Il rapido e vorticoso avanzamento tecnologico ha portato tanti utenti ad accantonare i vecchi PC. Windows 11 ha imposto requisiti hardware molto più severi rispetto al predecessore e, secondo diverse stime, la fine del supporto di Windows 10 potrebbe aumentare i rifiuti RAEE in maniera significativa, a partire da ottobre 2025.
I vecchi PC, tuttavia, spesso non meritano di essere messi da parte: ancora funzionanti, possono continuare ad assolvere funzioni di qualche utilità ancora oggi. Le migliori distro Linux per i PC datati possono trasformare macchine ormai legate al passato in dispositivi efficienti e funzionanti, riportandoli a una seconda giovinezza. È questo lo spirito con cui vogliamo offrire una serie di suggerimenti di distribuzioni Linux per mantenere vivi computer che ormai sentono il peso del tempo.
Indipendentemente dal sistema operativo scelto, l’unità di boot dovrebbe comunque essere sempre, preferibilmente un SSD. Le unità a stato solido, interamente basate su memorie flash e senza parti meccaniche in movimento, sono ordini di grandezza più veloci degli hard disk magnetomeccanici. Ben tenendo presenti le differenze tra hard disk e SSD, quindi, si dovrebbe sempre valutare un aggiornamento del supporto di storage. Anche sui PC più vecchi. Un SSD SATA da 256 GB non costa praticamente nulla (20-30 euro) ma è utilissimo per velocizzare le operazioni di lettura e scrittura dei file, principale collo di bottiglia quando si parla si sistemi che ormai sentono il peso del tempo.
Xubuntu, la versatilità e la completezza di Ubuntu in versione leggera
Xubuntu è una delle “varianti” di Ubuntu più conosciute in assoluto. Si distingue per la sua leggerezza e l’efficienza del desktop environment XFCE. Progettato per funzionare in modo ottimale su hardware meno potente, Xubuntu offre stabilità e un’esperienza utente familiare per coloro che apprezzano l’ecosistema Ubuntu.
La “distro” garantisce un elevato grado di personalizzazione grazie alle impostazioni di XFCE e agli strumenti forniti dal sistema operativo. Gli utenti possono facilmente adattare l’aspetto e il comportamento del desktop secondo le proprie preferenze. Il window manager Xfwm4 è noto per la sua leggerezza e per le prestazioni che sa assicurare.
Xubuntu segue il ciclo di rilascio regolare di Ubuntu, garantendo aggiornamenti regolari del sistema operativo e degli applicativi inclusi. Ciò consente agli utenti di beneficiare delle ultime funzionalità e correzioni di sicurezza.
Lubuntu: versione derivata con LXQt
Lubuntu è un’altra distribuzione basata su Ubuntu che, tuttavia, poggia il suo funzionamento sul desktop environment LXQt. Con un’interfaccia utente snella e una minore richiesta di risorse di sistema, Lubuntu è una scelta eccellente per PC datati, garantendo prestazioni fluide senza sacrificare funzionalità.
Come altre distribuzioni leggere basate su Ubuntu, Lubuntu eredita la solidità e la vasta comunità di supporto della piattaforma da cui è derivato. Questo assicura agli utenti un accesso agevole a un vasto repository di software e aggiornamenti regolari. Lubuntu utilizza Openbox come windows manager, conosciuto per la sua leggerezza e flessibilità.
Linux Mint Xfce Edition: un approccio fresco e moderno per i PC che erano vecchie glorie
Linux Mint, apprezzato per la sua usabilità, offre una variante costruita sull’ambiente desktop XFCE. È un’edizione è progettata per funzionare in modo efficiente su hardware più vecchio, offrendo al contempo un’esperienza utente accattivante e familiare.
Linux Mint Xfce Edition include il ricco set di strumenti specifici di Mint, tra cui Software Manager, Update Manager e il proprio desktop manager Cinnamon che, sebbene più leggero rispetto ad altri ambienti, offre comunque un’esperienza visuale moderna e accattivante.
La distribuzione utilizza inoltre Nemo come file manager predefinito. Nemo integra funzionalità avanzate e una navigazione semplice, consentendo all’utente di gestire file e cartelle con estrema semplicità. Inoltre, l’edizione Xfce include codec e supporto per la riproduzione di file proprietari, semplificando la gestione dei contenuti multimediali e garantendo una maggiore compatibilità con i vari formati.
Anche Linux Mint Xfce Edition segue il ciclo di rilascio di Ubuntu, fornendo aggiornamenti costanti del sistema operativo e dei software installati.
AntiX: leggerezza senza compromessi
Basato su Debian, AntiX è conosciuto per la sua leggerezza e le sue capacità di adattarsi alle configurazioni hardware più datate. AntiX si presenta come un sistema operativo veloce, snello e altamente personalizzabile, adatto anche ai PC con specifiche ormai mediocri.
Attinge alla robustezza di Debian Stable, facendo sì che gli utenti possano beneficiare di aggiornamenti di sicurezza regolari e di un vasto ecosistema software.
L’ambiente di lavoro IceWM si mette in evidenza per la sua interfaccia minimale e pulita, contribuendo a mantenere basse le richieste di risorse di sistema. Lo strumento di configurazione chiamato AntiX Magic semplifica l’impostazione e l’ottimizzazione del sistema. Aiuta infatti gli utenti a gestire aspetti cruciali come il kernel, i servizi di sistema e le impostazioni di rete.
AntiX include un pannello di controllo chiamato “AntiX Control Centre“, che semplifica la gestione e la configurazione del sistema. Gli utenti possono regolare facilmente le impostazioni di rete, quelle relativo al risparmio energetico, le configurazioni di sistema e altre opzioni essenziali.
Le applicazioni preinstallate in AntiX sono scelte per la loro leggerezza. Ad esempio, il sistema operativo utilizza per default il browser Dillo per risparmiare risorse, ma offre comunque la possibilità di installare browser più ricchi di funzionalità come Firefox o Chromium.
Peppermint OS: esperienza Linux moderna e appagante
Peppermint OS è una distribuzione Linux che unisce la solidità di un sistema basato su Ubuntu con la leggerezza dell’ambiente desktop LXDE. Questa combinazione offre un’esperienza utente fluida sull’hardware più datato, senza sacrificare le funzionalità essenziali.
Una delle caratteristiche uniche di Peppermint OS è l’integrazione di Ice, un’applicazione che consente agli utenti di aprire facilmente applicazioni Web come se fossero applicazioni native, offrendo un accesso più rapido e integrato ai servizi online.
Nel complesso, Peppermint OS si posiziona come una distribuzione “cloud-centric“. L’integrazione diretta con servizi cloud come Dropbox e Google Drive consente agli utenti di sincronizzare facilmente file e impostazioni tra i vari dispositivi, facilitando la condivisione dei dati tra un dispositivo e l’altro oltre che l’uso del sistema in mobilità.
Questa distribuzione include anche un suo browser Web leggero e veloce, a sua volta derivato da Chromium. Peppermint OS offre un set di applicazioni preinstallate che coprono le esigenze quotidiane degli utenti. Tra queste, troviamo il lettore multimediale VLC, il già citato gestore di file Nemo e l’editor di testo FeatherPad.
Bodhi Linux: riporta a nuova vita i vecchi PC
Bodhi Linux si distingue per l’utilizzo dell’ambiente Enlightenment, noto per la sua leggerezza e per le ampie possibilità di personalizzazione. Si propone come una piattaforma snella, adatta per dare nuova vita ai PC più anziani.
Questa particolare “distro” mette a disposizione un’installazione minimale di base, permettendo agli utenti di predisporre il sistema secondo le proprie preferenze. Un approccio che evita l’installazione di software non necessario, riducendo al minimo l'”impronta” del sistema (footprint).
Bodhi Linux segue una filosofia di installazione minimale, offrendo agli utenti un sistema di base a partire dal quale costruire eventualmente configurazioni più articolate.
Moksha è l’ambiente desktop, fork di Enlightenment, ulteriormente affinato per adattarsi alle esigenze specifiche di Bodhi Linux: offre anche un’interfaccia più familiare e accessibile.
Puppy Linux: leggero e potente
Una distribuzione Linux famosa per la sua portabilità e leggerezza, tanto da essere frequentemente utilizzata per recuperare file da PC che non si avviano, previo boot da una chiavetta USB è Puppy Linux. Caratterizzato da un footprint di sistema davvero contenuto, Puppy Linux è ideale per avviare PC che risalgono addirittura agli anni ’90.
Creato da Barry Kauler nel 2003, Puppy Linux si è guadagnato la reputazione di essere un sistema operativo efficiente, adatto a computer più anziani, hardware meno potente e utenti che cercano un’esperienza Linux snella e veloce.
Nonostante le sue dimensioni ridotte, Puppy Linux include un set essenziale di applicazioni, come un browser Web, un file manager, un client di posta elettronica e un editor di testo. Gli utenti possono facilmente aggiungere o rimuovere programmi secondo le proprie esigenze.
A dispetto delle sue dimensioni ridotte rispetto ad alcune distribuzioni più popolari, Puppy Linux gode di una comunità attiva e di un buon supporto online.
Manjaro XFCE Edition: la flessibilità di Arch con un peso davvero contenuto
Basato su Arch Linux, Manjaro nella sua edizione con XFCE è in grado di unire flessibilità e leggerezza. Con un processo di installazione semplificato, Manjaro XFCE è una scelta azzeccata per chi cerca una distribuzione potente ma, allo stesso tempo, leggera. La filosofia “rolling release” di Arch Linux si traduce in un sistema operativo sempre aggiornato e con accesso immediato alle ultime versioni dei software.
Manjaro utilizza il packet manager Pacman, semplificando la gestione delle applicazioni e delle dipendenze di sistema. Inoltre, il supporto AUR (Arch User Repository) consente agli utenti di accedere a un vasto repository di pacchetti aggiuntivi.
La distribuzione consente anche di selezionare il kernel Linux più adatto alle proprie esigenze durante l’installazione. Un’opzione che assicura l’ottenimento di prestazioni ottimali, migliorando la compatibilità hardware.
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