Microsoft mette a disposizione di tutti gli interessati, gratuitamente, l’immagine di un’installazione di Windows 10 utilizzabile all’interno di una macchina virtuale.
La macchina virtuale in questione nasce per facilitare gli sviluppatori nelle attività di testing: propone infatti preinstallati il vecchio browser Edge (non la nuova versione basata su Chromium: Edge Chromium in versione stabile: le principali novità) e Internet Explorer 11.
Le immagini di Windows 10 per i vari software per la virtualizzazione (Virtualbox, Vmware, Hyper-V, Parallels e Vagrant) possono essere scaricate gratuitamente da questa pagina sul sito Microsoft.
Mentre l’immagine di Windows 10 destinata alle principali soluzione per la virtualizzazione è stata recentemente aggiornata, Microsoft ha per il momento deciso di ritirare le immagini delle installazioni di Windows XP, Windows Vista, Windows 7 e Windows 8.1.
Una volta avviato normalmente il sistema operativo che si è installato sul proprio PC, si potrà caricare l’immagine dell’installazione di Windows 10 da una macchina virtuale.
Windows 10 preinstallato in una macchina virtuale. I vantaggi
Quali sono i principali vantaggi derivanti dall’utilizzo di Windows 10 in versione già preinstallata utilizzabile con i principali software per la virtualizzazione?
1) È possibile utilizzare e avviare un’installazione subito funzionante di Windows 10 senza modificare la configurazione del disco fisso (partitioning, dual boot,…).
2) Si può avviare Windows 10 da una macchina virtuale senza mai abbandonare il sistema operativo installato sull’host.
3) Le immagini di Windows 10 pubblicate e condivise da Microsoft sono compatibili con molteplici software per la virtualizzazione (Virtualbox, Vmware, Hyper-V, Parallels e Vagrant).
4) L’installazione di Windows eseguita come macchina virtuale apparirà come una normale macchina fisica connessa alla rete locale. Ogni macchina virtuale è dotata della sua configurazione hardware (si può decidere quanta memoria RAM può impegnare in termini di valore massimo, la configurazione delle schede di rete virtuali, della scheda grafica virtuale e così via).
5) Le applicazioni installate nella macchina virtuale non interferiscono con la configurazione della macchina host contenente il sistema operativo principale.
6) La macchina virtuale può essere eventualmente isolata in modo completo in maniera tale che non possa mettersi in alcun modo in contatto con gli altri sistemi collegati in rete locale o col sistema host.
7) Viceversa, è possibile fare in modo che il sistema host e/o gli altri client della rete locale possano dialogare con la macchina virtuale condividendo risorse (file, cartelle, stampanti,…).
8) Le immagini di Windows distribuite da Microsoft consentono di eseguire il sistema operativo, in ambiente virtualizzato, anche su sistemi ove è installato macOS oppure una distribuzione Linux.
9) Alcuni software per la virtualizzazione (ad esempio Virtualbox e VMware Player) sono completamente gratuiti.
Come scaricare Windows gratis ed eseguirlo in una macchina virtuale
Le immagini delle installazioni di Windows 10 distribuite da Microsoft attraverso questa pagina, come accennato in apertura, hanno uno scopo ben preciso ovvero quello di consentire agli sviluppatori di applicazioni desktop e web di verificarne il corretto funzionamento anche sulle versioni del sistema operativo sulle quali gli utenti ancora adoperano il vecchio Edge o addirittura Internet Explorer.
Nulla vieta, però, di utilizzare l’installazione di Windows all’interno di una macchina virtuale anche per altri scopi, ad esempio per installare qualunque genere di software.
Il primo passo consiste nella scelta dell’immagine di Windows 10 destinata al software per la virtualizzazione in uso.
Il contenuto dell’archivio scaricabile dalla pagina Microsoft deve essere estratto su hard disk o SSD per poi procedere con l’importazione dell’immagine all’interno del software per la virtualizzazione.
Nel caso di Virtualbox, ad esempio, qualunque sia il sistema operativo che si desidera virtualizzare, basta fare clic sul menu File e selezionare il comando Importa applicazione virtuale.
Alla comparsa della finestra Applicazione virtuale da importare, si dovrà cliccare sul piccolo pulsante Scegli il file di un’applicazione virtuale da importare quindi selezionare il file .ova
estratto in precedenza dall’archivio compresso.
Virtualbox fornirà una serie di dati riepilogativi sulle caratteristiche della macchina virtuale Microsoft. Come si vede in figura, il file .ova
contiene già la configurazione consigliata da Microsoft per la macchina virtuale.
Nel caso di Windows 10 vengono ad esempio destinati 4 GB di RAM alla macchina virtuale (accertarsi che il computer “host” sia dotato di un sufficiente quantitativo di memoria RAM).
Al termine dell’importazione dell’archivio, si potrà cliccare col tasto destro del mouse sull’immagine appena aggiunta a Virtualbox quindi scegliere Impostazioni per modificare eventualmente la configurazione della macchina virtuale.
Vale la pena controllare la configurazione della sezione Rete della macchina virtuale.
Per rendere la macchina virtuale raggiungibile dagli altri sistemi connessi in rete locale (possibilità di condividere file e cartelle) e, allo stesso tempo, collegarsi ad Internet, si dovrà selezionare Scheda con bridge dal menu Connessa a.
In questo modo, la macchina virtuale appena importata in Virtualbox apparirà, all’interno della LAN, come un normale computer od un dispositivo “fisico” ad essa collegato.
È bene portarsi anche nella sezione Schermo quindi indicare 128 MB in corrispondenza di Memoria video.
Per approfondire, suggeriamo la lettura dell’articolo Come usare Virtualbox e perché.
È importante osservare che:
1) Tutte le immagini di Windows 10 eseguibili da una macchina virtuale scaricate da questa pagina Microsoft scadono dopo 90 giorni dal primo avvio.
Prima di avviare per la prima volta l’immagine di Windows 10 dal software di virtualizzazione, suggeriamo di creare subito un’istantanea. Nel caso di Virtualbox, si possono seguire le linee guida illustrate nell’articolo Virtualbox: come utilizzare le istantanee per creare un ambiente di test.
In questo modo si potrà ripristinare agevolmente la configurazione iniziale della macchina virtuale allo scadere dei 90 giorni.
2) L’account utente creato per default si chiama IEUser
. La password ad esso associata è Passw0rd!
.
3) Le immagini sono in lingua inglese. Per impostazione predefinita, tutti gli elementi dell’interfaccia di Windows 10 risulteranno quindi in inglese. È comunque possibile installare manualmente il pacchetto di lingua italiano.
Basta infatti digitare Language settings nella casella di ricerca di Windows 10, fare clic su Add language, cercare Italiano (Italia) quindi fare clic su Next.
Lasciare quindi spuntate tutte le caselle e cliccare su Install.
Per concludere e ottenere l’interfaccia di Windows 10 in italiano, si dovrà selezionare Italiano (Italia), applicare il pacchetto di lingua quindi effettuare il logout.
4) Una volta impostato il pacchetto di lingua italiano, si potrà eventualmente eliminare quello inglese quindi, premendo Windows+I
, cliccare su Data/ora e lingua e attivare l'”interruttore” Imposta fuso orario automaticamente. In questo modo fuso orario e data/ora corretti saranno automaticamente impostati.
5) Dopo la scadenza dei 90 giorni si potrà comunque reimportare nuovamente la macchina virtuale nel software per la virtualizzazione o ripristinare una precedente istantanea, come indicato al punto 1). Attenzione però a creare preventivamente un backup dei dati e delle applicazioni installate.
Vedere anche Macchina virtuale Windows 10 con Hyper-V: come utilizzarla.