Con le festività ormai alle porte, Mixxx è una di quelle applicazioni che contribuiscono davvero a rallegrare le serate consentendo a professionisti e utenti alle prime armi di allestire la propria postazione da DJ senza esborsi economici importanti. L’abilità principale di Mixxx consiste nella possibilità di mixare musica massimizzando l’esperienza d’ascolto, grazie a tutte le caratteristiche proprie di una vera console.
Nato nel 2002 come parte di una tesi di dottorato su nuove interfacce per il DJing, Mixxx è cresciuto grazie al contributo di dozzine di sviluppatori. Si tratta inoltre di un’applicazione open source, distribuita sotto licenza libera (GNU GPL), a nostro avviso una delle soluzioni della sua categoria più sottovalutate non assoluto. E ciò a dispetto delle sue potenzialità e delle funzionalità che integra.
Scaricabile gratis da questa pagina, Mixxx è compatibile con qualsiasi scheda audio supportata dal sistema operativo, sia esso Windows, macOS o Linux. Inoltre, supporta varie API software per l’utilizzo delle schede audio: ASIO, WASAPI e DirectSound su Windows; OSS, ALSA e JACK su Linux; CoreAudio macOS. Posto che tutte le caratteristiche dell’applicazione sono controllabili anche da tastiera, Mixxx permette l’utilizzo di hardware esterni come controller MIDI o HID: è sufficiente impostare un’adeguata mappatura per interpretare e gestire i segnali del controller. L’applicazione integra già mappature per molti controller sebbene gli utenti possano personalizzarle o creare liberamente le proprie. Utilizzando codice JavaScript è perfino possibile creare mappature avanzate specificando modalità di interazione e feedback evoluti.
Come si presenta Mixxx dopo l’installazione
L’interfaccia utente di Mixxx si presenta con due lettori (deck) o “piatti” virtuali sulla parte superiore e una console di mixaggio al centro. Per provare subito l’applicazione, basta importare le tracce da mixare aggiungendola alla libreria presente nella parte inferiore dell’applicazione.
Per procedere in tal senso, basta trascinare i brani musicali dal file manager del sistema operativo oppure servirsi del menu Libreria in alto. Un semplice doppio clic consente di posizionare le tracce preferite sui due deck.
I controlli del deck, come il pitch slider permettono di regolare la velocità della traccia mentre i cue points aiutano a marcare posizioni specifiche nella traccia. Il pulsante SYNC permette di sincronizzare il valore BPM (beats-per-minute) ovvero il tempo dei brani in fase di riproduzione.
La console di mixaggio aiuta a bilanciare il volume tra i due deck ed è possibile intervenire sui controlli dell’equalizzatore per regolare bassi, medi e alti. I tasti H e G permettono di mixare la musica in entrambe le direzioni (rispettivamente verso la traccia di destra e di sinistra), con le scorciatoie MAIUSC+H
e MAIUSC+G
che offrono una regolazione più fine. L’uso dei crossfader assicura transizioni fluide tra le tracce mentre la sezione degli effetti nella parte destra dell’interfaccia, stimolano esperimenti creativi con filtri, delay, echo e altro ancora per personalizzare il missaggio.
Configurazione essenziale e importanza del preascolto per mixare musica
Il preascolto, noto anche come “cueing“, è un aspetto essenziale per chi si cimenta con la pratica del “DJing“. Chi lavora con Mixxx può ascoltare le tracce caricate prima di mescolarle in modo tale che siano perfettamente sincronizzate e pronte per la transizione fluida dall’una all’altra.
Per avvalersi dei benefici del cueing è ovviamente indispensabile dotarsi di una doppia scheda audio e di una cuffia per ascoltare il missaggio prima di inviarlo all’uscita master, quella principale collegata alle casse.
La configurazione di Mixxx si concretizza cliccando su Opzioni, Preferenze. In Hardware suono si può innanzi tutto specificare le API audio da usare mentre nella scheda Uscita, si possono definire i dispositivi da sfruttare per le varie esigenze.
Il canale master rappresenta l’uscita audio principale: è il segnale audio che va al pubblico. L’uscita per le cuffie consente al DJ di ascoltare una traccia prima di suonarla al pubblico: è quella essenziale per il preascolto e ha un controllo di volume separato.
L’uscita booth è spesso utilizzata in ambienti in cui è presente un monitor di ascolto o un sistema di altoparlanti vicino al DJ. Il volume del booth può essere controllato separatamente rispetto al volume del master, consentendo un feedback audio locale senza influire sulla resa del missaggio al pubblico.
Le opzioni relative ai bus audio consentono il routing del suono: si tratta di un’opzione eventualmente sfruttabile per ottenere effetti sonori avanzati o per indirizzare il suono a dispositivi specifici.
Laptop e scheda audio esterna
La configurazione più comune per iniziare a usare con soddisfazione un software come Mixxx, consiste nell’utilizzo di un laptop e di una scheda audio con 2 uscite stereo (4 canali). La prima uscita stereo (canali 1-2) è utilizzabile come master mentre la seconda (canali 3-4) permette di svolgere attività di cueing ascoltando in anteprima il brano successivo e preparandone il corretto missaggio. Se la scheda audio che equipaggia il portatile in uso non disponesse di 2 uscite stereo, è possibile abbinare una scheda audio esterna per ottenere la stessa configurazione.
Fonte dell’immagine: mixxx.org
Se si decidesse di utilizzare un controller MIDI esterno, è opportuno tenere presente che alcuni di essi integrano una scheda audio multicanale. In ogni caso, possono essere inseriti in qualunque tipo di configurazione con Mixxx.
Gli input (scheda Ingresso) consentono di aggiungere anche uno o più microfoni ed eventualmente inserire “nella partita” anche i suoni di sistema generati sul notebook a livello di sistema operativo. Questo può essere particolarmente utile, ad esempio, per chi volesse utilizzare Mixxx per le trasmissioni audio in tempo reale, ad esempio in radio, o attraverso servizi di streaming audio ampiamente disponibili in Internet.
Come creare un identikit delle tracce presenti nella libreria di Mixxx
Prima di iniziare a usare Mixxx, è essenziale comporre una ricca libreria di brani musicali: l’applicazione è in grado di leggere i formati audio più diffusi, tra cui MP3, Vorbis, Opus, AIFF e FLAC.
L’apposito pulsante Analizza presente in corrispondenza della lista audio, consente di esaminare nel dettaglio le caratteristiche di ciascun brano affiancando quelli che risultano essere compatibili. Il confronto diretto permette di evidenziare non soltanto le affinità in termini di tempo (BPM) ma anche di tonalità.
L’informazioni restituita nella colonna Chiave di Mixxx è un aspetto cruciale perché appunto rappresenta la tonalità di una traccia. Essa influisce direttamente sulla compatibilità armonica tra i vari brani.
La chiave musicale è solitamente espressa con un’etichetta alfanumerica, ad esempio “C Major” o “A Minor”. La lettera rappresenta la nota principale della tonalità, mentre l’aggiunta di “Major” o “Minor” indica se la tonalità è maggiore o minore. Ad esempio, “C Major” indica la tonalità “do maggiore“, mentre “A Minor” indica la tonalità “la minore“.
In fase di missaggio, tonalità vicine o armonicamente compatibili si mescolano meglio rispetto a tonalità distanti e sono capaci quindi di assicurare un ascolto molto più piacevole e coinvolgente. È ovviamente possibile cambiare la chiave durante il missaggio e ciò va ad influire sulla percezione melodica e sull’atmosfera della performance.
Le funzione Auto DJ
Tra le tante caratteristiche di Mixxx, vale la pena menzionare anche Auto DJ. Si tratta di un’interessante opzione che consente al software di mixare automaticamente le tracce senza un “intervento umano” diretto. È una caratteristica utile quando si desidera creare una playlist continua senza dover gestire manualmente ogni transizione.
Auto DJ può essere particolarmente comoda in situazioni in cui si desideri riprodurre musica senza un costante intervento attivo. Mixxx cerca di sincronizzare automaticamente le tracce in modo da avere una transizione fluida tra di esse, assicurando comunque una riproduzione continua senza interruzioni.
I parametri configurabili di Auto DJ includono la durata di crossfade tra le tracce e il comportamento in caso di errori di sincronizzazione. Inoltre, Mixxx può gestire automaticamente il livello del volume durante la transizione tra le tracce, garantendo un flusso uniforme.
Ovviamente, il rovescio della medaglia è che Auto DJ si comporta in maniera piuttosto standard non evidenziando il comportamento “creativo” frutto dell’intervento di un DJ in “carne ed ossa”.