comunicazioni elettroniche.
Guido Garrone, CEO della Network Division di EOLO ha dichiarato che “l’intesa fra le due società rappresenta un fattore di accelerazione della transizione digitale e conferma il ruolo di primo piano che EOLO e la tecnologia FWA potranno avere anche in futuro, grazie all’evoluzione in standard 5G-NR, quale complemento irrinunciabile alla fibra fino alle abitazioni, per una diffusa copertura del territorio nazionale, in modo veloce ed efficiente“.
“La collaborazione avviata con EOLO aggiunge un altro tassello all’accelerazione del piano di copertura delle Aree Bianche del Paese, i piccoli comuni dove Open Fiber sta portando connettività ultraveloce in fibra FTTH o con FWA nelle zone rurali e difficili da raggiungere“, sottolinea Mario Rossetti, amministratore delegato di Open Fiber.