Il mercato offre decine di modelli di stampanti 3D per tutte le tasche. Tra le aziende che si stanno imponendo nel settore c’è sicuramente Tronxy, realtà riconosciuta capace di proporre prodotti di qualità, capaci di offrire risultati eccellenti, a costi più che abbordabili.
La stampante 3D Tronxy XY-2 Pro (in offerta a 170,02 euro con spedizione gratuita dall’Europa) che abbiamo avuto modo di provare nel corso delle ultime settimane ci ha positivamente impressionato.
Innanzi tutto, Tronxy XY-2 Pro arriva preassemblata e le parti restanti si montano in appena 15 minuti di tempo: la stampante 3D arriva senza manuali cartacei (c’è solo un unico foglio A4 che illustra i passaggi salienti per installare il dispositivo e, sul retro, mostra i componenti principali della stampante) mentre la scheda SD inclusa nella confezione ospita un file PDF con tutta una serie di informazioni addizionali.
Punto di forza della stampante, innanzi tutto, le ferramenta e i componenti sostitutivi, che possono essere utilizzati in caso di necessità.
Presente un comodo adattatore da USB a SD che permette di leggere il contenuto della memoria digitale su PC e copiare ad esempio i modelli 3D degli oggetti da stampare.
Sì perché la stampante 3D non dispone di modulo WiFi né di porta Ethernet RJ-45 ma può essere collegata al PC mediante il cavo USB incluso nella confezione oppure usata in maniera “stand alone” copiando i modelli da stampare nella micro SD.
La scheda di memoria può essere infatti inserita nella parte posteriore della stampante 3D, immediatamente accanto al connettore USB.
Principali vantaggi della stampante 3D Tronxy XY-2 Pro
Come abbiamo accenato in apertura, oltre agli accessori disponibili, la stampante 3D Tronxy XY-2 Pro si mette subito in evidenza per la semplicità d’installazione: la “base” del dispositivo, con il carrello di stampa, l’alimentatore, il sistema di movimento del letto di stampa arriva già interamente assemblata.
Ciò che deve fare l’utente consiste semplicemente nella disconnessione del touchscreen a colori che arriva in una posizione che non è quella definitiva: dopo aver allentato due viti, basterà serrarle sul profilo in alluminio frontale della stampante in modo da posizionarvi lo schermo.
Lo schermo deve essere fissato nella parte destra della stampante accertandosi bene che il letto di stampa non possa andare a collidere con il touchscreen.
A questo punto sarà sufficiente fissare in verticale il carrello di stampa sul quale è già montato il gruppo estrusore usando le quattro lunghe viti in dotazione.
Completati questi semplicissimi passaggi, si dovranno collegare due connettori: uno contenente una fascia di cavi (si tratta di un cavo singolo il che è un notevole passo in avanti rispetto ad altri modelli) dovrà essere portato su un lato del gruppo estrattore. L’altro (3-pin) dovrà essere connesso nella parte posteriore della stampante e permette di alimentare il dispositivo.
L’ultimo passaggio prevede l’installazione del supporto in alluminio per il materiale consumabile, nella parte superiore della stampante, e l’inserimento del filamento in orizzontale attraverso la ruota dentata responsabile del suo trascinamento. Il filamento andrà ovviamente spinto all’interno del meccanismo di stampa fino all’hot end prima dell’ugello dell’estrusore premendo l’apposita clip.
Come base per la stampa Tronxy XY-2 Pro utilizza un supporto in fibra di vetro che è resistente alle alte temperature, che si può flettere per facilitare il distacco dei prodotti stampati, resistente ai graffi e durevole nel tempo (va fissato al letto di stampa con i quattro piccoli fermagli a coccodrillo in dotazione).
Oltre all’installazione semplicissima e alla presenza di un comodo display touch, Tronxy XY-2 Pro offre oltre al classico meccanismo di calibrazione manuale anche un sistema autolivellante semiautomatico.
Il sistema manuale prevede di appoggiare un foglio A4 sul letto di stampa quindi regolare l’ugello dell’estrusore affinché in prossimità dei quattro angoli e al centro vi sia la stessa leggera resistenza (tra foglio di carta e punta dell’ugello).
Il sistema di calibrazione autolivellante fa sì che sia il sensore montato sul gruppo estrattore a rilevare eventuali valori imperfetti.
Il nostro consiglio, però, è quello di cercare la perfezione assicurandosi innanzi tutto che la stampante 3D sia appoggiata su una superficie perfettamente piana quindi dedicando un po’ di tempo a un’accurata calibrazione.
Nelle stampanti FDM (fused deposition modeling), come quella di cui stiamo parlando, il materiale utilizzato per realizzare fisicamente il modello 3D è costantemente sottoposto ad ampie escursioni termiche. Prima di deporre il successivo strato di filamento, quello precedente deve essersi necessariamente solidificato che, però, raffreddandosi riduce di volume.
Tronxy XY-2 Pro integra le attenzioni necessarie per evitare problemi con i quali, spesso, incappano coloro che si avvicinano al mondo della stampa 3D: deformazioni, fessurazioni, variazioni dimensionali e così via.
La stampante 3D di Tronxy in soli 5 minuti riesce a scaldare il piano di lavoro fino a 110 gradi (massimo 120), può portare l’ugello a una temperatura massima di 275 gradi e il sistema di livellamento permette, con un po’ di pazienza, di predisporre al meglio la stampa.
È però opportuno dedicare a questo aspetto il tempo che merita altrimenti non si potranno scongiurare fenomeni di fessurazione dell’oggetto stampato (si parla anche di delaminazione), soprattutto con modelli di dimensioni ragguardevoli.
Funzionamento e impressioni di utilizzo
La stampante 3D Tronxy XY-2 Pro si è ben comportata fin dal primo utilizzo: l’importante, come detto in precedenza, è spendere un po’ di tempo nella fase di calibrazione iniziale.
Iniziamo dalla dimensione massima di stampa – 255 x 255 x 260 millimetri – con una velocità massima pari a 100 mm/s che però viene raggiunta solo in “casi particolari” (tipicamente ci si pone tra 20 e 60 mm/s). Lo spessore di stampa è dell’ordine dei 0,4 millimetri.
In termini di filamenti, grazie anche alla temperatura che può raggiungere l’estrattore, si possono usare PLA (un rocchetto di colore bianco è incluso nel pacco) oltre ad ABS, HiPS, legno, policarbonato (PC) e PVC.
Tronxy XY-2 Pro offre anche un’utilissima funzionalità: se si pensa che per stampare il modello 3D dell’elefante incluso nella micro SD ci vogliono all’incirca 9 ore di lavoro (da qui l’importanza – ancora una volta – della perfetta calibrazione per evitare “collassi” di alcune parti del modello nel successivo raffreddamento durante le fasi avanzate di stampa), particolarmente apprezzato è il meccanismo che consente non soltanto di sospendere il lavoro per poi riprenderlo in un secondo tempo ma anche di recuperare la stampa in seguito ad esempio a un improvviso blackout elettrico.
In questo modo non si butterà quanto già realizzato e si potrà riprendere il lavoro dal punto in cui lo si era lasciato.
La stampante 3D Tronxy XY-2 Pro è in offerta speciale a questo indirizzo a 170,02 euro e la spedizione (fino a esaurimento delle scorte di magazzino) è disponibile dall’Europa.
A questo indirizzo si possono trovare tanti programmi gratuiti (alcuni, per iniziare, fruibili anche sotto forma di applicazione web) mentre cliccando qui si possono trovare alcuni modelli di esempio in formato STL approntati dal team di Tronxy.
La stampante 3D utilizza il formato G-Code come input: il file STL generato dai software di modellazione va quindi convertito in modo da essere direttamente comprensibile. Tale procedura si concretizza nel “tagliare a fettine” il modello tridimensionale STL con un software “slicer” e di definire i livelli che poi verranno fisicamente stampati.
I file STL possono essere gestiti, corretti e riscalati usando applicazioni come FreeCAD, SketchUp, Blender, Meshmixer, Meshlab, 3D Slash e SculptGL. Nella scheda SD inserita nella confezione della stampante 3D è inserito anche il file d’installazione dello slicer di Tronxy.
Per iniziare l’avventura della modellazione 3D lato software in vista della stampa, suggeriamo la lettura del nostro articolo Come stampare in 3D con TinkerCAD.