Per il recupero di documenti e file già cancellati abbiamo presentato, in passato, utilità quali, ad esempio, PC Inspector File Recovery e PhotoRec.
Tra i programmi specializzati nel recupero di immagini e video precedentemente salvati in memorie flash che siano state riformattate o che risultino danneggiate, molto valido è Lexar Image Rescue 3. Si tratta di un software commerciale che tuttavia può essere scaricato ed utilizzato gratuitamente da parte di tutti gli aventi titolo (per procedere al download, è sufficiente fare riferimento a questa pagina indicando il proprio indirizzo e-mail e la versione del programma prescelta ovvero quella destinata a Windows XP/Vista o Mac OS X).
Image Rescue 3 può recuperare i più popolari formati di immagine (tra i quali JPEG, TIFF, NEF, DCR, CRW, CR2,…), file video (ad esempio mov, mpg4 ed avi) e file audio (tra i quali snd, wav e mp3). Inoltre, il programma può tentare il ripristino dei più utilizzati formati di immagine RAW sebbene al momento non siano al momento supportati tutti quelli prodotti dalle varie fotocamere presenti sul mercato. Lexar spiega che non appena verrà aggiunto il supporto per i formati RAW prodotti da altre fotocamere, sarà possibile fruirne installando gli aggiornamenti gratuiti di Image Rescue. Per verificare l’eventuale disponibilità di aggiornamenti, è sufficiente cliccare sul pulsante Support visualizzato nella finestra principale di Image Rescue.
Per poter essere installato, Image Rescue 3 necessita del .NET Framework 2.0. Nel caso in cui il pacchetto non sia presente sul sistema in uso, il software provvederà a prelevarlo dai server Microsoft e ad installarlo in modo automatico.
Una volta scaricato il file compresso di Image Rescue 3 è sufficiente estrarne il contenuto all’interno di una cartella temporanea, creata sul disco fisso, quindi fare doppio clic sul file setup.exe
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Il funzionamento di Image Rescue 3 è estremamente semplice e consente di tentare il recupero di file salvati su qualunque marca di memory card a patto, ovviamente di disporre di un lettore di schede di memoria correttamente collegato al personal computer.
Il ripristino dei file avviene seguendo una procedura passo-passo composta di cinque passi. Dapprima (Select card), è necessario selezionare la scheda di memoria da sottoporre ad esame: nel pannello di destra vengono elencate le unità a disposizione.
Cliccando su File types, quindi, è possibile passare ad indicare la marca della fotocamera con la quale si sono prodotti i file che si intendono recuperare ed il formato dei file stessi (immagini, video od audio).
Premendo il pulsante Start, visualizzato nella scheda Find images, verrà avviata la fase di analisi della memory card alla ricerca di materiale che possa essere recuperato. E’ importante notare come possa essere attivata la visualizzazione di un’anteprima per ciascuna immagine.
Mediante la sezione Save image, le immagini recuperate potranno essere memorizzate in una cartella di propria scelta, sul disco fisso. I file ripristinati perderanno tuttavia il nome originario.
Il comando Burn images offre la possibilità di masterizzare direttamente su supporto CD o DVD il contenuto della cartella contenente le immagini recuperate dalla memory card.
Cliccando su View all tools (sezione Advanced tools), è possibile accedere ad una serie di strumenti che completano l’ottimo software di Lexar. In particolare, attraverso i pulsanti che compongono la colonna di sinistra della schermata, l’utente può avviare un’operazione di diagnosi della scheda di memoria alla ricerca di potenziali problemi, può avviare la formattazione della memory card od eliminare in modo sicuro il contenuto della stessa (Erase card). Utilizzando quest’ultima funzione si sarà certi che i dati presenti nella memory card non possano essere in alcun modo recuperati, nemmeno da parte di Lexar Image Rescue.
E’ importante ricordare che anche Lexar Image Rescue, così come qualsiasi altro software di ripristino dati, non fa miracoli: se i file cancellati dalla memory card sono stati sovrascritti, ad esempio, con altre immagini prodotte dalla fotocamera, il recupero diverrà pressoché impossibile.