Intel e AMD condividono uno schema di denominazione dei processori piuttosto simile. Le due principali famiglie di processori per il mercato dei PC, Intel Core e AMD Ryze, utilizzano i numeri 3, 5, 7 e 9 come criterio di differenziazione: gli Intel Core i9 sono i più performanti, gli Intel Core i3 i meno prestazionali e più economici; stessa cosa dicasi per i Ryzen 9 e i Ryzen 3.
Abbiamo già visto cosa significano le sigle dei processori Intel. Questa volta ci concentriamo sul significato delle sigle dei processori AMD Ryzen.
Sigle processori AMD: cosa significano
Una prima classificazione di ciascun processore AMD ci viene restituita dalle denominazioni Ryzen 3, Ryzen 5, Ryzen 7 e Ryzen 9 ed ha a che fare con il numero di core utilizzati:
– Ryzen 3: processori fino a 4 core
– Ryzen 5: processori fino a 6 core
– Ryzen 7: processori fino a 8 core
– Ryzen 9: processori fino a 16 core
– Threadripper: processori fino a 64 core
I Threadripper sono processori nati “ad appassionati per gli appassionati” e si collocano in una posizione intermedia tra i Ryzen e gli EPYC destinati al mercato server.
Abbiamo già avuto modo di parlare dell’affascinante storia della nascita degli AMD Threadripper.
La sigla del processore AMD Ryzen si suddivide in sei parti principali:
Ryzen
La prima parte indica il marchio con cui viene proposta la serie di processori al mercato prosumer ossia professionisti più consumatori finali.
Segmento: 9, 7, 5 o 3
Come abbiamo visto in precedenza, subito a destra della denominazione Ryzen è presente il numero 9, 7, 5 o 3.
La cifra “9” fa riferimento ai processori AMD più performanti in assoluto: utilizzano fino a 12 core e 24 thread e rappresentano un’ottima via di mezzo tra Ryzen 7 e Threadripper. Sono processori perfetti per sostenere carichi di lavoro impegnativi.
La cifra “7” indica un processore destinato al mercato prosumer e a quello dei cosiddetti “entusiasti”. Sono CPU di fascia alta.
La serie “5” indica processori ad elevate prestazioni che però sono posti un grado più in basso rispetto ai precedenti.
Infine, il numero “3” suggerisce che il processore è destinato al mercato mainstream e si rivolge quindi alla “massa” degli utenti.
Primo numero del chip: microarchitettura
Il primo numero del chip, proseguendo ancora più a destra nel modello del processore AMD indica la sua generazione, esattamente come accade nel caso delle CPU Intel.
Con i Ryzen, presentati a febbraio 2017, AMD ha scelto di “ricominciare da 1” scegliendo appunto il numero uno come cifra per la sua prima generazione di processori Ryzen. Fu un’ennesima testimonianza di quanto AMD credesse nel progetto Ryzen, poi rivelatosi davvero vincente, e di quanto le CPU rappresentassero “un nuovo inizio” per la società di Sunnyvale. Lo abbiamo visto parlando della storia dei processori Ryzen e dei traguardi rapidamente raggiunti da AMD.
Il primo numero del chip suggerisce anche la microarchitettura utilizzata da AMD:
– I Ryzen 1000 sono infatti basati sulla prima iterazione dell’architettura AMD Zen.
– I Ryzen 2000 usano la microarchitettura migliorata Zen+.
– I Ryzen 3000 poggiano il loro funzionamento sulla nuova generazione dell’architettura ovvero Zen 2. I Ryzen usano la microarchitettura conosciuta con il nome in codice Matisse mentre i Threadripper sono basati su Castle Peak.
– I Ryzen 4000 sono arrivati sul mercato a metà 2020 e sono basati su core Renoir, una revisione dell’architettura Zen 2 Matisse. Inizialmente erano utilizzabili solo dagli OEM sui rispettivi sistemi.
– I Ryzen 5000 sono stati presentati a ottobre 2020 con architettura Zen 3. Le CPU Ryzen 5000 utilizzano un processo costruttivo a 7 nm ulteriormente migliorato e sono conosciute con il nome in codice Vermeer. I processori Threadripper 5000 CPU per entusiasti e workstation sono stati chiamati Genesis con una successiva ridenominazione in Chagall.
Le APU Cezanne non abbracciano per il momento il supporto PCIe 4.0 per tenere bassi i consumi energetici.
– I Ryzen 6000 sono basati su Zen3+ e vengono proposti per il mercato mobile. Integrano l’architettura grafica RDNA2, supporto PCIe 4.0, DDR5/LPDDR5 e da aprile 2022 vengono commercializzati anche nella versione Ryzen PRO con una nomenclatura del tipo “6×50”. In un articolo abbiamo riassunto le caratteristiche tecniche dei Ryzen 6000.
– I Ryzen 7000 sono i nuovi processori AMD per sistemi desktop. Le loro caratteristiche sono state descritte a fine agosto 2022. L’architettura è in questo caso Zen 4 a 5 nm.
Tra le novità l’aggiunta del supporto per le memorie DDR5, per l’interfaccia PCIe 5.0 e il nuovo socket AM5.
– Ryzen 8000. Ad oggi è una gamma di processori AMD di futura progettazione, realizzazione e commercializzazione. Sarà basata sull’architettura Zen 5 a 3 nm.
In un altro articolo abbiamo offerto alcuni dettagli sulle architetture Zen 4 e Zen 5 mentre altrove ci siamo concentrati sul significato di nanometro nel caso delle CPU.
Secondo numero del chip
Il secondo numero, a destra di 1, 2, 3, 4, 5, 6 o 7, indica il livello di performance offerto.
7, 8 e 9 sono numerazioni che suggeriscono come il processore sia destinato al mercato degli utenti “entusiasti” e prosumer; i numeri 4, 5, 6 vengono usati da AMD per riferirsi a processori ad elevate prestazioni (high performance).
Numero del modello
I successivi due numeri, più a destra, suggeriscono il numero del modello. AMD rende infatti disponibili, periodicamente, versioni più aggiornate – leggermente modificate – dei suoi processori.
Suffisso letterale
L’eventuale suffisso X esprime il fatto che il processore in questione è una variante leggermente modificata, e di solito maggiormente prestazionale, della versione originale.
La lettera “X” conferma che il processore può essere overcloccato in maniera più incisiva con XFR (Extended Frequency Range), un sistema per aumentare la velocità di clock nel caso in cui l’utente abbia installato un sistema di dissipazione del calore efficiente.
XFR viene portato all’estremo nei processori che contengono la sigla “X” come ultima lettera del nome.
Le altre lettere che si possono trovare sono le seguenti, anche in combinazione tra loro.
“G”: processori con GPU integrata
“T”: processori per sistemi desktop contraddistinti da ridotti consumi energetici
“S”: processori a basso consumo con GPU integrata per sistemi desktop
“H”: processori a elevate prestazioni per i notebook
“U”: processori standard per i notebook
“M”: processori a basso consumo energetico per i notebook
“E”: processori che hanno una GPU integrata ma rispetto alle G presentano prestazioni grafiche inferiori
In un altro articolo abbiamo visto come cambia dal 2023 la nomenclatura dei processori AMD per i portatili.