Si supponga di aver creato una casella di posta elettronica sul provider “X” e che collegandosi da una connessione di rete offerta dal fornitore d’accesso Internet “Y” non si riesca ad accedere alla mailbox precedentemente attivata. Si realizzerà che molto probabilmente il provider “X” non consente di accedere alle casella di posta elettronica dei domini di sua proprietà se non utilizzando una connessione di rete offerta dallo stesso fornitore d’accesso oppure il servizio “webmail“. Ad esempio, gli utenti di Alice (Telecom Italia) non potranno accedere al contenuto delle caselle di posta create su Libero (e viceversa) utilizzando un normale client di posta elettronica ma potranno farlo esclusivamente collegandosi con i rispettivi servizi di “webmail” (tali strumenti, come noto, consentono di accedere al contenuto di una casella di posta utilizzando il browser web e tagliando fuori, quindi, il client e-mail).
A risolvere il problema ci hanno pensato gli autori di FreePOPs, un’applicazione che esiste da anni e che si presenta come successore di LiberoPOPs che forse alcuni lettori ricorderanno. FreePOPs viene comunemente utilizzato per consentire il download dei messaggi di posta elettronica attraverso il protocollo POP3 anche quando il provider che fornisce il servizio e-mail ne avesse bloccato l’utilizzo.
Ma se le connessioni sulla porta POP3 sono impedite dal provider di destinazione, come può riuscire FreePOPs nel suo intento permettendo il download di tutti i messaggi nel client e-mail?
La risposta è molto semplice. FreePOPs, una volta installato, è capace di connettersi con le webmail offerte dai vari provider fungendo da interfaccia tra il client e-mail e la webmail. Il software, infatti, effettua una connessione alla webmail del fornitore del servizio di posta indicato dall’utente così come se fosse un normale browser web. Dopo aver raccolto ciascuno dei messaggi, FreePOPs provvede a trasmetterli al client utilizzando il protocollo POP3. FreePOPs opera come un proxy che raccoglie le richieste di connessione attraverso il protocollo POP3 provenienti dal client di posta e le “gira” alla webmail collegandosi via HTTPS.
Basterà quindi configurare il client e-mail specificando indirizzo e-mail e password per l’accesso all’account di posta: penserà poi FreePOPs al resto.
Dopo aver installato FreePOPs (le versioni per Windows, Mac OS X e Linux sono prelevabili da questa pagina), si dovrà fare clic su FreePOPs-updater: in questo modo si potranno aggiornare tutte le componenti del programma. FreePOPs integra infatti una serie di plugin scritti in LUA, linguaggio di programmazione di uso generico.
Ciascuno dei plugin gestisce il collegamento di FreePOPs ai vari servizi di webmail dei provider di posta (per verificarlo, basta accedere alla cartella %programfiles%\FreePOPs\LUA
).
Dopo aver cliccato su Avanti, la procedura verificherà per quali componenti di FreePOPs sono disponibili degli aggiornamenti:
Per proseguire, è sufficiente cliccare ancora una volta sul pulsante Avanti. Ad update ultimato, FreePOPs riporterà l’elenco completo dei plugin e delle componenti di base del programma che sono state correttamente aggiornate all’ultima versione disponibile:
Conclusa l’operazione di aggiornamento, è possibile avviare FreePOPs dal menù Programmi di Windows cliccando sull’icona omonima:
Digitando al prompt dei comandi di Windows (da aprire con i diritti di amministratore) localhost
nel campo Nome server e 2000
nella casella Porta):
In questo modo si indica al client e-mail che esso dovrà sempre connettersi a FreePOPs sulla porta locale 2000.
Per quanto riguarda il server in uscita (SMTP), invece, dovrà essere necessariamente scelto quello che il provider col quale si è connessi alla Rete mette a disposizione (nell’esempio, essendo connessi da Telecom Italia (Alice) si è specificato out.alice.it
).
Quando si utilizzano connessioni non cifrate, Thunderbird mostra il seguente messaggio d’allerta:
Per proseguire è necessario spuntare la casella Sono consapevole dei rischi e cliccare su Crea un account.
Per fare in modo che i messaggi non restino sul server di posta ma vengano scaricati da FreePOPs quindi rimossi dalla webmail, basta accedere al menù Strumenti, Impostazioni account di Thunderbird, selezionare l’account di posta appena aggiunto, fare clic sulla voce Impostazioni server ed assicurarsi che la casella Lascia i messaggi sul server sia disabilitata:
Cliccando sul pulsante Scarica posta, nella barra degli strumenti di Thunderbird, il client e-mail provvederà – grazie ai “servigi” resi da FreePOPs – a scaricare in locale tutti i messaggi di posta dalla webmail remota:
Selezionando Install service dal menù di FreePOPs, è possibile configurare il software come servizio di sistema di Windows: in questo modo sarà in esecuzione ad ogni avvio del sistema operativo.
Nel caso in cui doveste rilevare dei problemi utilizzando FreePOPs con alcuni famosi software antivirus ed antispam, vi suggeriamo di fare riferimento a queste indicazioni o di farlo presente tra i commenti al presente articolo.
Ricordiamo che sia nel caso di Gmail che di Hotmail non è necessario utilizzare FreePOPs dal momento che entrambi i servizi di posta mettono a disposizione degli utenti, opzionalmente, la possibilità di prelevare le e-mail via protocollo POP3 od IMAP.
Il plugin LUA di FreePOPs che consente la connessione ed il download delle e-mail attraverso un collegamento alla webmail di Libero è stato aggiornato.
Per scaricare le mail da Libero, quindi, suggeriamo semplicemente di eseguire il software “FreePOPs Updater” seguendo le istruzioni riportate nell’articolo Scaricare le mail da Libero con FreePOPs od inoltrarle altrove.