Se da un lato i produttori hanno deciso di procedere con un progressivo abbandono delle stampanti laser, ormai non più sostenibili dal punto di vista ambientale, dall’altro le stampanti inkjet sono sempre più il punto di riferimento assoluto. Accanto ad esse si stanno facendo largo le stampanti senza inchiostro, espressione con cui si fa riferimento ai prodotti che non utilizzano cartucce basate su inchiostro liquido o toner per stampare le immagini e i testi. Adottano invece tecnologie alternative che permettono di ottenere la stampa su carta senza bisogno di inchiostro tradizionale.
Cosa si intende per stampanti senza inchiostro?
Con l’espressione stampanti senza inchiostro si potrebbe pensare alle stampanti laser. In realtà, complice il “pensionamento” di questa tecnologia, con questa dizione si fa ormai comunemente riferimento alle stampanti termiche a sublimazione o a trasferimento termico.
Le stampanti senza inchiostro possono essere utilizzate per stampare sia su carta normale che su materiali speciali, a seconda del tipo di tecnologia utilizzata. Alcuni modelli sono progettati per offrire una qualità di stampa paragonabile a quella delle stampanti a getto d’inchiostro o laser, ma con un costo operativo inferiore, un’eccezionale durata e senza il problema della sostituzione delle cartucce.
Stampanti termiche a sublimazione
Le stampanti termiche a sublimazione, spesso utilizzate per la stampa di foto di alta qualità, funzionano riscaldando un nastro che contiene i colori primari (ciano, magenta, giallo e nero).
All’atto del riscaldamento del nastro di stampa, il colore si sublima, passando dallo stato solido a quello gassoso, ed è trasferito sulla carta. Il processo consente una stampa ad alta risoluzione, con una gamma di colori vivaci e una lunga durata delle immagini stampate.
In questo tipo di stampante, non ci sono cartucce d’inchiostro tradizionali, ma un nastro colorato che viene consumato durante la stampa. Una delle caratteristiche principali di queste stampanti è la loro capacità di produrre immagini di alta qualità, rendendole ideali per la stampa di foto.
Modello | Caratteristiche | Uso |
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Canon Selphy CP1300 | Stampa foto fino a 10 x 15 cm, risoluzione 300 x 300 dpi, Wi-Fi. | Ideale per uso domestico e feste. |
Epson PictureMate PM-400 | Velocità di stampa di circa 36 secondi, risoluzione di 5760 x 1440 dpi. | Perfetta per eventi e stampe rapide. |
Fujifilm Instax Share SP-3 | Stampa foto quadrate (2.4 x 2.4 pollici) tramite Wi-Fi, compatta e portatile. | Ottima per eventi sociali e foto istantanee. |
DNP DS620A | Stampa professionale, supporta formati fino a 6×8 pollici, alta velocità. | Ideale per studi fotografici e eventi con alta richiesta di stampe. |
Stampanti a trasferimento termico
Le stampanti a trasferimento termico utilizzano un nastro riscaldato per trasferire il colore sulla carta. Invece di sublimare il colore, in questo caso si usa un nastro contenente un inchiostro solido che viene fuso e trasferito sulla superficie del supporto.
Le stampanti a trasferimento termico sono spesso utilizzate per creare etichette, codici a barre e in molteplici applicazioni industriali, quando la velocità di stampa è cruciale.
Modello | Caratteristiche | Uso |
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Zebra ZD620 | Stampante desktop, risoluzione fino a 300 dpi, velocità fino a 152 mm/s. | Ideale per etichette e codici a barre in ambienti commerciali. |
Zebra ZT410 | Stampante industriale robusta, gestisce volumi elevati, stampa su vari materiali. | Utilizzata per etichettare prodotti e gestire codici a barre in ambienti industriali. |
Brother QL-820NWB | Stampa etichette larghe fino a 62 mm, velocità fino a 176 etichette/minuto. | Perfetta per piccole e medie imprese che necessitano di etichette di alta qualità. |
Brother QL-1100 | Stampa etichette larghe fino a 4 pollici, compatibile con diverse applicazioni software. | Ideale per applicazioni di etichettatura e spedizione. |
TSC TTP-245C | Stampante desktop compatta, buona velocità di stampa. | Ideale per piccole imprese e applicazioni di etichettatura generica. |
Le differenze tra le stampanti termiche a sublimazione e ZINK
La sublimazione, come abbiamo visto in precedenza, garantisce una gradazione cromatica continua, ideale per produrre stampe di immagini fotografiche.
Le stampanti ZINK (Zero Ink) sfruttano una carta speciale che contiene cristalli di colore preincorporati (ciano, magenta e giallo). Attraverso il calore emesso dalla stampante, i cristalli sono attivati e “si colorano” direttamente sulla superficie della carta. Questo elimina la necessità di inchiostri, toner e nastri. Gli utenti possono inoltre contare su un processo molto semplice che poggia proprio sull’utilizzo di carta ZINK, contenente già i materiali necessari per la stampa.
Le immagini prodotte con le stampanti termiche a sublimazione hanno una qualità superiore, con una gamma cromatica ampia e dettagli nitidi. La tecnologia offre una gradazione continua, rendendo le stampe perfette per fotografie professionali.
ZINK offre comunque una buona qualità anche se non paragonabile con la sublimazione: i colori sono meno vibranti e i dettagli meno definiti, rendendo le stampe più adatte a utilizzi occasionali.
Inoltre, mentre le stampe con la sublimazione termica sono resistenti a graffi, acqua e raggi UV, le ZINK tendono a sbiadire nel tempo e offrono una resistenza minore agli agenti esterni, come umidità e luce solare.
Confronto Sublimazione Termica vs ZINK
Caratteristica | Sublimazione Termica | ZINK |
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Qualità di stampa | Alta, ideale per fotografie professionali | Media, adatta per stampe informali |
Durata delle stampe | Elevata, resistente a graffi, acqua e UV | Limitata, meno resistente a luce e umidità |
Costo iniziale | Più elevato, soprattutto per i modelli professionali | Economico, con stampanti compatte e accessibili |
Costo dei materiali | Carta e nastri di inchiostro con costi ricorrenti moderati | Solo carta ZINK, meno costosa nel lungo termine |
Velocità di stampa | Relativamente lenta (passaggi multipli) | Rapida (processo in un unico passaggio) |
Portabilità | Moderata, alcuni modelli sono compatti1 | Alta, progettate per l’uso mobile |
Applicazioni | Fotografia professionale e stampe di alta qualità | Uso personale, eventi sociali e ricordi informali |
1 Ne parliamo nell’articolo dedicato alla scelta tra macchina fotografica istantanea e stampante portatile.
Cosa c’è nelle cartucce per stampante a sublimazione termica?
Le cartucce per stampanti a sublimazione termica contengono nastri di inchiostro solido progettati per trasferire il colore alla carta mediante un processo di riscaldamento controllato.
Il nastro contiene inchiostri solidi a base di coloranti (dye) che si trovano in forma solida a temperatura ambiente. I coloranti sono distribuiti in strati separati per ciascun colore primario: ciano (C), magenta (M), giallo (Y) e, in alcuni casi, è usato uno strato aggiuntivo di nero (K) per migliorare i dettagli. Alcune cartucce includono anche un rivestimento trasparente o uno strato di protezione finale per rendere la stampa più resistente a graffi, acqua e raggi UV.
Il nastro è montato su una bobina e progettato per scorrere durante il processo di stampa. Man mano che la testina di stampa applicare il calore, avviene il trasferimento sul supporto cartaceo. Il nastro si avvolge automaticamente su un rullo di recupero, evitando sprechi e contaminazioni.
Il processo di sublimazione è ripetuto per ogni colore (ciano, magenta, giallo) in passaggi successivi, permettendo la creazione di immagini a colori ad alta risoluzione.
Cosa c’è nei supporti di stampa ZINK e come funzionano tecnicamente
I supporti di stampa ZINK sono progettati con una tecnologia innovativa che elimina la necessità di inchiostro esterno. La “magia” della stampa ZINK risiede nella struttura multistrato della carta, che incorpora i coloranti necessari per creare le immagini.
La carta ZINK contiene cristalli di coloranti preformati (ciano, magenta, giallo) distribuiti sotto forma di strati microscopici. Questi cristalli sono inizialmente in uno stato incolore e invisibile a temperatura ambiente.
La stampa ZINK sfrutta il calore controllato per attivare i cristalli coloranti e creare l’immagine da stampare senza inchiostro.
Ogni stampante ZINK utilizza una testina termica ad alta precisione che riscalda la carta in aree specifiche per un tempo variabile. A loro volta, i cristalli di coloranti si attivano in base alla temperatura e al tempo di esposizione al calore:
- Bassa temperatura: Attiva il colore giallo.
- Temperatura media: Attiva il colore magenta.
- Alta temperatura: Attiva il colore ciano.
Il calore è applicato in modo certosino per mescolare i tre colori primari (ciano, magenta, giallo), producendo una gamma completa di colori e sfumature. A differenza della stampa a sublimazione termica, con ZINK non c’è bisogno di passaggi multipli: l’immagine è completata in un’unica soluzione.
Una volta raffreddati, i cristalli rimangono solidi e bloccati nella nuova configurazione, garantendo una stampa permanente e resistente.
La storia della sublimazione termica e della tecnologia ZINK
La tecnologia di sublimazione termica è stata sviluppata da Canon e Sony negli anni ’80, basandosi su ricerche precedenti nel campo della stampa termica. Sebbene non sia attribuita a un singolo inventore, le aziende giapponesi hanno giocato un ruolo fondamentale nell’industrializzazione e nella commercializzazione della tecnologia.
Canon, in particolare, ha depositato numerosi brevetti legati ai processi di trasferimento termico, soprattutto per l’uso nel settore fotografico e della stampa su carta speciale.
ZINK deriva da ricerche avviate da Polaroid negli anni ’90: l’azienda voleva esplorare soluzioni innovative per creare stampanti senza inchiostro. Oggi la tecnologia è sviluppata da ZINK Holdings LLC, un’azienda statunitense con sede in Massachusetts. Fu perfezionata nei primi anni 2000 per poi essere lanciata commercialmente nel 2008.
ZINK Holdings possiede i brevetti per la tecnologia e il design dei materiali, come la carta ZINK, che incorpora i cristalli di colore attivati dal calore.
Se da un lato la sublimazione termica fu congegnata per rispondere alle esigenze di stampa fotografica professionale, ponendo l’accento sulla qualità e longevità, ZINK dall’altro è una concezione più recente focalizzata sulla portabilità, la convenienza e l’eliminazione materiali di consumo (eccezion fatta per la carta).