Quando si è in viaggio non sempre si ha a disposizione una connessione WiFi stabile nelle vicinanze e non tutti i prodotti che si usano integrano un modem capace di stabilire un collegamento su rete mobile.
Sono tanti i tablet e i convertibili che offrono la possibilità di inserire una scheda SIM ma i notebook, che vengono sfruttati per scopi produttivi, spesso integrano soltanto il modulo WiFi. Qualcosa sta cambiando con il supporto eSIM in Windows: in presenza di un modem compatibile, è possibile usare un’utenza mobile senza dover inserire alcuna SIM fisica.
Saponetta WiFi è il nome colloquiale che è stato da tempo assegnato a quei dispositivi elettronici che fungono da access point portatile. Questo soprannome deriva dal fatto che almeno tutti i primi prodotti di questo tipo che furono lanciati sul mercato tempo fa avevano una forma che ricordava proprio quella di una saponetta: design schiacciato, bordi stondati e piccole dimensioni.
Molti dispositivi hanno mantenuto quel “look” anche se oggi si trovano sul mercato anche dispositivi ibridi, più somiglianti a router WiFi, che in alcuni casi integrano anche delle porte di comunicazione.
Una saponetta WiFi è di fatto un router in miniatura che smista il traffico diretto ai dispositivi client collegati via wireless e proveniente da essi. Inserendo una SIM nel dispositivo, il modem integrato si occupa di stabilire una connessione con l’operatore di rete mobile quindi la condivide con tutti i dispositivi collegati a valle.
La saponetta WiFi implementa infatti la tecnica NAT (Network Address Translation): lo stesso indirizzo IP pubblico ricevuto dall’operatore di telecomunicazioni viene condiviso da tutti i dispositivi collegati via WiFi (o cavo Ethernet, come vedremo più avanti). A ogni dispositivo viene assegnato un indirizzo IP privato.
Alcune saponette WiFi integrano anche una o più porte Ethernet RJ-45: di solito possono fungere da porta LAN, per collegare un dispositivo via cavo, oppure da porta WAN se si volesse condividere la connessione fornita da un altro device.
L’utilizzo della porta WAN è ovviamente alternativo rispetto all’impiego di una scheda SIM e all’utilizzo della rete mobile.
Modalità di funzionamento delle saponette WiFi
Tanti modelli di saponette WiFi offrono la possibilità di scegliere tra differenti modalità di funzionamento: la scelta può essere generalmente effettuata dal pannello di amministrazione del dispositivo oppure tramite un interruttore fisico. Citiamo le modalità più utilizzate:
– Modalità router. Si tratta della modalità di funzionamento predefinita. Viene usata per condividere la connessione Internet stabilita con l’operatore di telefonia mobile permettendo ai client collegati via WiFi o cavo Ethernet di “navigare” contemporaneamente.
– Modalità hotspot. In questo caso la saponetta si collega con un access point WiFi nelle vicinanze e crea una nuova rete WiFi alla quale i dispositivi possono collegarsi. In questo modo il dispositivo si frappone tra la WiFi pubblica e i dispositivi a valle evitando che ciascuno di essi debba connettersi direttamente una rete altrui, potenzialmente insicura.
– Access point. Collegando il cavo di rete alla porta LAN/WAN della saponetta WiFi è possibile usare il dispositivo per consentire la connessione di altri device in modalità wireless. In questo caso i client si collegano alla stessa rete locale alla quale la saponetta risulta connessa usando il cavo Ethernet.
– Range extender. Tante saponette WiFi possono anche trasformarsi in un range extender o ripetitore WiFi, utile per estendere la copertura della locale rete wireless.
– Client. Alcune saponette WiFi possono far sì che collegandovi un dispositivo dotato di sola connettività Ethernet questo possa collegarsi alla rete wireless nelle vicinanze.
Alimentazione e presenza dello slot per la scheda SIM
Quando si sceglie una saponetta WiFi è bene tenere presenti alcuni aspetti importanti.
Alcuni prodotti non integrano una batteria e devono quindi essere alimentati da rete elettrica: possono quindi essere utilizzati quando si raggiunge una destinazione ma non sono adatti, ad esempio, quando ci si trova in viaggio.
Certe saponette WiFi di fascia alta offrono anche la possibilità di scollegare la batteria e sostituirla con un’altra: dotandosi di un paio di batterie si possono affrontare anche i viaggi più lunghi.
La presenza dello slot per l’inserimento della scheda SIM non è scontata: alcuni prodotti integrano soltanto una porta USB alla quale va connessa una chiavetta per la navigazione su rete mobile.
I prodotti che sono sprovvisti di batteria e non dispongono di un modem integrato non sono saponette WiFi quanto piuttosto router WiFi portatili: è essenziale tenerne conto.
Principali caratteristiche delle saponette WiFi
In generale le saponette WiFi non costano poco: oggi si trovano comunque sul mercato anche modelli più economici capaci di assicurare prestazioni accettabili.
Le saponette WiFi differiscono innanzi tutto per gli standard della telefonia mobile che vengono supportati: 4G/LTE o 5G. Le sigle AC e AX si riferiscono semplicemente alla connettività WiFi supportata (rispettivamente WiFi 5 e WiFi 6) ovvero allo standard wireless con cui i dispositivi client possono connettersi.
Il numero che figura accanto alle sigle AC e AX, invece, esprime la massima larghezza di banda ottenibile sommando tutte le bande e le frequenze operative disponibili (2,4 e 5 GHz).
Il NETGEAR MR5200, per esempio, è un dispositivo WiFi 6 che permette ai client di collegarsi sia usando le frequenze sui 2,4 GHz che quelle sui 5 GHz per trasferimenti di dati a velocità più elevata.
MR5200 mostra la sigla AX1800: significa che il router 802.11ax (WiFi 6) può offrire fino a 1,2 Gbps (1200 Mbps) sulla WiFi a 5 GHz e 600 Mbps sui 2,4 GHz.
Saponette WiFi economiche permettono esclusivamente la creazione di una rete WiFi sui 2,4 GHz e supportano WiFi 4 (802.11 b/g/n): per tanti professionisti, però, sono comunque dispositivi assolutamente decenti per lavorare mentre si è in viaggio.
Ha davvero senso, infatti, dotarsi di un dispositivo da centinaia e centinaia di euro se la connettività su rete mobile non offre prestazioni al top? Un dispositivo WiFi 6 dual-band può avere senso se si volessero trasferire rapidamente importanti quantitativi di dati tra device collegati con la stessa saponetta WiFi? Ma quanti di noi hanno questa esigenza quando si trovano in viaggio?
Tra i più economici in assoluto ma perfettamente funzionanti c’è la saponetta WiFi Tenda 4G185: certo, è un dispositivo compatibile solo LTE Cat 4 che non può quindi superare i 150 Mbps in download e in grado di creare solo reti WiFi sui 2,4 GHz (802.11 b/g/n) ma integra comunque display a colori che informa sullo stato del dispositivo e della rete, firewall, possibilità di assegnare più SSID e creare reti guest, regolare la copertura della sua WiFi (in modo da risparmiare batteria o raggiungere client più lontani) e condividere dati tra dispositivi previo inserimento di una scheda SD. Non supporta più di 10 dispositivi client collegati.
Un prodotto simile è TP-Link M7000: anche in questo caso la saponetta WiFi è compatibile LTE Cat 4 (fino a 150 Mbps in download), permette di condividere la connessione con un numero massimo di 10 dispositivi e crea una rete wireless sulle frequenze dei 2,4 GHz. Non integra un display con le informazioni sulla connessione dati mobile e sulla WiFi.
Sempre in casa TP-Link è possibile acquistare M7350 e M7650: entrambi integrano un display a colori ma mentre il primo resta compatibile LTE Cat 4, il secondo può stabilire connessioni 4G+ LTE Cat 11 consentendo, ove possibile, il trasferimento di dati fino a 600 Mbps.
TP-Link M7650 è inoltre un dispositivo dual band in grado di creare una WiFi sui 2,4 e 5 GHz con velocità di trasferimento dati rispettivamente fino a 300 Mbps e 867 Mbps.
Prima di inserire una scheda SIM in qualunque saponetta WiFi è essenziale verificare il formato supportato e rimuovere la richiesta di inserimento del PIN per evitare problemi di funzionamento.
Una saponetta WiFi a costo zero: lo smartphone
Attivando la funzionalità hotspot e il tethering WiFi sul dispositivo mobile, è possibile condividere la connessione dati dell’operatore di telefonia mobile utilizzato sullo smartphone con altri dispositivi client.
Nella sezione APN (Nomi punti di accesso) delle impostazioni del dispositivo mobile deve essere impostato default,supl,dun
in corrispondenza di Tipo di accesso altrimenti i client collegati via WiFi, previa attivazione dell’hotspot, non potranno navigare.
Ovvio che una soluzione del genere, per quanto molto pratica, contribuisce a ridurre l’autonomia del dispositivo impattando sulla durata della batteria. Si tratta comunque di una soluzione assolutamente percorribile che noi stessi utilizziamo per condividere la connessione durante i nostri spostamenti su lunghi tragitti.
Lo svantaggio consiste in qualche passaggio di configurazione in più lato smartphone e, come detto, in un maggior consumo energetico da parte del dispositivo mobile.
Tra i vantaggi c’è quello di non dover portare con sé un altro dispositivo nonché attivare e mantenere un’ulteriore scheda SIM da inserire nella saponetta WiFi.