Windows Boot Manager, cos'è e come modificare il menu di avvio

A cosa serve e come modificare il file BCD che permette di impostare il caricamento del sistema operativo facendo riferimento al bootloader e alle impostazioni di avvio corrette. Il ruolo di Windows Boot Manager.

Windows Boot Manager è un componente di sistema che viene caricato all’accensione o al riavvio del PC. Introdotto all’epoca del lancio di Windows Vista e Windows Server 2008, Windows Boot Manager (eseguibile bootmgr) è stato confermato nelle successive versioni del sistema operativo Microsoft, Windows 10 compreso.

Il boot manager è un elemento che viene caricato subito prima del bootloader (Cos’è e come funziona il bootloader) e permette all’utente di scegliere il sistema operativo da caricare.
Windows Boot Manager è il boot manager dei sistemi operativi Microsoft mentre sui sistemi che utilizzano Linux si può trovare GRUB o LILO.

Nelle più recenti versioni di Windows, una volta scelto il sistema operativo da avviare, il boot manager passerà il testimone al bootloader che disporrà il caricamento del kernel del sistema operativo.
Il file che contiene le istruzioni di avvio del sistema operativo scelto si chiama Boot Configuration Data (BCD) e si trova nella partizione EFI (sulle unità che usano lo schema GPT e BIOS UEFI) all’interno del percorso EFI\Microsoft\Boot\bcd. Sui sistemi che usano MBR e un BIOS legacy il file BCD è memorizzato nella cartella \boot\bcd nel volume di sistema.

Affinché Windows si avvii correttamente, nel BIOS/UEFI deve essere impostata la sequenza di avvio corretta in maniera tale che il Windows Boot Manager venga cercato in avvio all’interno dell’unità che effettivamente lo contiene. Diversamente si otterrà l’errore Reboot and Select proper Boot device o similare: Errore in avvio Reboot and Select proper Boot device con Windows 10: non è un problema solo vostro.

Quando si installano più versioni di Windows sulla stessa macchina il file BCD viene aggiornato di conseguenza in modo da far apparire al boot il menu di scelta per l’avvio del sistema operativo.
Sempre ricorrendo al file BCD, è possibile modificare le opzioni di avvio dell’unico sistema operativo installato o aggiungere ad esempio una voce che permetta di accedere rapidamente al menu di emergenza subito dopo l’accensione o il reboot.

Controllare la configurazione di avvio utilizzata da Windows Boot Manager

Conoscere come funziona il menu di avvio di Windows e come viene gestito il file BCD è importante perché consente di rimuovere le voci relative a sistemi operativi ormai rimossi, eliminare eventuali personalizzazioni o viceversa aggiungere opzioni aggiuntive.

Innanzi tutto, per verificare come è impostato il menu di avvio di Windows, basta premere la combinazione di tasti Windows+R quindi digitare msconfig e premere Invio.
Cliccando sulla scheda Opzioni di avvio è possibile ottenere la lista delle voci del menu di avvio.

Con un clic sul sistema operativo da avviare automaticamente quindi sul pulsante Imposta come predefinito esso sarà configurato come la versione da avviare a ogni accensione del sistema. Il tempo in cui verrà mantenuto a video il menu di scelta può essere ridotto al massimo a 3 secondi digitando tale cifra nella casella Timeout.

Per configurare il file BCD si può usare il tool di sistema bcdedit aprendo il prompt dei comandi (cmd) con i diritti di amministratore e digitando bcdedit.

La prima parte dell’output restituito dal comando bcdedit mostra il percorso di Windows Boot Manager (bootmgr) mentre sotto Caricatore di avvio di Windows seguono le voci che permettono di avviare le varie versioni di Windows dalle rispettive unità e partizioni.
Il file BCD contiene, oltre alle informazioni su ciascun bootloader, vari identificativi unici, dove trovare il file winload.exe per il caricamento del bootloader e la prosecuzione del processo di avvio, specifica se è presente una partizione di recupero e la directory radice del sistema operativo (ad esempio \windows).

Per creare una copia di backup dell’attuale configurazione, è possibile ad esempio utilizzare il seguente comando:

bcdedit /export c:\bcdbackup

L’attuale configurazione verrà memorizzata nel file c:\bcdbackup.

Personalizzare l’avvio del sistema con BCDEdit

Si supponga di voler eliminare una voce del menu di avvio che riguarda un sistema operativo ormai disinstallato.
Per rimuoverla basterà digitare bcdedit quindi annotare il nome dell’identificatore che compare tra parentesi graffe quindi scrivere:

bcdedit /delete {identificatore}

Al posto di identificatore bisognerà sostituire l’identificatore letto in precedenza. In questo modo la corrispondente voce di menu non apparirà più.

Digitando invece quanto segue è possibile copiare la configurazione di avvio del sistema in uso e aggiungere una seconda voce nel menu di boot:

bcdedit /copy {current} /d "Windows 10 test"

In questo caso, riavviando il sistema, si otterrà la comparsa del menu di avvio con la voce aggiuntiva Windows 10 test. Per riavviare rapidamente il sistema si può digitare shutdown /r /t 0 al prompt dei comandi.

Il comando seguente permette ad esempio di disattivare il caricamento il caricamento di Hyper-V per l’installazione di Windows contraddistinta dall’identificatore specificato:

bcdedit /set {identificatore} hypervisorlaunchtype off

(sostituire auto a off per ripristinare la configurazione standard)

Per disporre il caricamento automatico del menu di avvio si può invece digitare:

bcdedit /set {identificatore} advancedoptions true

(usare false al posto di true per ripristinare la situazione iniziale)

Per far apparire il menu di avvio legacy (quello “solo testo” che nelle precedenti versioni di Windows appariva premendo F8) basta scrivere:

bcdedit /set {identificatore} bootmenupolicy legacy

(cambiare legacy in standard per far apparire il menu in grafica di Windows 10)

Spesso capita di creare una copia del disco fisso o dell’SSD installati sul sistema in un’altra unità usando un programma di disk imaging come Macrium Reflect: Macrium Reflect, per clonare hard disk su SSD gratis.
Anziché collegare l’unità di destinazione esternamente, usando un cavo USB e un adattatore, è possibile collegare il supporto come unità interna e copia il contenuto dall’hard disk o dall’SSD usando Macrium Reflect o un’utilità simile.

Una volta completata la clonazione dal vecchio al nuovo supporto, usando i comandi seguenti è possibile aggiungere una nuova voce di menu che permetta di avviare il sistema dall’unità sulla quale si è effettuata la copia:

bcdedit /copy {current} /d "Windows 10 copiato"
bcdedit
bcdedit /set {identificatore} osdevice partition=X:

Al posto di identificatore si deve specificare il nuovo profilo appena creato e rilevabile con il secondo comando bcdedit.
La lettera X: va sostituita con quella corrispondente all’unità ove si è clonato il contenuto dell’hard disk o dell’SSD di partenza.

Riavviando il sistema si potrà effettuare il boot dall’unità sulla quale si è copiato il sistema operativo selezionandola dal menu di avvio.
Dopo aver verificato che tutto funziona, si potrà cancellare il contenuto del vecchio hard disk dalla finestra Gestione disco (Windows+R, diskmgmt.msc) e rimuovere la voce nel file BCD per il caricamento di Windows dal vecchio hard disk.

Per verificare che il sistema è stato avviato proprio dalla nuova unità, si può cliccare su Questo PC, con il tasto destro sull’unità C:, sulla scheda Hardware quindi sul pulsante Proprietà in basso.

In alternativa per modificare le impostazioni del menu di avvio e del file BCD senza cimentarsi con il prompt dei comandi è possibile usare il software gratuito Visual BCD Editor.

Per avviare Visual BCD Editor è necessario fare doppio clic sul file VisualBcd.exe contenuto nella cartella C:\Program Files (x86)\Visual BCD.

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