Razer ha comunicato l’attivazione della frequenza di campionamento pari a 8.000 Hz su un numero più ampio di mouse, attraverso l’aggiornamento del firmware dei dispositivi. Finora, lo standard per i mouse utilizzabili anche in ambito gaming era di 1.000 Hz: con un importante annuncio, tuttavia, Razer sembra determinata a modificare quello che era ormai diventato un punto di riferimento.
Azienda leader nel settore dell’hardware e dei software per i giocatori, Razer fu fondata nel 2005 da Min-Liang Tan e Robert Krakoff. È diventata famosa per la progettazione e la produzione di periferiche da gioco ad alte prestazioni, come mouse, tastiere, cuffie, mouse pad e controller. Su Amazon Italia non si contano gli esempi di periferiche prodotte e commercializzate da Razer.
Cos’è la frequenza di campionamento o polling rate
La frequenza di campionamento con riferimento ai mouse è la frequenza con cui il dispositivo invia segnali al computer. Indica quante volte al secondo il mouse comunica la sua posizione e i movimenti al sistema a cui è collegato.
Il valore è misurato in Hertz (Hz) e rappresenta il numero di volte al secondo in cui il mouse invia dati. Un mouse con polling rate di 1.000 Hz trasferisce informazioni al computer 1.000 volte al secondo. Un valore più elevato sta ovviamente a significare che la frequenza di aggiornamento risulta maggiore: ciò contribuisce a una maggiore reattività e precisione nei movimenti.
Il rovescio della medaglia è che una frequenza di campionamento più alta implica una maggiore capacità di elaborazione lato PC. Inoltre, l’effettiva percezione di miglioramento dipende anche da altri fattori, come la risoluzione del sensore del mouse, la superficie sulla quale il dispositivo è appoggiato e, appunto, la configurazione hardware del sistema in uso.
L’introduzione degli 8.000 Hz come frequenza di campionamento
Non è certo la prima volta che Razer compie un passo verso gli 8.000 Hz. Nel 2021 la società ha proposto il suo mouse cablato Viper 8 KHz; a inizio 2023 ha lanciato Razer DeathAdder V3, presentato come il mouse più preciso sul mercato.
Nel caso dei mouse wireless, a cui il polling più elevato in assoluto è adesso esteso, sorge spontanea una domanda: quanto gli 8 KHz in termini di frequenza di campionamento andranno a incidere sulla durata della batteria?
Secondo l’azienda l’impatto è differente a seconda dello specifico modello di mouse Razer: “i dettagli sulla durata della batteria possono essere trovati nelle rispettive pagine del prodotto“, si aggiunge.
I mouse che diventano da oggi compatibili con gli 8 KHz sono i seguenti: Viper V2 Pro, DeathAdder V3 Pro, Cobra Pro, Basilisk V3 Pro, Viper V3 HyperSpeed , HyperPolling Dongle e Mouse Dock Pro. Dopo l’aggiornamento del firmware, sarà possibile accedere alle impostazioni del polling rate più elevato tramite software Razer Synapse.
Quanto è davvero utile aumentare la frequenza di campionamento del mouse?
Razer osserva che aumentare la frequenza di campionamento del mouse si rivela sempre più utile e consigliato, soprattutto per gli appassionati di gaming. I monitor raggiungono frequenze di refresh sempre più elevate ed eventuali fenomeni di microstuttering sono più evidenti proprio quando la frequenza operativa del display cresce.
Il microstuttering si riferisce a piccoli, brevi ritardi o scatti nell’output del mouse o in altre periferiche di input durante il loro utilizzo, rendendo l’esperienza meno fluida e reattiva. Con un monitor a 60 Hz il polling del mouse a 1.000 Hz era la norma. Basti pensare, però, che i monitor usati negli eSport raggiungono addirittura i 500 Hz di refresh.
Ad ogni modo, è bene aumentare la frequenza di campionamento del mouse soltanto quando ve n’è effettivamente bisogno. Tenendo presente che la CPU si troverebbe a gestire da 4 a 8 volte il quantitativo di dati che un mouse normale invia tipicamente.
Le immagini pubblicate nell’articolo sono tratte dal comunicato stampa di Razer.