1. Il primo consiglio è quello di impostare l’utilità Ripristino configurazione di sistema inclusa in Windows ME (per maggiori informazioni ved. anche questo articolo) in modo tale che sia possibile tornare, in qualunque momento, sui propri passi, impostando la precedente configurazione del sistema.
L’utilità Ripristino configurazione di sistema è avviabile cliccando sull’icona visualizzata in Start , Programmi , Accessori , Utilità di sistema. Tuttavia, se si vuole velocizzare le prestazioni del sistema operativo, è possibile disattivare l’utilità Ripristino configurazione di sistema accedendo al Pannello di controllo quindi cliccando su Sistema, Prestazioni, File System, Risoluzione dei problemi ed attivando la voce Disattiva ripristino configurazione di sistema (per recuperare, dopo il riavvio del sistema, lo spazio su disco occupato dall’utilità Ripristino configurazione di sistema, è possibile applicare questo tip).
2. Provvedete quindi a disabilitare tutte le forme di risparmio energetico. Ciò è possibile cliccando con il tasto destro sul desktop, quindi su Proprietà, Screensaver, Impostazioni ed impostate sull’opzione Mai le regolazioni riguardanti lo spegnimento automatico e lo stand by.
Provvedete a disabilitare il power management (risparmio energetico) all’interno del BIOS del personal computer.
3. Effettuate una serie di controlli riguardanti l’hardware installato. Per prima cosa controllare che la modalità DMA sia attiva per dischi fissi, unità DVD-ROM e lettore CD (a patto che supportino la modalità DMA). Si tratta di un semplice intervento che generalmente è opportuno applicare: esso permette, appunto, l’accesso diretto attraverso la memoria (DMA) alle unità disco e alle unità CD
ROM. Quest’intervento sui driver che pilotano le unità disco determinerà un miglioramento delle prestazioni del sistema, a patto che le periferiche installate permettano l’utilizzo di questa tecnologia. In ogni caso, se possedete dischi fissi e scheda madre di recente costruzione trarrete certamente giovamento dall’attivazione della modalità DMA.
Per attivare l’accesso diretto attraverso la memoria per i dischi fissi è sufficiente accedere al Pannello di Controllo di Windows ME, fare doppio clic sull’icona Sistema, cliccare sulla cartella Gestione periferiche quindi fare doppio clic sulla voce Unità disco presente nella lista. A questo punto si dovrà selezionare il disco fisso e cliccare sul pulsante Proprietà. All’interno della cartella Impostazioni va attivata la casella DMA.
Non appena viene richiesto è necessario riavviare il sistema e ripetere quindi l’operazione per ogni ulteriore disco fisso e per ogni unità CD ROM. Dopo il riavvio del sistema, la casella DMA rimarrà abilitata solo nel caso in cui la modalità sia effettivamente supportata.
Controllate, quindi, le impostazioni della scheda video (cliccate con il tasto destro su Risorse del computer , Proprietà , Gestione periferiche , Prestazioni , Grafica quindi impostate l’accelerazione video al massimo.
Sempre nella scheda “Prestazioni”, cliccate su “File system” quindi su “Disco fisso”; spostate le barre di scorrimento completamente verso destra ed impostate il “ruolo” del vostro computer da “desktop” a “server di rete” (anche se, in realtà il vostro personal computer non è un server di rete…).
Cliccate, quindi, su Floppy disk e disattivate la casella relativa alla ricerca delle unità floppy.
Cliccate su CD Rom e verificate che le dimensioni per la cache siano abbondanti e la casella ottimizzazione sia quella corretta per il vostro lettore.
Fate clic su Dischi rimovibili e, se ne possedete uno, attivate l’opzione write behind caching.
4. Avviate il test delle librerie grafiche DirectX cliccando su Start , Esegui… quindi digitando DXDIAG
e premendo Invio. Accedete alle varie schede e controllate il sommario che vi viene presentato in calce alla finestra. Avviate i test audio/video quindi provvedete ad aggiornare (qualora ciò vi venisse consigliato) i driver scaricando le versioni opportune presso il sito web del produttore della vostra scheda video.
5. Disattivate tutti i componenti che possono, potenzialmente, essere in grado di causare conflitti.
Di solito è bene disabilitare tutte le “operazioni pianificate” (Start , Programmi , Accessori , Utilità di sistema , Operazioni pianificate) utilizzando, per ciascuna di esse, la finestra “Proprietà” (utilizzate il tasto destro per raggiungerla).
Rimuovete l’Universal Plug and Play qualora sia installato. Per far ciò cliccate su Start , Impostazioni , Pannello di controllo , Installazione applicazioni , Installazione di Windows, accedete alla sezione “Comunicazioni”, cliccate sul pulsante “Dettagli” infine disattivate la casella relativa all'”Universal Plug and Play”.
Disattivate, quindi, gli aggiornamenti automatici di Windows facendo riferimento all’icona omonima contenuta nel Pannello di controllo (attivate la terza opzione). Quando installate prodotti software come Norton Utilities/SystemWorks, eccettuata per la scansione virus automatica, non permettete che vengano eseguiti, in automatico, altri task: impostatene l’esecuzione manuale (eseguire l’utilità “System Doctor” in background può infatti causare qualche problema…).
Ricordate che Norton 2000 non è compatibile con Windows ME.
6. Disabilitate la funzionalità Active Desktop che consuma molte risorse di sistema. Per far ciò cliccate con il tasto destro del mouse sul desktop, selezionate la voce “Active Desktop” e disattivate l’opzione “Mostra contenuto web”.
7. Se avete installato Office, disattivate la funzionalità “Findfast” (Ricerca rapida) portandovi nel Pannello di controllo e cliccando due volte sull’icona “Ricerca rapida”. Per recuperare anche lo spazio su disco utilizzato da “Ricerca rapida”, selezionate la voce “Elimina indice” dal menù indice. Non appena avrete cancellato l’indice scegliete “Chiudi” ed infine “Stop”. Disattivate, quindi, l’opzione che permette l’avvio automatico.
8. Windows ME installa un driver VXD denominato VMM32.VXD che può causare crash, blocchi di sistema e, talvolta, un messaggio d’errore che fa riferimento a VMM. VMM32.VXD dovrebbe essere una sorta di “compilation” di driver per il vostro personal computer che però, a volte, non funziona correttamente.
Portatevi quindi nella cartella C:\Windows\Options\Cabs (o C:\Windows\Options\Instal in alcuni computer), cercate il file WIN20.CAB ed apritelo in modo da visualizzarne il contenuto. Qualora ciò non fosse possibile servitevi di un programma come WinZip.
All’interno del file compresso WIN20.CAB dovreste trovate 8 driver: vcomm.vxd, vdd.vxd, vflatd.vxd, vdmad.vxd, vmouse.vxd, configmg.vxd, ntkern.vxd e ios.vxd. Estraete tali fali nella cartella C:\Windows\System e riavviate il sistema. Questa modifica, in talune circostanze, rende possibile risolvere un’ampia gamma di crash, blocchi, problemi in fase di avvio e chiusura del sistema. E’ importante non prelevare da siti Internet altre copie di tali file poiché possono non essere i file più indicati per la vostra installazione.
Se la modifica non risolve i problemi, è possibile semplicemente eliminare i file copiati nella cartella di Windows.
9. Provvete a disattivare tutti i programmi non necessari che vengono avviati insieme con Windows ME: cliccate su Start , Esegui… quindi digitate MSCONFIG e premete il tasto Invio. Portatevi sulla scheda “Avvio” quindi disattivate tutte le applicazioni superflue. Vi consigliamo di liberarvi subito, ad esempio, di “PCHealth” e “Load power profile” (di solito ve ne sono due…), “Scheduling agent” e qualsiasi cosa che faccia riferimento a “scheduling” o ad “operazioni pianificate”. Può
essere utile anche il programma freeware EndItAll, reperibile in questa pagina.
10. Per incrementare le prestazioni generali del sistema, se avete spazio sufficiente per creare una partizione separata per il file di swap di Windows, sarebbe bene farlo. Una volta fatto ciò accedete al Pannello di controllo, cliccate sull’icona Sistema, su “Memoria virtuale” quindi cliccate sull’opzione che consente all’utente di specificare una nuova letterà di unità all’interno della quale verrà memorizzato il file di swap. Specificate nell’apposita casella, la lettera associata alla partizione all’interno della quale desiderate che il file di swap venga collocato. Impostate, quindi, manualmente, le dimensioni del file di swap: questo dovrebbe essere almeno di 150 MB ma può risultare utile averlo di dimensioni maggiori. Se disponete di spazio sufficiente, impostatelo a 1 GB (scrivete 1000 nelle caselle minimo e massimo). A questo punto riavviate il sistema ed avviate l’utilità per la deframmentazione dischi.
Se utilizzate le Norton Utilities non è necessario neppure utilizzare una partizione separata per il file di swap perché, in questo caso, il file di swap viene automaticamente deframmentato e posto all’inizio del disco fisso, in modo automatico.
E’ possibile disattivare poi gli “Effetti” grafici, da Pannello di controllo , Schermo, in modo da incrementare ulteriormente le prestazioni.