Molti possessori di smartphone e tablet Android, non sanno di avere tra le mani un versatile ed efficace telecomando. Per trasformare il dispositivo mobile Android in un telecomando è spesso sufficiente soltanto una semplice applicazione; altre volte, a seconda di che cosa di voglia “comandare”, è fondamentale che lo smartphone od il tablet siano collegati alla rete WiFi. Spieghiamo meglio.
Trasformare lo smartphone Android in un telecomando universale
Diversi smartphone Android di più recente fattura sono dotati di un sensore ad infrarossi (IR) che si comporta né più né meno come quello utilizzano nei comunissimi telecomandi per TV, decoder, impianti stereo, lettori DVD, console di gioco, climatizzatori e così via.
Una lista (parziale) di dispositivi mobili che integrano il cosiddetto sensore infrared blaster è riportata in questa pagina.
Installando sul device mobile un’apposita app, è possibile usare Android come un telecomando: puntando il telefono verso un qualunque dispositivo elettronico supportato, si potrà gestirlo e, quindi, comandarlo a distanza così come se si tenesse in mano il rispettivo telecomando.
Se il proprio dispositivo mobile fosse dotato di un sensore ad infrarossi, si possono provare le seguenti app Android:
– IR Universal Remote
– Twinone IR Remote
Entrambe permettono di trasformare il dispositivo Android in un telecomando, in grado di gestire qualunque genere di prodotto elettronico supportato dagli sviluppatori.
Attenzione però: gli ideatori delle due app non garantiscono la compatibilità con tutti i device Android dotati di sensore infrared e non tutti i dispositivi elettronici sul mercato potrebbero risultare correttamente comandabili a distanza.
Usare Chromecast
Un dispositivo Android equipaggiato con l’app Chromecast si può trasformare in un eccellente telecomando, a patto che si acquisti (e si colleghi ad un televisore dotato di ingresso HDMI) l’omonima chiavetta di Google.
L’applicazione Chromecast per Android consente di inviare alla TV diversi contenuti semplicemente “tappando” sullo schermo dello smartphone o del tablet.
Sono molteplici le app compatibili con Chromecast: è possibile, ad esempio, riprodurre sulla TV un video YouTube semplicemente selezionandolo dal dispositivo mobile Android.
A questo indirizzo è pubblicata una lista aggiornata delle applicazioni Android compatibili con Chromecast, ossia quelle app i cui contenuti possono essere inviati alla chiavetta Chromecast e riprodotti sul televisore collegato.
Anche il browser Chrome per Android è compatibile con Chromecast: ogniqualvolta ci si imbatterà in un contenuto multimediale riproducibile con Chromecast, apparirà un’icona simile a quelle riprodotte in figura:
In ogni caso, non appena si utilizzerà un’app compatibile con Chromecast, apparirà sempre la medesima icona.
Ciò a patto che Chromecast ed il dispositivo mobile Android siano entrambi collegati alla medesima rete WiFi.
Con Chromecast ed un’app compatibile, il dispositivo Android si trasforma in un telecomando potente ed estremamente versatile.
Interessante evidenziare che la prossima major release del noto riproduttore multimediale VLC supporterà direttamente la riproduzione di contenuti in Chromecast: Streaming video su Chromecast con VLC 3.0.
La chiavetta Chromecast è acquistabile su Amazon al prezzo contenutissimo di circa 35 euro (vedere questa pagina).
Nell’articolo Come configurare Chromecast: streaming video e condivisione schermo abbiamo spiegato come collegare la chiavetta Chromecast e come configurarla per l’utilizzo all’interno della propria rete locale.
Da ultimo è interessante far notare che con l’ultimo aggiornamento del firmware di Chromecast, la chiavetta diventa gestibile con il telecomando del televisore compatibile HDMI-CEC: Chromecast si controlla dal telecomando.
Per trasmettere in streaming qualunque video salvato su PC inviandolo al televisore, consigliamo l’utilizzo dell’estensione Videostream per il browser Chrome. Nell’articolo Video in streaming sulla TV con Chromecast abbiamo spiegato come fare.
Installando l’omonima app Videostream per Android è possibile trasformare lo smartphone Android in un telecomando, utile per far avanzare o retrocedere la riproduzione del contenuto video senza dover tornare dinanzi al PC.
Android come telecomando per media center
Installando l’app Yatse su un dispositivo mobile Android, si può trasformarlo in un pratico telecomando per il media center KODI, precedentemente conosciuto con il nome di XBMC.
KODI è un software libero (distribuito sotto licenza GNU GPL), opensource, che permette l’allestimento di un completo media center su svariate piattaforme.
Compatibile con Windows, Linux, Mac OS X, Apple TV, Raspberry Pi e Android, KODI può trovare posto su una vasta schiera di dispositivi, dai normali personal computer fino ai device di dimensioni ridottissime che però integrano le funzionalità proprie di un PC.
KODI può essere pensato come l’evoluzione del Windows Media Center di Microsoft ed è un prodotto in grado di riconoscere, catalogare e riprodurre una vasta schiera di formati multimediali.
Per provare KODI, è possibile scaricarne ed installarne la versione destinata ai sistemi Windows (vedere questa pagina per il download) quindi iniziare ad aggiungere tutti i propri contenuti video.
Per far sì che KODI sia accessibile all’interno della rete locale, è possibile attivare il web server integrato che, per impostazione predefinita, si pone in ascolto sulla porta TCP 80.
Cliccando su Sistema, Servizi, Webserver, si potrà abilitare il server web (Permetti il controllo di KODI via HTTP) specificando un nome utente ed una password.
Nella successiva sezione Telecomando bisognerà quindi attivare le opzioni Permetti ai programmi installati di controllare KODI e Permetti a programmi esterni di controllare KODI.
A questo punto si dovrà annotare l’indirizzo IP (privato), ad esempio 192.168.0.xxx o 192.168.1.xxx (vedere 192.168.x.x: perché in rete locale vengono usati questi indirizzi?) ove è in esecuzione il server web di KODI.
Per usare Android come telecomando per KODI, sarà a questo punto sufficiente installare l’app Yatse sul dispositivo mobile e specificare indirizzo IP del sistema sul quale è in esecuzione il server di KODI nonché la porta corrispondente (per default, la 80).
Per iniziare ad usare il “telecomando Android”, bisognerà infine digitare le credenziali (nome utente e password) specificate nel pannello di configurazione di KODI.
A questo punto, il catalogo multimediale di KODI sarà interamente fruibile e gestibile dallo smartphone Android e potrà essere inviato in riproduzione.
La versione a pagamento di Yatse consente di inviare in streaming qualsiasi contenuto multimediale di KODI anche verso client DLNA e UpnP collegati in rete locale (quindi anche Chromecast).