Gparted è un software libero che offre tutti gli strumenti per il partizionamento del disco fisso e la gestione di unità già suddivise in una o più partizioni. Il programma basa il suo funzionamento sul kernel Linux (trattasi, nello specifico, di Debian) ed è capace di compiere qualunque tipo di operazione su partizioni formattate con i file system più disparati. Facendo riferimento a questa pagina (sito web ufficiale di Gparted), è immediato accertarsi di quali siano i file system supportati e di quali operazioni possano essere compiute. Gparted, comunque, non ha difficoltà ad rilevare, leggere, ridimensionare, spostare e copiare partizioni Windows (NTFS, FAT32) e Linux (i.e. ext2, ext3, ext4).
Sebbene con Windows Vista lo strumento Gestione disco (accessibile cliccando con il tasto destro del mouse su Computer quindi sulla voce Gestione ed infine su Gestione disco) abbia fatto notevoli passi in avanti (è possibile ridurre ed estendere le dimensioni di una partizione), manca all’appello un’opzione che permetta di spostare le partizioni.
Supponiamo di avere a che fare con un disco fisso sul quale sono installati Ubuntu Linux e Windows Vista in configurazione “dual boot”. Ipotizziamo che le prime due partizioni, utilizzate da Ubuntu, occupino complessivamente 60 GB mentre quella di Windows Vista, la terza partizione, 260 GB (l’hard disk sia capiente 320 GB). Il sistema preso in esame sia una macchina di test sulla quale adesso si sia interessati ad installare Windows 7 rimuovendo, almeno temporaneamente, Ubuntu (lo reinstalleremo, poi, successivamente dopo la migrazione a “Seven” da Vista).
Il Gestore disco di Vista consente di eliminare senza problemi le due partizioni Linux: nella finestra che rappresenta lo stato del disco fisso, dopo l’operazione di rimozione, viene indicato uno “spazio non allocato” pari a 60 GB. Dopo lo spazio non allocato segue la partizione di Windows Vista.
Per fare spazio a Windows 7, l’intenzione è quella di recuperare i 60 GB presenti all’inizio dell’unità (ora “spazio non allocato”) ed aggiungere altri 40 GB ridimensionando la partizione di Vista. Per procedere al ridimensionamento della partizione occupata da Windows Vista, è sufficiente – da Gestione disco – cliccare con il tasto destro del mouse sulla stessa quindi selezionare il comando Riduci volume. Vista calcolerà lo spazio disponibile per avviare l’operazione di ridimensionamento della partizione. In particolare, viene richiesto all’utente il quantitativo di spazio che si vuole liberare e che sarà quindi sfruttabile, in questo caso, per l’installazione di Windows 7.
Quando la procedura di ridimensionamento sarà conclusa, in elenco vi sarà una partizione più piccola per Windows Vista e noterete la presenza di un nuovo segmento di spazio non allocato.
Come fare per unire lo spazio non allocato dopo la partizione di Vista con quello presente prima della partizione stessa (i 60 GB precedentemente utilizzati dalle due partizioni Linux)?
La soluzione consiste nello spostare la partizione occupata da Vista all’inizio del disco fisso ma, dal momento che il sistema operativo non offre gli strumenti giusti, si può ricorrere al software Gparted. Il programma deve essere necessariamente avviato da un CD ROM di boot, lasciato inserito all’accensione del personal computer.
Per creare il CD di avvio di Gparted, il primo passo da compiere consiste nell’effettuare il download dell’ultima versione del software. Il nostro consiglio è quello di scaricare Parted Magic, una suite di strumenti per la manutenzione del sistema, anch’essi fruibili da un CD di boot (una recensione del prodotto è disponibile in questa pagina). Parted Magic, tra i vari programmi, mette a disposizione anche Gparted.
Per procedere, è necessario scaricare il file prelevabile da questa pagina, estrarre il contenuto del file Zip su disco quindi masterizzare il file ISO su supporto CD.
Il CD ROM creato dovrà essere lasciato inserito nel lettore all’avvio del personal computer. Una volta che sarà comparso a video il desktop di Parted Magic (dopo aver scelto l’opzione defaults settings, runs from RAM), si dovrà cliccare sul pulsante in basso a destra quindi selezionare dal menù di avvio il software Gparted oppure cliccare sull’icona Partition editor sul desktop.
Il programma mostrerà immediatamente la struttura del disco fisso visualizzando le partizioni presenti. Nel nostro caso, si dovrà selezionare la partizione di Windows Vista quindi cliccare sul pulsante Resize/Move.
Gparted richiederà dove la partizione dovrà essere spostata e se debba essere eventualmente ridimensionata. Per fare in modo che essa venga spostata all’inizio del disco fisso, si dovrà indicare – all’interno della casella Free space preceding – il valore 0.
Si tenga presente che qualunque operazione di spostamento (Move) richiederà molto tempo (anche qualche ora) per poter essere portata a compimento. Suggeriamo, quindi, di usare la massima pazienza e di attendere la fine di quest’attività. Nel nostro esempio, Gparted mostrerà, quindi, in testa all’unità, la partizione Windows Vista ridimensionata a 220 GB ed uno spazio non allocato, contiguo, pari a 100 GB.
Riavviando il personal computer, molto probabilmente, Windows Vista non si avvierà più mostrando l’“agghiacciante” messaggio d’errore seguente:
Tale messaggio d’errore può apparire ogniqualvolta si ridimensiona o si sposta una partizione Windows. Per risolvere ed accedere nuovamente a Vista, si dovrà ricorrere al DVD d’installazione del sistema operativo, inserirlo nel lettore, riavviare il personal computer, effettuare il boot da DVD, specificare lingua e layout di tastiera da usare quindi premere il pulsante Avanti.
Una volta comparsa la successiva finestra, si dovrà cliccare sulla voce Ripara il computer quindi su Ripara e riavvia.
La procedura di riparazione si occupa di diagnosticare e risolvere direttamente gran parte dei problemi che impediscono il corretto avvio di Windows Vista (MBR corrotto, boot manager di Windows danneggiato o contenente informazioni errate e così via).
La stessa procedura può essere avviata anche dal DVD d’installazione di Windows 7: i passi da seguire sono esattamente gli stessi (di seguito, le schermate acquisite dal supporto d’installazione di Windows 7 RTM, versione finale in inglese).
Al riavvio del sistema, il boot manager mostrerà l’indicazione Windows Vista (TM) Home Premium (recovered) (al posto di “Home Premium”, l’edizione di Vista scelta). Scegliendo l’opzione, Vista dovrebbe avviarsi ora regolarmente. Per modificare l’etichetta mostrata nel Windows Boot Manager, suggeriamo di ricorrere ad un software come EasyBCD (ne avevamo illustrato il funzionamento in questo articolo). Cliccando sul pulsante Change settings di EasyBCD quindi scegliendo Windows Vista (TM) Home Premium (recovered) dal menù Choose an OS to change the associated settings (riquadro Entry-based settings), si potrà modificare (casella Name) l’etichetta mostrata nel menù di avvio che compare all’accensione del personal computer. L’intervento dovrà essere memorizzato cliccando sul pulsante Save settings.
Si tenga presente che effettuando il reboot del personal computer, è assai probabile che venga avviato lo strumento per il controllo dell’integrità del disco fisso: è bene lasciare terminare completamente l’attività di scansione.