Sono diventate legge le disposizioni presentate nei mesi scorsi in Francia. L’obiettivo della normativa è combattere duramente lo scambio di materiale protetto da diritto d’autore. E’ guerra aperta, insomma, contro gli utenti che utilizzano i vari client peer-to-peer per condividere brani musicali e software soggetti a copyright.
La legge appena approvata anche dal Senato francese, prevede che una volta che ad un qualunque provider Internet sarà segnalata l’attività di scambio illecito di file, operata da parte di un abbonato, l’ISP avrà l’obbligo di notificare una contestazione via e-mail all’utente. Nel caso in cui questi dovesse reiterare il suo comportamento, vedrebbe recapitarsi una raccomandata al proprio domicilio. Continuando a scambiare materiale coperto da copyright attraverso, ad esempio, i più famosi network peer-to-peer, il provider sarebbe tenuto a bloccare all’utente l’accesso alla rete Internet per un periodo compreso tra due mesi ed un anno.
La norma istituisce anche uno speciale registro online, condiviso dagli ISP, contenente una “lista nera” degli utenti che sono stati oggetto di contestazioni in merito allo scambio di file in forma illecita: uno strumento, questo, che mira ad impedire il semplice passaggio da un provider Internet all’altro.
La legge d’Oltralpe è stata battezzata con diversi appellativi: “legge Olivennes”, da Denis Olivennes – attuale presidente di FNAC, società che commercializza film, DVD e materiale tecnologico – o “legge HADOPI”. Si chiama infatti HADOPI (Haute Autorité pour la Diffusion des Oeuvres et la Protection des Droits sur Internet) l’autorità che lo stesso Olivennes ha proposto di fondare (oggi approvata dalla legge appena entrata in vigore) e che si prefigge una maggior tutela del diritto d’autore raccogliendo anche le denunce provenienti dall’industria.
Pesanti critiche al provvedimento si sono susseguite durante tutto l’iter di approvazione. Le eccezioni più frequenti riguardano il tema della neutralità della Rete. La stessa Unione Europea lo scorso anno aveva sottolineato come lo schema proposto sia da ritenersi inappropriato: solo i giudici, tra l’altro, avrebbero titolo per ordinare la disconnessione di un utente. Il parere negativo non ha dissuaso il Governo Sarkozy che si è adoperato per far passare la nuova normativa, destinata a configurarsi come la più dura a livello mondiale.