Esattamente due anni fa migliaia di utenti, possessori di router ASUS, si ritrovarono – memorizzato nel dispositivo – un file di testo che, più o meno, recitava così: “Il tuo router ASUS (e i tuoi documenti) sono accessibili da chiunque nel mondo abbia a disposizione una connessione Internet“.
Il messaggio conteneva anche le istruzioni per risolvere il problema di sicurezza, presente di default nel firmware originale di ASUS.
La Federal Trade Commission (FTC) statunitense ha assunto una decisione finale obbligando ASUS a condividere, per i prossimi 20 anni, il suo programma per la gestione e la distribuzione degli aggiornamenti di sicurezza destinati ai router. Tale programma sarà periodicamente soggetto ad analisi e verifica da parte di soggetti terzi incaricati dalla stessa FTC.
La decisione della FTC è motivata nel testo del provvedimento appena pubblicato a questo indirizzo.
Un mese dopo il problema rilevato sui router ASUS su scala planetaria, i ricercatori scoprirono che ben 300.000 router a marchio D-Link, Micronet, Tenda, TP-Link ed altri ancora erano stati oggetto d’attacco.
Negli articoli DNS modificati sul router e redirect verso pagine malevole: come risolvere e DNS router, come verificare le impostazioni abbiamo spiegato come rilevare potenziali problemi e come risolverli.
L’accaduto fungerà da monito per tutti i produttori di router: ormai sempre più nell’era dell’Internet delle Cose (IoT), è infatti indispensabile che i router rappresentino una buona linea di difesa per i dispositivi client utilizzati nell’ambito della rete locale.