Quando in ufficio o a casa si ha la necessità di coprire con il segnale wireless ambienti distanti l’uno dall’altro oppure posizionati su più piani, ci si accorge spesso che la potenza del segnale emesso dal router Wi-Fi tende a scemare rapidamente.
Nel momento in cui si sceglie il posizionamento del router Wi-Fi, infatti, si deve tenere presente che eventuali barriere contribuiscono ad ostacolare la corretta diffusione del segnale. Hanno ad esempio un elevatissimo grado di assorbimento muri in cemento armato, suddivisioni in cartongesso, cartine geografiche, carte e cartoni ed elementi in metallo.
Un ripetitore WiFi è un dispositivo che consente di estendere il segnale Wi-Fi e aumentare la copertura.
Prima di utilizzare un ripetitore WiFi è possibile applicare i suggerimenti illustrati nel nostro articolo Aumentare la copertura della rete WiFi.
In particolare, è essenziale il posizionamento del router Wi-Fi che dovrebbe essere idealmente installato al centro dell’edificio da coprire, mai in ambienti interrati, in locali ampi liberi da barriere “importanti”.
In zone densamente popolose, inoltre, dovrebbe essere posta la massima attenzione nella scelta del canale di comunicazione Wi-Fi, nell’utilizzo dello standard 802.11 più recente, nell’individuazione e nell’eliminazione di possibili fonti di disturbo (i.e. elettrodomestici).
Ripetitore WiFi: come funziona
Un ripetitore WiFi è, in ogni caso, un’ottima scelta per estendere la copetura wireless in immobili di grandi dimensioni.
I ripetitori WiFi, infatti, sono dispositivi hardware molto abili nella ricezione del segnale WiFi proveniente dal router: “rilanciando” in proprio tale segnale, fungono poi da “intermediari” tra il router e tutti quei dispositivi da cui non si riuscirebbe ad usufruire della connessione WiFi a causa del segnale debole o quasi assente.
Un ripetitore WiFi è detto anche range extender o repeater.
Esistono diversi modelli di ripetitori WiFi in tutti i cataloghi dei principali produttori di soluzioni per la connettività a banda larga. Oggi, tra l’altro, sono commercializzati a costi veramente contenuti: facendo riferimento ad Amazon, ad esempio, si può trovare una vastissima scelta di prodotti.
Dal momento che ogni ripetitore WiFi deve essere collegato ad una presa elettrica a muro, alcuni di essi integrano una presa passante che permette il riutilizzo di quella a muro consentendo la connessione di altri dispositivi.
L’assenza di cavi e le dimensioni compatte, rendono un ripetitore WiFi un’eccellente scelta per fruire della connessione Wi-Fi in qualunque ambiente.
Alcuni ripetitori WiFi integrano addirittura una o più porte ethernet RJ-45: in questo modo (bridge ethernet), si potranno eventualmente collegare alla rete locale e quindi al router dispositivi anche quei dispositivi che non supportano la connettività Wi-Fi ma che permettono una connessione mediante l’utilizzo di un normale cavo ethernet.
Miglior posizionamento per il ripetitore WiFi
Il ripetitore WiFi dovrebbe essere posizionato all’incirca a metà della distanza che intercorre fra il router Wi-Fi ed i dispositivi wireless da servire (l’immagine sottopostante è di TP-LINK). Nel caso in cui il segnale non fosse soddisfacente, è ovviamente possibile avvicinarsi un po´ al router.
Per quanto possibile, è bene cercare di eliminare quegli ostacoli che si dovessero frapporre tra il ripetitore Wi-Fi ed il router wireless riducendo allo stesso tempo tutte le eventuali interferenze derivanti da telefoni cordless, dispositivi Bluetooth, forni a microonde e così via.
La stragrande maggioranza dei ripetitori WiFi dispongono di un meccanismo di segnalazioni visiva (led) che permette di stabilire, comunque, quale sia il posizionamento migliore rispetto al router. Di solito il led di colore verde stabile indica che la locazione scelta è corretta.
Configurare il ripetitore WiFi
Per configurare il ripetitore WiFi di solito si può agire in due modi: il primo consiste nell’utilizzare la funzionalità WPS (Wi-Fi Protected Setup). Premendo infatti, contemporaneamente, il pulsante WPS sia sul ripetitore WiFi che sul router wireless, la connessione verrà subito instaurata senza dover compiere passaggi aggiuntivi.
A seguito della scoperta della vulnerabilità scoperta nello standard WPS (vedere, a tal proposito, l’ultima parte dell’articolo Craccare reti WiFi: accedere alle reti WiFi protette), suggeriamo comunque di abilitarlo eventualmente sul router WiFi solamente al momento della prima configurazione del ripetitore WiFi quindi di disattivarlo subito.
La seconda modalità consiste nel connettere il ripetitore WiFi ad un normale computer, digitare nella barra degli URL del browser l’indirizzo che permette di accedere al suo pannello di amministrazione, digitare nome utente e password (di solito admin admin
o admin password
) quindi scegliere l’SSID della rete Wi-Fi alla quale il ripetitore si deve collegare in automatico.
Il passaggio successivo consiste nello specificare una password da utilizzare per proteggere l’accesso alla rete locale attraverso la connessione al ripetitore wireless.
L’SSID del ripetitore WiFi può essere lo stesso utilizzato dal router oppure è possibile specificarne uno alternativo.
Accedendo alle impostazioni del ripetitore WiFi, poi, si potrà abilitare il protocollo DHCP in modo tale che sia il dispositivo ad assegnare indirizzi IP locali ai client che via a via si collegheranno (192.168.x.x: perché in rete locale vengono usati questi indirizzi?) ed eventualmente personalizzare il canale trasmissivo utilizzato per la connessione senza fili.