Usare Windows in mobilità: cosa c'è da sapere per non avere problemi

Alcuni suggerimenti quando si utilizza il proprio portatile Windows mentre si è in viaggio, lontano dall'ufficio o da casa. Quali sono gli aspetti principali da tenere a mente per non avere problemi.

Quando ci si prepara per un viaggio e si prevede di utilizzare il proprio portatile Windows durante il tragitto o una volta giunti a destinazione, è importante tenere a mente alcuni consigli che riteniamo importanti. Vi raccontiamo come usare Windows in mobilità senza correre il rischio di avere tra le mani un sistema che non aiuta a essere produttivi o che spreca preziose risorse in attività che sono del tutto superflue lontani da casa o dall’ufficio.

Le cose da controllare prima di usare Windows in mobilità

Tanti di noi portano con sé un notebook Windows durante una trasferta. A nostro avviso, tuttavia, ci sono alcuni aspetti imprescindibili sui quali è essenziale concentrarsi per usare Windows in mobilità. I primi che vengono in mente sono la durata della batteria, la disponibilità della connessione Internet, la corretta configurazione del sistema, affinché non esegua processi inutili o riduca l’autonomia della batteria.

Attenzione ai processi in esecuzione sul sistema

Partiamo proprio da qui: prima di partire per un viaggio con il vostro PC Windows, dovreste assicurarvi che sul sistema in uso non siano costantemente in esecuzione processi che sollecitano in maniera pesante il processore, la memoria RAM, l’unità disco, la GPU, la rete.

In questo senso un valido aiuto arriva dal Task Manager di Windows, attivabile rapidamente premendo la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+ESC quindi cliccando su Più dettagli. Cliccando sulle intestazioni delle colonne presenti nella scheda Processi, è possibile controllare quali software stanno avendo un impatto rilevante sui vari componenti hardware del sistema in uso.

Facendo riferimento alla scheda Dettagli è possibile approfondire ulteriormente rilevando il nome del processo coinvolto. Se infatti la scheda Processi è utile perché raggruppa sotto un unico cappello tutti gli oggetti software ricollegabili a uno stesso programma, la scheda Dettagli rappresenta la lista di tutti i processi in esecuzione. Anche in questo caso, si può cliccare sulle intestazioni delle colonne per capire (controllare i valori più elevati) quali componenti stanno impattando maggiormente sul sistema in uso.

E ricordate sempre il trucco che consiste nel premere CTRL durante l’uso del Task Manager: permette di congelare temporaneamente l’aggiornamento dei processi in esecuzione in modo da avere il tempo materiale per esaminare la situazione.

Mettendosi in viaggio con un sistema sul quale alcuni processi, particolarmente impattanti, sono improvvisamente eseguiti, è sempre sconsigliabile. La durata della batteria si ridurrà drasticamente e le prestazioni risulteranno insoddisfacenti.

Scegliere il profilo per il risparmio energetico

Non sempre si può avere a disposizione una presa elettrica alla quale collegare il dispositivo Windows. È quindi bene essere parsimoniosi con il consumo della batteria quando si decide di usare Windows in mobilità.

Si può quindi ridurre la luminosità dello schermo usando gli appositi tasti funzione presenti sulla tastiera del portatile e usare il risparmio energetico Windows.

Premendo Windows+R quindi digitando powercfg.cpl e infine scegliendo la combinazione Risparmio di energia, è possibile ridurre l’impatto negativo sull’autonomia della batteria, riducendo allo stesso tempo le prestazioni del computer quando possibile.

L’utilizzo di un tema scuro in Windows può aiutare a ridurre i consumi energetici, ma se e solo se il notebook monta uno schermo OLED (con i classici display LCD il pannello resta in ogni caso retroilluminato).

Evitare il download e l’installazione degli aggiornamenti di Windows in viaggio

Digitando Rete nella casella di ricerca di Windows quindi accedendo alla finestra Stato della rete, bisognerebbe accertarsi che la connessione sia considerata come rete a consumo. In questo modo, indipendentemente dal fatto che si utilizzi una SIM o una eSIM sul dispositivo Windows, ci si appoggi a una WiFi offerta da terzi o alla funzione di hotspot WiFi attivata sullo smartphone, il sistema operativo eviterà il download di pacchetti dati voluminosi, compresi agli aggiornamenti di Windows.

L’importante è, dopo aver stabilito il collegamento alla rete dati o wireless, cliccare su Proprietà quindi attivare l’opzione Imposta come connessione a consumo.

In ogni caso, prima di allontanarsi da casa o dall’ufficio, è bene verificare di aver installato tutti gli aggiornamenti di sistema di Windows e, ad esempio, quelli per i browser Web installati. Così facendo si ha un duplice vantaggio: da un lato si evita che gli aggiornamenti siano scaricati mentre si è fuori, consumando dati (“giga”), dall’altro si avrà la certezza di avere a disposizione un sistema stabile, scongiurando eventuali problemi durante il viaggio.

Se Windows fosse configurato per scaricare automaticamente gli aggiornamenti, prima di partire bisognerebbe verificare il pulsante Start in basso a sinistra. Cliccandolo quindi selezionando Arresta, la presenza di voci quali Aggiorna e arrestaAggiorna e riavvia (con un puntino giallo) suggerisce che ci sono uno o più aggiornamenti Microsoft già scaricati in attesa di essere applicati. Bisogna ovviamente procedere prima di allontanarsi, non certo durante il viaggio.

Ottimizzare la configurazione di Windows 10 e Windows 11

Non amiamo quegli “script tuttofare” che promettono di velocizzare Windows disabilitando funzioni importanti. Conoscete la nostra posizione su progetti quali Tiny11 o AtlasOS.

Riteniamo che sia sconsigliabile disattivare caratteristiche di Windows che ne costituiscono l’ossatura. I risultati possono essere davvero nefasti, soprattutto in termini di stabilità e sicurezza del sistema.

Lo script PowerShell per ottimizzare e velocizzare Windows 10 e il file batch per sveltire il funzionamento di Windows 11, sono due valide soluzioni per “spremere” le prestazioni del sistema operativo Microsoft, disabilitando quelle funzionalità che davvero possono avere un impatto rilevante, senza compromettere la stabilità del sistema.

Perché, ad esempio, Windows dovrebbe scaricare e installare automaticamente programmi che all’utente non interessano?

L’applicazione di alcune modifiche previste a livello di script può davvero contribuire a contenere i carichi di lavoro superflui gestiti da Windows 10 e Windows 11.

Controllare la stabilità della connessione di rete

Quando si è in viaggio, la connessione dati potrebbe rivelarsi piuttosto instabile. Ci sono aree in cui la copertura non è assicurata oppure si possono verificare improvvise disconnessioni a seguito, ad esempio, del passaggio da una cella all’altra della telefonia mobile.

Digitando semplicemente cmd nella casella di ricerca di Windows quindi impartendo il comando ping -t 8.8.8.8, si può verificare che il collegamento sia disponibile e funzionante. La comparsa di Richiesta scaduta o di altri errori, suggerisce che il collegamento dati non è al momento utilizzabile. Non appena ripristinato, si dovrà leggere un valore in termini di latenza non inferiore a 100 ms per registrare uno scambio di dati fluido e senza intoppi.

Valori di latenza temporaneamente più elevati non costituiscono un problema, ma sono la spia di una connessione poco affidabile. In questi casi, si può tenere una versione ridotta della finestra del prompt dei comandi su un lato dello schermo per sapere in tempo reale quando il collegamento dati non sta funzionando (il comando ping -t 8.8.8.8 deve essere ovviamente lasciato in esecuzione).

Usare i servizi cloud in modalità offline

Quando ci si serve di connessioni instabili durante i propri spostamenti, può capitare di non riuscire improvvisamente a modificare un documento online, a intervenire sul contenuto di un foglio elettronico o di una presentazione. Questo avviene se si utilizzano strumenti Web che presuppongono il continuo scambio di dati tra client e server (e viceversa).

Nel caso della suite Google Documenti, ad esempio, è possibile far sì che le varie applicazioni siano fruibili in modalità offline.

Come spiegato nell’articolo sui trucchi e segreti di Google Documenti, è consigliabile accedere alle impostazioni del servizio cliccando su questo link, quindi spuntare la casella Crea, apri e modifica i file recenti di Documenti Google, Fogli e Presentazioni su questo dispositivo quando sei in modalità offline.

La stessa procedura dovrebbe essere applicata, per esempio, nel caso di Gmail: in questo caso, agendo sulle impostazioni del servizio, basta attivare la casella Attiva impostazioni offline.

Questi interventi consentono di fruire dei servizi Web citati anche quando la connessione Internet non fosse disponibile. Non appena il collegamento dati torna funzionante, le applicazioni provvedono a effettuare la sincronizzazione dei dati.

Credit immagine in apertura: iStock.com – vorDa

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