Al pari (o quasi) di quello degli smartphone, anche il mercato degli smartwatch è in costante cambiamento. Ci sono nuove aziende che si inseriscono e altre che invece, dopo anni di attività, decidono di uscirne. Tra le seconde c’è anche Fossil, che ha ufficialmente annunciato che lascerà questo business e investirà le sue risorse su altro.
Nel corso degli ultimi anni l’azienda statunitense è stata una delle più prolifiche presentando numerosi dispositivi indossabili con Wear OS, il sistema operativo di proprietà di Google. Per questo motivo, il suo addio lascerà un vuoto non indifferente.
Fossil: i motivi dell’uscita dal business degli smartwatch
Raggiunto dalla redazione di The Verge, il vicepresidente esecutivo e direttore operativo di Fossil Jeff Boyer ha svelato il motivo della decisione: «poiché il panorama degli smartwatch si è evoluto in modo significativo negli ultimi anni, abbiamo preso la decisione strategica di uscire dal business degli smartwatch».
Poi qualche dettagli sul futuro. «Il Gruppo Fossil sta reindirizzando le risorse per sostenere i segmenti principali della nostra attività che continuano a fornirci forti opportunità di crescita: progettazione e distribuzione di orologi tradizionali, gioielli e articoli in pelle con i nostri marchi e i marchi in licenza», ha concluso Boyer.
A guardare quindi il catalogo, il Gen 6 – lanciato sul mercato nel 2021 – è da considerarsi l’ultimo smartwatch della società texana. Per chiunque lo abbia acquistato (o abbia intenzione di acquistarlo ora), non c’è da temere: l’azienda continuerà a rilasciare aggiornamenti ancora per diversi anni.
L’uscita dal business degli smartwatch per alcuni però non è una sorpresa, considerate le voci di corridoio circolate su Reddit che lasciavano ipotizzare proprio un esito di questo tipo. Anche l’assenza alle più recenti edizioni del CES ha fatto suonare un campanello d’allarme, soprattutto tra coloro che attendevano l’indossabile Gen 7 con chip Qualcomm Snapdragon W5 Plus.