Windows: come trasformare un'unità USB rimovibile in un hard disk "fisico"

In Windows tutti gli hard disk installati all'interno del personal computer sono trattate come unità "fisiche", non rimovibili.
Windows: come trasformare un'unità USB rimovibile in un hard disk

In Windows tutti gli hard disk installati all’interno del personal computer sono trattate come unità “fisiche”, non rimovibili. Analogamente, tutti i dispositivi di memorizzazione che sono collegati al sistema in uso servendosi delle varie porte sono indicati come unità rimovibili. E’ il caso, ad esempio, dei dispositivi di memorizzazione USB oppure delle schede di memoria.

Attenzione Alcuni utenti hanno iniziato a segnalare dei malfunzionamenti con il programma illustrato in questo articolo che dovrebbe funzionare, comunque, con le versioni a 32 bit di Windows.
*Sconsigliamo l’installazione e l’utilizzo delle indicazioni qui riportate sui sistemi Windows a 64 bit*.
In ogni caso, sui sistemi a 32 bit, suggeriamo di provare il programma solamente su sistemi di test, preferibilmente su macchine virtuali e comunque di effettuare un backup dell’intero sistema a scopo precauzionale
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Il sistema operativo di Microsoft, in forza di tale impostazione, non permette la creazione e la gestione di più di una partizione nelle unità disco USB. Qualora un dispositivo rimovibile contenesse già più partizioni, queste non risulteranno accessibili simultaneamente in ambiente Windows.

Mentre Linux permette di accedere a tutte le partizioni eventualmente presenti in un’unità disco USB, Windows non offre la medesima possibilità. E sebbene un disco esterno USB possa essere partizionato ricorrendo ad apposite utilità sviluppate da terzi, Windows permetterà l’accesso esclusivamente alla prima partizione.

In questo articolo presenteremo un eccellente “driver filtro” che può essere utilizzato per far ritenere a Windows che una qualunque unità USB, da una comune chiavetta USB ad un più capiente hard disk esterno, sia un disco fisso installato “fisicamente” all’interno del personal computer. Così facendo, l’unità USB potrà essere comodamente partizionata e formattata dalla finestra “Gestione disco” di Windows (in Windows 7 è avviabile digitando gestione disco nella casella Cerca programmi e file del pulsante Start quindi premendo il tasto Invio). Inoltre, così come se si trattasse di un normale disco fisso, tutte le partizioni dell’unità USB saranno regolarmente accessibili dalla finestra Risorse del computer (o “Computer” nel caso di Windows Vista e di Windows 7).

Un “driver filtro” è un particolare componente software che interagisce con il driver stack esistente alterandone parzialmente il funzionamento con lo scopo di offrire possibilità addizionali.

Tra i “driver filtro” disponibili in Rete abbiamo scelto per voi “Karyonix DiskMod“, un software capace di fare in modo che un’unità USB rimovibile appaia “agli occhi” di Windows come un hard disk “fisico”. A beneficio degli interessati, comunque, Karyonix DiskMod consente di configurare anche l’operazione contraria ossia “trasformare” un disco fisso in una periferica di memorizzazione esterna.

I fiori all’occhiello di DiskMod sono innumerevoli: innanzi tutto, si tratta di un software che non genera alcun “falso positivo” durante la scansione operata con i vari motori di scansione antivirus ed antimalware (ved. l’analisi su VirusTotal). Questo “driver filtro”, inoltre, non richiede il riavvio del sistema operativo: per fare in modo che un’unità rimovibile venga “vista” da Windows come un normale hard disk (o viceversa) è sufficiente disconnettere e ricollegare le varie periferiche senza effettuare alcun reboot del sistema operativo. Il riavvio di Windows viene richiesto solo dopo aver completato l’installazione del driver.
Una volta installato il “driver filtro”, infine, la procedura che permette la temporanea trasformazione della tipologia di una specifica unità è semplicissima e si concretizza nella modifica di un unico valore annotato nel registro di sistema di Windows.

Prima di cominciare, per maggior sicurezza, è consigliabile creare manualmente un nuovo punto di ripristino (per maggiori informazioni, suggeriamo di fare riferimento a questo nostro articolo; è interessante anche lo script che permette di generare punti di ripristino su richiesta, con un semplice doppio clic del mouse).

Per iniziare, è necessario scaricare i file che governano il funzionamento del “driver filtro” facendo riferimento a questo archivio compresso. Dopo aver estratto il contenuto del file Zip in una cartella di propria scelta sul disco fisso, si dovrà fare clic con il tasto destro del mouse sul file diskmod.inf e selezionare il comando Installa:

Al termine dell’installazione, che richiederà appena pochi secondi per essere completata, Windows mostrerà una finestra mediante la quale sarà richiesto di provvedere al riavvio del sistema operativo:

Come anticipato, si tratta di un’operazione che dovrà essere effettuata una volta sola.
A questo punto, per fare in modo che tutti i dispositivi USB connessi al sistema vengano riconosciuti come hard disk e non più come unità rimovibili, basterà fare clic con il tasto destro del mouse sul file UFDasHDD.bat e selezionare il comando Esegui come amministratore:

Tale file è presente nella medesima cartella ove si sono estratti i file contenuti nell’archivio compresso di DiskMod. Per confermare l’avvio del file batch con i diritti amministrativi, si dovrà rispondere affermativamente alla comparsa della seguente schermata di UAC (nel caso di Windows Vista e Windows 7):

Non appena si collegherà al sistema un’unità USB rimovibile, questa verrà riconosciuta da parte di Windows come se fosse un disco locale:

Accedendo alla finestra Gestione disco e selezionando la partizione correntemente presente sull’unità USB, si potrà eliminarla (perdendo però tutti i dati in essa conservati) per poi avere la possibilità di ricrearne manualmente due o più. Nell’esempio, come si vede, sono state create due partizioni distinte all’interno di una chiavetta USB: la prima da 200 MB, la seconda da circa 1,7 GB:

Non appena le partizioni saranno state create e formattate, Windows assegnerà automaticamente una lettera identificativa di unità a ciascuna di esse:

Quando si effettuano delle modifiche sul contenuto di un’unità disco (eliminazione e creazione delle partizioni, formattazione), per scongiurare eventuali perdite di dati è indispensabile accertarsi più volte che quella selezionata sia l’unità o la partizione d’interesse.

Per ripristinare la situazione iniziale ossia per fare in modo che le unità disco rimovibili siano nuovamente riconosciute come tali (e non come hard disk “fisici”), è necessario cliccare con il tasto destro del mouse sul file UFDNormal.bat e scegliere il comando Esegui come amministratore.
Affinché l’intervento abbia effetto sulle unità USB al momento collegate al sistema, si dovrà provvedere a disconnetterle ed a riconnetterle.

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