Windows 10 Creators Update, cosa cambia per gli utenti più esperti

Non si tratta certo di novità che fanno gridare al miracolo ma in Windows 10 Creators Update anche gli utenti più esperti troveranno delle funzionalità interessanti. Ecco cosa cambia.

Con il rilascio di Windows 10 Creators Update, l’aggiornamento che Microsoft ha cominciato a distribuire ad aprile 2017, i tecnici della società di Redmond hanno aggiunto alcune caratteristiche destinate agli utenti più esperti. Scopriamo insieme di che cosa si tratta.

Windows 10 Creators Update: come riconoscerne la presenza

Per verificare se Windows 10 Creators Update fosse già installato, è sufficiente premere la combinazione di tasti Windows+R quindi digitare winver e premere il tasto Invio.
L’indicazione “Versione 1703” conferma la presenza sul sistema di Windows 10 Creators Update che Microsoft distribuisce attraverso Windows Update o che può essere installato anche manualmente (vedere Installazione pulita di Windows 10 Creators Update, Windows 10 Creators Update, download della versione finale già disponibile e Scaricare Windows 7, Windows 8.1 e Windows 10 dai server Microsoft).

Cosa cambia in Windows 10 Creators Update per gli esperti

1) Blocco dinamico: per evitare che altri persone usino il PC quando ci si allontana
Digitando Opzioni di accesso nella casella di ricerca di Windows 10 quindi scorrendo il contenuto della finestra fino ad individuare Blocco dinamico, si accede alla funzione che consente di richiedere il blocco automatico del sistema Windows 10 quando ci si allontana fisicamente da esso.
La nuova funzione sfrutta l’accoppiamento con lo smartphone via Bluetooth: appena l’utente abbandonerà la sua postazione di lavoro, Windows 10 verrà automaticamente bloccato (sarà richiesta l’effettuazione del login).
Il risultato è identico alla pressione della combinazione di tasti Windows+L.

Per scoprire come bloccare automaticamente il PC Windows 10 con Creators Update quando ci si allontana dalla macchina, è sufficiente attenersi alle indicazioni riportate nell’articolo Bloccare automaticamente il PC quando ci si allontana.

2) Impedire l’accesso alle impostazioni di sistema di Windows 10
Con Windows 10 Creators Update debuttano alcune regole destinate agli amministratori di sistema fruibili da coloro che dispongono almeno dell’edizione Professional.

Per procedere, bisogna usare la combinazione di tasti Windows+R, digitare gpedit.msc e cliccare su Configurazione computer, Modelli amministrativi, Pannello di controllo.
Nel pannello di destra si troverà la voce Visibilità della pagina delle impostazioni che consente di nascondere alcuni elementi delle impostazioni di sistema di Windows 10.

Attivando la regola quindi digitando, nell’apposita casella, showonly:about;bluetooth Windows 10 nasconderà tutte le impostazioni tranne che le icone Sistema e Dispositivi.


Digitando hide: al posto di showonly:, è possibile invece indicare esplicitamente quali icone devono essere nascoste nella finestra delle impostazioni di Windows 10.

A seconda degli elementi che si desiderano nascondere o visualizzare, si possono utilizzare anche le seguenti stringhe (ricordando che è necessario separarle con un punto e virgola): privacy, privacy-calendar, privacy-contacts, privacy-feedback, privacy-location, privacy-messaging, notifications, storagesense, maps, bluetooth, dateandtime, regionlanguage.

3) Permettere l’installazione di app solo dal Windows Store
Nel caso di Windows 10 S (), nuova edizione del sistema operativo destinata ai prodotti hardware più economici, Microsoft l’ha presentata come una funzionalità di sicurezza in più. Di fatto trattasi comunque di una limitazione perché al momento agli utenti di Windows 10 S non viene offerta in alcun modo la possibilità di eseguire programmi Win32.

Windows 10 Creators Update introduce la possibilità di bloccare l’installazione di nuovi programmi Win32: gli utenti potranno così installare app solamente facendo riferimento al Windows Store di Microsoft.
Si tratta di una restrizione che alcuni amministratori di sistema potrebbero ritenere utile per impedire il caricamento arbitrario, da parte degli utenti, di qualunque tipo di programma.

Per accedere alla nuova funzionalità, basta premere la combinazione di tasti Windows+I per accedere rapidamente alle impostazioni di sistema, cliccare sull’icona App quindi selezionare Consenti app solo dallo Store.


Va detto che la funzionalità è ancora suscettibile di diverse migliorie in quanto, allo stato attuale, non riconosce la totalità delle procedure d’installazione dei programmi e non blocca le applicazioni portabili. Le ultime build di anteprima destinate agli iscritti al programma Windows Insider funzionano già meglio: è quindi altamente probabile che la funzionalità sarà ulteriormente migliorata nel prossimo futuro.

Con il rilascio di Windows 10 Creators Update, l’installazione dell’aggiornamento non ripristinerà più le applicazioni di default del sistema operativo che fosse già state disinstallate.
Si tratta di un comportamento molto fastidioso al quale i tecnici Microsoft hanno finalmente posto soluzione.

4) Copiare i percorsi all’interno del registro di sistema
L’Editor del registro di sistema è, da quando esiste Windows, una delle aree sulle quali i tecnici sono spesso chiamati ad intervenire per risolvere criticità specifiche.
Il registro di sistema contiene – organizzate sotto forma di una struttura ad albero – informazioni sulla configurazione e sullo stato del sistema operativo oltre che delle applicazioni installate.
Saper padroneggiare il registro di sistema o comunque conoscere come trovare le informazioni relative alla configurazione di un’applicazione è spesso determinante.
Con il rilascio di Windows 10 Creators Update, dopo aver avviato l’Editor del registro di sistema, si troverà una campo nella parte superiore della finestra.
Agendo su di esso, è possibile copiare e incollare (CTRL+C, CTRL+V) altrove il percorso selezionato (nome della chiave).


Oppure, è possibile usare lo stesso campo per passare rapidamente alla visualizzazione del contenuto di una certa chiave (incollandone il percorso con CTRL+V).

5) Convertire partizioni MBR in GPT con il nuovo tool MBR2GPT
MBR e GPT sono due differenti standard per la gestione della tabella delle partizioni su hard disk e unità SSD. GPT è molto più moderno e viene generalmente utilizzato sui sistemi più moderni basati su BIOS UEFI (vedere Differenze tra MBR e GPT. Ecco come vengono gestite partizioni ed avviato il sistema).

MBR, comunque, esiste come standard dal 1983, supporta partizioni di dimensioni massime fino a 2 TB e un massimo di 4 partizioni primarie.
Con GPT le partizioni primarie possono essere addirittura 128 sulla medesima unità e non vi sono limitazioni in termini di dimensionamento.

La nuova utilità MBR2GPT, al debutto con Windows 10 Creators Update permette di convertire velocemente un’unità MBR in GPT, dal prompt dei comandi.
La procedura di conversione è del tutto automatica e non comporta la cancellazione dei dati presenti sull’unità indicata.


Digitando mbr2gpt /validate al Prompt dei comandi o al prompt di PowerShell aperti con i diritti di amministratore, l’utilità provvede ad effettuare una verifica sulla fattibilità dell’operazione di conversione della partizione di sistema (dove è installato Windows).
Scrivendo mbr2gpt /convert verrà anche svolta l’operazione di conversione vera e propria con l’applicazione delle modifiche sulla struttura della tabella delle partizioni.
Aggiungendo anche l’opzione /disk: si può specificare manualmente il numero identificativo dell’unità disco da convertire in GPT.
Il numero corretto dell’unità d’interesse, da indicare dopo /disk:, può essere desunto dalla finestra Gestione disco, premendo la combinazione di tasti Windows+R quindi digitando diskmgmt.msc.

6) Windows Defender Security Center
Windows 10 Creators Update porta al debutto il nuovo Windows Defender Security Center che introduce nuove impostazioni per la sicurezza del sistema e dei dati memorizzati sul sistema, anche quando non si fossero installate soluzioni antimalware di terze parti.

Usando la combinazione di tasti Windows+R quindi digitando gpedit.msc, si avrà la possibilità di estendere le capacità di Windows Defender (ne avevamo parlato nell’articolo Programmi inutili o pericolosi, riconoscerli con Windows).

Agendo sulla voce MAPS, però, si potrà abilitare il controllo dei singoli processi prima che vengano completamente eseguiti. Acronimo di Microsoft Active Protection Service, MAPS è una nuova funzionalità (ancora in fase di sviluppo) che migliora le capacità di scansione e riconoscimento su base comportamentale.

7) Personalizzare il comportamento del browser Edge

Con Windows 10 Creators Update, Microsoft porta al debutto diverse policy di configurazione del browser Edge.
Sempre servendosi di gpedit.msc, portandosi in corrispondenza della voce Modelli amministrativi, Componenti di Windows, Microsoft Edge, si possono adesso trovare una serie di impostazioni evolute per consentire o negare i suggerimenti nella degli indirizzi; per cancellare automaticamente i dati di navigazione alla chiusura del browser; per disattivare il blocco della pagina iniziale; per consentire il caricamento di elementi Flash; per sincronizzare i preferiti tra Internet Explorer (sempre presente “dietro le quinte”) ed Edge.

Altre informazioni su Windows 10 Creators Update sono disponibili nell’articolo Windows 10 Creators Update: le novità principali.

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