Perché il puntatore del mouse è inclinato?

L'inclinazione del puntatore del mouse è il risultato di scelte tecniche risalenti agli anni '70 e '80, quando la bassa risoluzione dei monitor rendeva difficile distinguere un cursore perfettamente verticale. Xerox PARC introdusse l'angolazione per migliorarne la visibilità, una soluzione poi adottata da Apple e Microsoft.

Il puntatore del mouse è uno degli elementi più iconici delle moderne interfacce grafiche, ma pochi si chiedono perché la freccia sia inclinata di circa 45 gradi invece di essere perfettamente verticale. Premettiamo subito che questa scelta non è casuale, bensì il risultato di precise considerazioni ergonomiche e tecnologiche risalenti agli albori dell’informatica.

Per comprendere i motivi che hanno portato a rendere inclinato il puntatore del mouse, è necessario tornare indietro agli anni ‘60 e ‘70, quando l’uso di questo dispositivo di input era ancora un concetto sperimentale.

Le origini: gli albori dell’interfaccia grafica

Il mouse è invenzione di Douglas Engelbart che lo presentò nel lontano 1964 come parte del progetto NLS (oN-Line System) presso lo Stanford Research Institute. Il primo modello di mouse consisteva in una scatoletta di legno con due rotelle per tracciare il movimento sugli assi X e Y. Il suo scopo era facilitare l’interazione con il computer senza ricorrere esclusivamente alla tastiera.

Tuttavia, all’epoca, i sistemi non disponevano di un’interfaccia grafica avanzata come la intendiamo oggi, quindi l’idea del puntatore non era ancora ben definita a livello visivo.

Nel 1973, il Palo Alto Research Center (PARC) di Xerox sviluppò il sistema Alto, il primo computer con un’interfaccia grafica basata su finestre e icone. Fu proprio in questo contesto che nacque il puntatore del mouse così come lo conosciamo ormai da decenni.

Il puntatore era inizialmente un cursore, rappresentato come una freccia verticale. L’hardware dell’epoca aveva delle limitazioni nella risoluzione e nei metodi di rendering, rendendo difficile distinguere un semplice tratto verticale disegnato sullo schermo.

Perché il puntatore è inclinato?

Negli anni ‘70 e ‘80, i monitor avevano una risoluzione molto bassa rispetto agli standard attuali. I pixel erano grandi ed evidenti, il che rendeva difficile disegnare forme sottili e dettagliate. Per questi motivi, un puntatore o un cursore verticale appariva come una linea indistinta, poco visibile all’utente.

Si comprese che un’inclinazione di 45 gradi migliorava la leggibilità, rendendo il puntatore più facilmente distinguibile rispetto a uno perfettamente verticale. L’angolazione aumentava infatti il numero di pixel utilizzati per il contorno del cursore, migliorando la visibilità su schermi a bassa risoluzione.

Il team di Xerox PARC, guidato da Alan Kay e altri pionieri delle interfacce grafiche, fu tra i primi ad adottare un cursore inclinato. Quando Apple presentò il computer Lisa nel 1983 e successivamente Macintosh nel 1984, adottò la stessa soluzione.

Bill Atkinson, ingegnere Apple, ottimizzò il puntatore per funzionare su schermi con una risoluzione ancora limitata, mantenendone l’inclinazione per massimizzare la visibilità.

Un altro aspetto da considerare ha a che fare con il tema dell’adattamento ergonomico. Quando si usa il mouse, non ci si muove mai in modo perfettamente verticale od orizzontale, ma con movimenti naturali che sono leggermente obliqui. Un puntatore inclinato segue meglio l’angolazione della mano e del polso, migliorando la percezione del movimento.

Evoluzione del puntatore nel tempo

Con il miglioramento della tecnologia, il motivo iniziale della scarsa risoluzione, che ha portato all’utilizzo del puntatore inclinato, è progressivamente decaduto. Il puntatore del mouse inclinato, tuttavia, è rimasto una convenzione visiva rimasta sostanzialmente immutata nel corso degli anni.

Anche se le limitazioni hardware che originariamente giustificarono il design sono ormai superate da decenni, l’inclinazione del puntatore persiste anche perché, sempre per convenzione, il punto di origine è posizionato nell’angolo superiore sinistro. Proprio in corrispondenza della punta della freccia.

Interfaccia di Apple Lisa

L’interfaccia di Apple Lisa (fonte: The Blisscast Journal).

Se il primo puntatore inclinato è riconducibile allo Xerox Alto (1973) e le successive implementazioni molto simili sono arrivate con Apple Lisa (1983) e Macintosh (1984), Microsoft Windows 1.0 (1985) ha a sua volta mantenuto lo stesso design per questioni di compatibilità. Linux e Unix con X Window System hanno adattato varianti simili del puntatore, rispettando la storica inclinazione.

Puntatore mouse Windows 1.0

Il puntatore del mouse in Windows 1.0. (fonte: Museum of UI).

Va detto che alcune interfacce un po’ meno conosciute, come VisiCorp Visi On, prima GUI sviluppata per i PC IBM, utilizzava un puntatore del mouse verticale. Rilasciata nel 1983, Visi On è uno dei primi tentativi di portare un’interfaccia grafica basata su finestre in un sistema operativo per personal computer, anticipando di qualche anno il lancio di Windows.

Visi On interfaccia grafica mouse PC IBM

Immagine tratta da Nathan’s Toasty Technology

Il puntatore del mouse in Windows

Oggi, con display ad alta risoluzione e il supporto per cursori personalizzati, è possibile modificare l’aspetto del puntatore, ma quello inclinato resta lo standard nella maggior parte dei sistemi operativi.

In Windows 10 e in Windows 11, basta digitare Mouse nella casella di ricerca del sistema quindi scegliere Impostazioni del mouse per avere la possibilità di personalizzare in profondità il puntatore, intervenendo anche sul suo comportamento.

Puntatore mouse Windows

Si può aumentare o ridurre la velocità del puntatore, migliorarne la precisione e, cliccando su Puntatore del mouse si possono sceglierne dimensioni e colore.

Personalizzazione puntatore mouse

Cliccando su Impostazioni aggiuntive per il mouse oppure premendo Windows+R quindi digitando main.cpl ,1 Windows restituisce il pacchetto di icone mostrate per ciascuna diversa “veste” del puntatore. Ad esempio, quando c’è un processo in esecuzione in background, accanto al puntatore può essere mostrata una clessidra, un circoletto o un altro riferimento grafico.

Allo stesso modo, quando ci si trova in un riquadro per l’inserimento del testo, l’icona del puntatore si trasforma in una sorta di cursore a forma di “I”.

Selezione puntatore mouse Windows

Ancora oggi può capitare di perdere di vista il puntatore del mouse sullo schermo: per evitare di trovarsi in queste situazioni, si può certamente aumentarne la dimensione, agendo su Puntatore del mouse, Dimensioni, cambiarne il colore oppure cliccare sulla scheda Opzioni puntatore per poi abilitare la casella Mostra posizione del puntatore quando si preme il tasto CTRL.

Posizione puntatore mouse Windows CTRL

In questo modo, premendo il tasto CTRL, Windows visualizza una serie di cerchi concentrici attorno al puntatore, ovunque esso si trovi posizionato sullo schermo.

Controllare il puntatore del mouse con il tastierino numerico

Se il mouse non funziona in Windows o se si avesse la necessità di controllare temporaneamente il puntatore del mouse con la tastiera, è sufficiente premere la combinazione di tasti MAIUSC+ALT+Bloc num cliccando sul pulsante alla comparsa della finestra di dialogo Attivare controllo puntatore.

A questo punto, è possibile muoversi con i pulsanti del tastierino numerico (basta tenerli premuti), con il tasto 5 che simula il clic singolo e + il doppio clic. In caso di problemi, premete Windows+D per far apparire il desktop e provate a muovermi su di esso agendo sul tastierino.

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