Come certamente saprete, quando registrare un dominio dovete inviare per posta o via fax una lettera di assunzione di responsabilità (LAR) al NIC.it un organismo italiano, che ha sede presso il CNR a Pisa, che provvede a registrare e ad associare il vostro nominativo, di persona fisica o d’impresa, all’interno dei propri database.
Oltre alla proprietà del dominio, il NIC.it “appunta” nei propri archivi anche il provider Internet presso cui il vostro dominio risiede “fisicamente”. Qualunque provider (maintainer) Internet è infatti univocamente identificato mediante una sigla del tipo NOMEDELPROVIDER-MNT, ove NOMEDELPROVIDER è generalmente il nome del provider Internet al quale vi siete rivolti per la registrazione del vostro nome a dominio.
Spesso accade di dover spostare un dominio presso un altro provider Internet. Tale decisione risulta indicata qualora il vecchio provider, al quale sinora ci si era rivolti, non riesce più a garantire le prestazioni necessarie per la corretta visualizzazione del nostro sito web o comunque non riesce a gestirne efficacemente la quantità di traffico generata.
Per spostare il proprio dominio presso un alto provider si effettua la cosiddetta procedura di cambio provider/maintainer che si risolve inviando una lettera od un fax al NIC.it indicando la sigla identificativa del precedente maintainer e quella del nuovo maintainer.
Maggiori informazioni in merito sono reperibili direttamente sul sito della Registration Authority.
La procedura di cambio maintainer è tuttavia un’operazione piuttosto delicata, durante la quale il sito può non essere più raggiungibile, per un periodo di tempo più o meno lungo.
Ciò è dovuto al fatto che i DNS sono in fase di aggiornamento. Va ricordato che un dominio Internet del tipo www.ilsoftware.it è semplicemente un nome, semplice da ricordare, a cui, in realtà è associato un indirizzo IP, ossia una serie di numeri che indicano essenzialmente, presso quale provider “risiede” il dominio. Il DNS (Domain name system) include informazioni sulla “posizione” dei vari domini Internet e sulla loro corrispondenza con i relativi indirizzi IP.
Sarebbe infatti assolutamente poco pratico mantenere aggiornata una lista centralizzata che associ ad ogni indirizzo IP il relativo nome a dominio: ogni provider Internet che fornisce accesso alla Rete dispone di un server DNS che si incarica di “mappare” il dominio Internet che si vuole raggiungere in modo da ottenere informazioni sulla sua locazione.
Nel caso di cambio maintainer può accadere che vengano conservate, da parte di alcuni provider, informazioni errate sul dominio in questione. E’ bene quindi verificare, in primis, qualche giorno dopo il cambio di provider/maintainer, che le informazioni memorizzate sui server DNS del NIC.it siano state correttamente aggiornate.
Per far ciò è possibile utilizzare, da un terminale Linux, la seguente sintassi:
Il comando host permette di controllare quali informazioni sono associate al dominio www.nomedominio.it all’interno del database del NIC.it, ed in particolare, in questo caso, all’interno del DNS server NIC.it seguente: dns.nic.it
Al posto di dns.nic.it suggeriamo di sostituire l’indirizzo DNS server del NIC.it indicato nella scheda di registrazione del dominio consultabile digitando nella barra degli indirizzi di Internet Explorer quanto segue:
http://www.nic.it/cgi-bin/whois.pl?whois=nomedelsito.it
Sostituite nomedelsito.it con il nome a dominio da voi registrato.
In questa scheda è possibile troviate infatti DNS server diversi come, ad esempio, dns2.nic.it o dns3.nic.it: verificate che il DNS del NIC.it punti al nuovo Internet provider da voi scelto. In caso contrario potete contattare il NIC.it (meglio se invitate il vostro nuovo Internet provider ad effettuare il contatto) affinché i dati vengano aggiornati.
Chi non utilizza Linux, può prelevare il programma CyberKit eseguibile in ambiente Windows che permette di simulare l’uso del comando “host” di Linux ed è dotato di molte interessanti funzionalità aggiuntive. Da non tralasciare il fatto che CyberKit è completamente gratuito.
Dopo aver installato CyberKit cliccate sulla scheda NsLookUp quindi specificate il nome del DNS server che volete controllare (ad esempio: dns.nic.it), quindi, all’interno della casella query inserite il nome completo del vostro sito Internet. Ad esempio: www.ilsoftware.it
Selezionate infine dal campo type of search la voce ALL – All records.
Premete il pulsante Go per avviare l’operazione di ricerca.
Controllate quindi, tra le informazioni restituite, che il DNS server faccia riferimento al nuovo Internet provider da voi scelto.
Oltre al NsLookUp, il programma CyberKit offre altri servizi poco conosciuti ma spesso molto importanti. Uno di questi è il cosiddetto Ping. “Pingare” un host remoto significa inviare al computer specificato piccoli pacchetti di informazioni ed attendere la risposta.
Se il computer remoto risponde alla nostra “sollecitazione” si può determinare la velocità di connessione tra il proprio personal computer ed il server interrogato. Il Ping è quindi un servizio molto utile che permette di capire se un server (ed in quale misura) sia veloce o meno oppure se vi è qualche problema di comunicazione.
Windows dispone di una utilità, eseguibile dal Prompt dei comandi MS-DOS, denominata appunto PING tuttavia CyberKit, rappresenta un grande passo avanti.
Da ricordare anche il traceroute che permette di “tracciare” il percorso che la nostra richiesta compie prima di raggiungere un determinato sito web. Utile per mettere a nudo problemi imputabili a terzi che non dipendano né dall’Internet provider da cui proviene la richiesta né dal sito Internet di destinazione. Se siete interessati al tracerouting vi consigliamo tuttavia di valutare l’utilizzo di VisualRoute, a nostro parere la migliore utility in questo campo.
Come una sorta di “coltellino svizzero”, CyberKit è un programma tuttofare che oltre ai servizi quali ping e traceroute mette a disposizione dell’utente più smaliziato tante altre interessanti utilità.