La procedura di ibernazione consente di memorizzare lo stato corrente del sistema e tutto il contenuto della memoria volatile all’interno di un file, chiamato hiberfil.sys
). Il vantaggio è che dopo l’avvenuta ibernazione del PC, al successivo avvio della macchina, sarà possibile ripristinare la precedente sessione di lavoro in maniera molto veloce riprendendo il lavoro laddove lo si era lasciato: si troveranno in esecuzione gli stessi programmi, le stesse applicazioni, si ritroveranno aperti i file sui quali si stava lavorando, le finestre appariranno nelle medesime posizioni e così via.
Stranamente, nelle ultime versioni di Windows la funzionalità di ibernazione non è più presente nel menu principale – richiamabile dal pulsante Start – che consente di spegnere e riavviare la macchina.
Nell’articolo Ibernazione Windows 10, ecco come aggiungerla abbiamo visto come ripristinare la modalità ibernazione in Windows 10 (la stessa procedura è applicabile in Windows 8.1).
Agendo sulle Opzioni risparmio energia del sistema operativo (premere Windows+R
e digitare powercfg.cpl
) si può fare in modo di associare la pressione del pulsante di alimentazione del PC o la chiusura dello schermo nel caso dei notebook all’attivazione dell’ibernazione (voci Specifica cosa avviene quando si preme il pulsante di alimentazione, Specifica comportamento pulsanti di alimentazione e Specificare cosa avviene quando viene chiuso il coperchio nella colonna di sinistra).
In Windows 10 Microsoft ha puntato tanto su Avvio rapido, una funzionalità che prevede il ripristino automatico delle applicazioni in uso durante la precedente sessione di lavoro dopo un riavvio o uno spegnimento del PC.
Non è però la stessa cosa dell’ibernazione e le differenze sono marcate: ne abbiamo parlato nell’articolo Spegnere Windows 10 non equivale a un riavvio del sistema: ecco perché spiegando anche come evitare il ripristino di applicazioni e finestre aperte dopo il riavvio o lo spegnimento della macchina.
Facendo riferimento alle indicazioni riportate nell’articolo Bloccare Windows quando il sistema non è utilizzato, consigliamo di assicurarsi che Windows chieda sempre di effettuare il login (con l’inserimento della password) ogniqualvolta ci si allontana dal sistema in uso.
Come fare in modo che Windows attivi automaticamente l’ibernazione quando l’autonomia della batteria cominciasse a scarseggiare
Con i dispositivi portatili è possibile fare in modo che il sistema operativo si ponga automaticamente in ibernazione nel momento in cui l’autonomia della batteria dovesse scendere al di sotto di un livello critico. In questo modo il sistema operativo salverà tutti i dati insieme con lo stato della sessione di lavoro e nessuna informazione andrà persa.
Per procedere in tal senso, basta accedere alla finestra Opzioni risparmio energia vista in precedenza, scegliere Specifica impostazioni di disattivazione dello schermo dalla colonna di sinistra quindi fare clic su Cambia impostazioni avanzate risparmio energia.
Nell’elenco si dovrà individuare la voce Batteria, selezionarla e cliccare su Operazione per batteria quasi scarica. Se l’azione Iberna non fosse impostata sia per Alimentazione a batteria che per Alimentazione da rete elettrica, suggeriamo di selezionare tale voce, così come in figura.
Per impostazione predefinita l’ibernazione automatica avverrà quando l’autonomia della batteria dovesse scendere sotto il 5%.
Quando la batteria è in esaurimento (ovvero, per default, al 10%), Windows mostra un avviso indicando all’utente l’opportunità di collegare prima possibile il dispositivo a una sorgente di alimentazione.