L’esplosione dei servizi e delle piattaforme cloud ha fatto sì che i dati di professionisti e aziende possano trovarsi memorizzati su server fisicamente installati all’interno di data center sparsi in mezzo mondo. Con il termine sovranità digitale si fa riferimento alla capacità di un Paese o di un’area geografica di esercitare il controllo sui dati, gestendoli e proteggendoli in modo adeguato.
È un concetto che riflette l’indipendenza e l’autosufficienza di una nazione o di un gruppo di Paesi in termini di tecnologia e informatica, riducendo la subordinazione rispetto ad entità esterne.
Sovranità digitale: concetto sempre più caro all’Europa
In Europa, la questione della sovranità digitale è diventata un tema rilevante per diverse ragioni:
- Autonomia tecnologica. L’Unione Europea ha profuso ingenti sforzi per fare in modo che gli Stati membri possano essere autosufficienti dal punto di vista tecnologico, riducendo la dipendenza da aziende o Paesi stranieri per le varie tecnologie chiave.
- Protezione dei dati e della privacy. Il concetto di sovranità digitale è strettamente correlato con quello della protezione dei dati personali dei cittadini europei. Il GDPR ha introdotto normative rigorose per garantire la sicurezza e la privacy dei dati degli utenti.
- Riduzione della dipendenza dai giganti tecnologici stranieri. Molte delle principali piattaforme e aziende tecnologiche, come Google, Microsoft, Amazon, Meta, Apple e alcune realtà di altri Paesi extraeuropei (essenzialmente asiatiche), hanno una presenza molto forte in Europa. L’idea di sovranità digitale mira a ridurre la dipendenza da queste grandi aziende straniere, promuovendo invece lo sviluppo delle soluzioni locali.
- Promozione dell’innovazione e dell’economia digitale. Secondo le istituzioni europee, investire sulla sovranità digitale aiuta a promuovere l’innovazione, incoraggiando lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia. In questo modo è possibile sostenere l’economia digitale dell’Unione Europea, favorendo la crescita economica e la competitività a livello globale.
Il cloud geo-distribuito di Cubbit promuove la sovranità digitale
Quando si opta per un servizio cloud, è essenziale selezionare un cloud geo-distribuito. L’italiana Cubbit (l’azienda ha sede a Bologna) è nota per aver sviluppato un affidabile servizio di storage cloud geo-distribuito, un sistema che non si basa su un data center centralizzato, ma su un network distribuito su più nodi.
Avere a disposizione sul cloud una copia dei dati aziendali o delle informazioni che si utilizzano nell’ambito della propria impresa non ha prezzo. Anche la ben nota strategia di backup 3-2-1 prevede che una copia dei dati sia memorizzata lontano dalla struttura aziendale. Questo perché un incidente che compromettesse le copie di sicurezza locali (si pensi, ad esempio, ad eventi come danni fisici, incendi, allagamenti, furti,…) non potrebbe in alcun modo danneggiare i backup conservati offsite.
Tante aziende si rivolgono al cloud anche per gestire i flussi di lavoro correnti, non soltanto i backup. Questo perché i dati sono sempre disponibili, accessibili su richiesta, anche da sedi situate a migliaia di chilometri di distanza.
A differenza dei fornitori di cloud centralizzati, Cubbit DS3 poggia su una rete peer-to-peer in cui ogni nodo è connesso a molteplici altri. Un hub centrale ottimizza il funzionamento della rete assicurandone prestazioni ed efficienza.
Cubbit DS3: cos’è e come funziona
Cubbit DS3 è un cloud object storage geo-distribuito che offre sicurezza, scalabilità e convenienza di livello superiore. Come accennato in precedenza, i dati degli utenti non sono conservati i uno o in pochi data center centralizzati.
Al contrario, Cubbit DS3 è composto da una rete di nodi fisici o virtuali che cooperano per assicurare la disponibilità di un servizio di storage cloud sicuro e scalabile. I dati caricati sulla rete Cubbit sono:
- Crittografati. Tutte le informazioni che gli utenti memorizzano sono crittografati AES-256.
- Frammentati. I dati cifrati sono frammentati in N pezzi, ciascuno indistinguibile dall’altro.
- Ridondanti. Gli N frammenti sono a loro volta “clonati” in K spezzoni di file identici ricorrendo all’algoritmo Reed-Solomon.
- Geo-distribuiti. Ciascun frammento è automaticamente trasferito su un’affidabile rete geo-distribuita.
Per rendersi conto dei “fondamentali” della piattaforma cloud geo-distribuita, suggeriamo di provare Cubbit cliccando sul pulsante in home page. Il piano gratuito di Cubbit offre 1 TB di storage cloud per 15 giorni senza alcun obbligo di acquisto.
Perché Cubbit guarda al concetto di sovranità digitale
Le aziende che si appoggiano ai provider cloud d’Oltreoceano spesso compiono una sorta di “atto di fede” per scoprire solo successivamente, esaminando i termini del servizio, che gli stessi fornitori si riservano la facoltà di accedere al contenuto dei dati caricati sui server cloud.
Cubbit, invece, applica il concetto di Zero-Knowledge Encryption: solo l’utente può accedere ai suoi dati; nessun altro può farlo, compreso il gestore del servizio. Inoltre, nell’ipotetico caso in cui dovesse verificarsi una violazione su un singolo nodo di Cubbit, tutti i dati restano inaccessibili. Le informazioni, come evidenziato in precedenza, sono infatti sempre crittografate e nessun nodo conserva il dato nella sua interezza (ne ospita solamente alcuni frammenti). Anche nel caso in cui un attaccante dovesse danneggiare un nodo della rete, Cubbit continuerà a funzionare senza interruzioni.
Per scaricare un file dalla rete di archiviazione cloud geo-distribuita di Cubbit è inoltre necessario solo un sottoinsieme di frammenti. Se un nodo fosse indisponibile (offline), i frammenti da esso gestiti sono automaticamente redistribuiti mentre l’hub centrale riparerà il nodo.
Cubbit preserva quindi la riservatezza e l’integrità dei dati nel pieno rispetto delle normative sulla tutela dei dati personali. Tutte le informazioni memorizzate sul cloud, inoltre, restano entro i confini dell’Unione Europea: non per niente, Cubbit è partner di Gaia-X, iniziativa volta a sviluppare un’infrastruttura dati sicura federata per l’Europa e garantire la sovranità digitale europea. E di recente, la rete Cubbit è stata scelta da Leonardo per lo sviluppo della piattaforma europea a contrasto degli attacchi informatici, sotto l’egida della Commissione Europea.
Il vantaggio di un cloud geo-distribuito italo-europeo qual è Cubbit
Cubbit colma la precedente mancanza di un fornitore tutto europeo in grado di offrire servizi di storage cloud pienamente conformi con il GDPR. Il servizio mette il concetto di sovranità digitale al primo posto, seguendo la stella polare del rispetto della privacy e assicurando gli standard più elevati in termini di disponibilità, affidabilità, sicurezza e resilienza.
Scegliere un servizio cloud geo-distribuito interamente dislocato in Europa, consente di mettersi al riparo – in ottica futura – da qualunque gravoso adempimento nel caso in cui gli accordi tra UE e USA dovessero, per qualsiasi ragione, venire meno. Ma soprattutto, come evidenziato nei precedenti paragrafi, la scelta di Cubbit consente di dormire sonni tranquilli, grazie allo schema geo-distribuito adottato per la memorizzazione e la gestione dei dati, alla soluzione crittografica applicata, alla continua disponibilità della rete.
Cubbit non solo si sottopone ad audit periodici da parte di organismi internazionali indipendenti, ma ha anche conseguito le seguenti certificazioni:
- ISO 9001:2015 (sistemi di gestione qualità)
- ISO/IEC 27001:2013 (gestione della sicurezza delle informazioni)
- ISO/IEC 27017:2015 (sicurezza del cloud)
- ISO/IEC 27018:2019 (privacy nel cloud e protezione dei dati personali)
Il cloud storage di Cubbit è inoltre abilitato MePA e dispone della qualifica ACN, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (subentrata all’AgID, Agenzia per l’Italia Digitale) nonché della Cybersecurity Made in Europe Label, un riconoscimento per le imprese IT europee che si distinguono per innovazione nel rispetto delle normative in materia di sicurezza informatica.
Risparmio senza pari con il cloud geo-distribuito di Cubbit
In un altro articolo abbiamo visto come fare backup antiransomware con Cubbit e i NAS QNAP o Synology. Sì, perché il servizio di storage cloud messo a disposizione da Cubbit è anche pienamente compatibile con Amazon S3, a un costo inferiore dell’80% rispetto ad AWS.
Gli utenti che utilizzavano o usano ancora altri servizi di storage, possono quindi sfruttare la compatibilità S3 per trasferire e gestire i dati con Cubbit. Non solo. Grazie alle integrazioni S3 supportate da decine di prodotti di vendor diversi, server NAS, soluzioni per il backup dei dati, applicazioni per il trasferimento e la condivisione di file, strumenti di disaster recovery, possono appoggiarsi a Cubbit e gestire i dati dell’azienda o del professionista attraverso bucket S3-compatibili.
Cubbit mette a disposizione funzionalità quali Multi-Site Object Lock e Multi-Site Versioning, qualcosa che nessun’altra piattaforma di storage cloud ad oggi offre.
Il termine Object Lock sta a significare che è possibile creare archivi di dati immutabili sul cloud: niente e nessuno può in alcun modo modificare o cancellare i dati memorizzati assicurando la disponibilità, l’integrità dei dati e la conformità con le normative vigenti in materia di data retention.
Con il termine Versioning ci si riferisce al fatto che la piattaforma può conservare più versioni degli stessi file tenendo traccia delle modifiche applicate nel corso del tempo. In questo modo, è facile annullare un errore umano o un intervento improvvido.
Nel caso di Cubbit si parla addirittura di Multi-Site Object Lock e Multi-Site Versioning perché i dati di ciascun utente sono automaticamente geo-ridondati. Facciamo un esempio concreto: se l’azienda deve gestire 100 TB di dati, dovrebbe avere almeno 3 copie di sicurezza di cui almeno una offline. L’equivalente è pari a 300 TB di dati. Con Cubbit bastano 100 TB perché il bucket è automaticamente geo-ridondato.
L’innovazione italiana ed europea di Cubbit ha già raccolto la fiducia di oltre 180 clienti di elevato profilo. La forza del servizio di storage cloud geo-ridondato, tuttavia, sta nel sapersi adattare a qualunque esigenza, da quelle del professionista e della piccola e media impresa, fino ad arrivare alle realtà enterprise.