Trascorsi 30 giorni dall’aggiornamento a Windows 10, il sistema operativo eliminerà automaticamente i file che consentono il ripristino di Windows 7 o di Windows 8.1. Chi volesse tornare a Windows 7 o Windows 8.1 dopo un mese dall’aggiornamento a Windows 10 non potrà più farlo.
Nell’articolo Installazione pulita di Windows 10 e Product Key abbiamo spiegato in che modo opera la funzionalità per annullare l’installazione di Windows 10 e ripristinare Windows 7 o Windows 8.1 dopo l’aggiornamento.
Per avere la possibilità di tornare a Windows 7 o Windows 8.1 dopo un mese dall’aggiornamento a Windows 10 è possibile applicare un semplice espediente.
Premettiamo che i file per tornare a Windows 7 e Windows 8.1 vengono memorizzati in tre differenti cartelle:
– C:\Windows.old
– C:\$Windows.~BT
– C:\$Windows.~WS
Le ultime due cartelle sono nascoste e sono quindi visualizzabili cliccando sull’icona Questo PC, selezionando la scheda Visualizza quindi spuntando la casella Elementi nascosti.
Se il contenuto di una o più delle cartelle indicate dovesse essere cancellato oppure sovrascritto, non sarà possibile annullare l’aggiornamento a Windows 10 e tornare a Windows 7 o Windows 8.1.
Tornare a Windows 7 o Windows 8.1 e annullare l’aggiornamento a Windows 10
Per annullare l’aggiornamento a Windows 10 e ritornare a Windows 7 o Windows 8.1, è sufficiente digitare Opzioni di ripristino nella casella di ricerca del sistema operativo quindi cliccare sul pulsante Per iniziare in corrispondenza della voce Torna a Windows 7 o Torna a Windows 8.1 (vedere anche l’articolo Disinstallare Windows 10 e tornare a Windows 7 o Windows 8.1).
Ripristinare il sistema Windows 7 o Windows 8.1 dopo 30 giorni dall’aggiornamento a Windows 10
Per far sì che Windows 7 o Windows 8.1 siano ripristinabili anche dopo 30 giorni dall’aggiornamento a Windows 10, è possibile applicare il seguente espediente:
1) Fare doppio clic sull’icona Questo PC e portarsi nell’unità C:.
2) Cliccare sul menu Visualizza ed attivare la casella Elementi nascosti.
3) Rinominare le tre cartelle Windows.old
, $Windows.~BT
e $Windows.~WS
inserendo ad esempio il prefisso BACKUP_
(in questo caso il nome delle tre cartella diverrà BACKUP_Windows.old
, BACKUP_$Windows.~BT
e BACKUP_$Windows.~WS
).
A questo punto, Windows 10 – una volta trascorsi 30 giorni dal momento dell’aggiornamento – non sarà più in grado di cancellare le tre cartelle essendo state opportunamente rinominate.
Nel momento in cui si dovesse avere la necessità di ripristinare Windows 7 o Windows 8.1, si potranno nuovamente rinominare le cartelle con il prefisso BACKUP_
riportandole alla denominazione originaria.
Non puoi eseguire il ripristino. I file necessari per ripristinare una versione precedente di Windows sono stati rimossi da questo PC
Dopo aver aggiornato a Windows 10, anche prima della scadenza dei 30 giorni dall’installazione del nuovo sistema operativo, la possibilità di tornare a Windows 7 o Windows 8.1 potrebbe venire preclusa all’utente in forza della comparsa del messaggio d’errore seguente: “Non puoi eseguire il ripristino. I file necessari per ripristinare una versione precedente di Windows sono stati rimossi da questo PC“.
Il messaggio appare, di solito, allorquando si fossero cancellati od alterati i contenuti di una o più delle tre cartelle indicate in precedenza.
L’eliminazione dei file indispensabili per tornare a Windows 7 o Windows 8.1 può essere richiesta utilizzando l’utilità Pulizia disco di Windows 10 (pulsante Pulizia file di sistema), così come abbiamo visto nell’articolo Installazione pulita di Windows 10 e Product Key.
Ma perché l’errore “Non puoi eseguire il ripristino. I file necessari per ripristinare una versione precedente di Windows sono stati rimossi da questo PC” appare anche quando non si fosse cancellato in proprio alcun dato dalle cartelle citate?
Ogniqualvolta si esegue lo strumento Media Creation Tool di Microsoft (vedere sempre Installazione pulita di Windows 10 e Product Key), ad esempio per creare il supporto d’installazione di Windows 10, questo modifica il contenuto delle cartelle $Windows.~BT
e $Windows.~WS
.
Nonostante Microsoft non visualizzi alcun messaggio d’allerta all’apertura del programma Media Creation Tool, l’utilità altera il contenuto di due delle tre directory necessarie per tornare a Windows 7 o Windows 8.1.
Consigliamo quindi a chiunque abbia effettuato o decida di effettuare l’aggiornamento a Windows 10 da Windows 8.1 e Windows 7 di non eseguire l’utilità Media Creation Tool.
In ogni caso, dopo aver aggiornato a Windows 10, suggeriamo di creare una copia di backup delle cartelle Windows.old
, $Windows.~BT
e $Windows.~WS
su un’unità esterna (ad esempio un server NAS) in modo da poterle ripristinare in caso di problemi.