A scopo di test potrebbe essere utile cambiare la posizione geografica modificando le informazioni che i servizi di geolocalizzazione di Android trasmettono alle app installate sul dispositivo mobile. In questo modo si può ad esempio accertare di come si comporta un’applicazione a seconda del luogo in cui ci si trova.
Le applicazioni che permettono di modificare in tempo reale le coordinate geografiche restituite dal modulo GPS dello smartphone spesso non funzionano allo stesso modo e possono portare a risultati differenti a seconda del dispositivo mobile che si usa e della sua configurazione.
Una buona app per Android si chiama Location Changer ed è frequentemente aggiornata dai suoi sviluppatori.
Location Changer può modificare i dati restituiti dal GPS dello smartphone usando diverse strade: la prima consiste nell’utilizzo delle cosiddette mock locations.
Si tratta di una funzionalità nascosta tra le opzioni per gli sviluppatori di Android (attivabili portandosi nelle impostazioni, nelle informazioni sul telefono o sul tablet quindi toccando rapidamente per almeno 7 volte il numero di versione) e usata essenzialmente a mo’ di test.
Alcune app Android sono comunque in grado di rilevare l’utilizzo delle mock locations: gli sviluppatori di Location Changer, come spiegato in questa pagina, invitano a non imputare il malfunzionamento al loro software ma alle restrizioni imposte a livello di sistema operativo.
La soluzione per validare la posizione geografica e far sì che tutte le app Android installate la considerino reale consiste nell’installare una patch documentata sul forum di XDA Developers che tuttavia funziona soltanto sui dispositivi sottoposti a rooting.
Per attivare le mock locations bisognerà dapprima installare Location Changer quindi portarsi nelle opzioni per gli sviluppatori di Android. Su alcuni dispositivi si troverà la voce: Seleziona la app per la posizione fittizia. In questo caso basterà toccarla quindi selezionare l’app Location Changer appena installata.
Dopo aver avviato Location Changer basterà quindi selezionare il punto della superficie terrestre in corrispondenza del quale ci si vuole virtualmente trovare e tenere premuto sulla mappa.
Dopo aver cliccato su Start si dovrebbe ricevere immediatamente il messaggio Location changed.
Portandosi in un’applicazione che rileva la posizione usando i servizi di geolocalizzazione, essa dovrebbe riportare le coordinate geografiche impostate con Location Changer. In figura ecco infatti che cosa accade, per esempio, utilizzando Google Maps.
Premendo l’icona sopra Vai, in basso a destra, è possibile notare come il punto impostato con Location Changer sia ritenuto come la reale locazione geografica del dispositivo mobile.
Per annullare il posizionamento artificioso basterà ritornare nell’app Location Changer e toccare il pulsante Stop in basso a sinistra. Le app installate torneranno ad accedere alla posizione reale proveniente dai dati condivisi dai servizi di geolocalizzazione.
È importante ricordare che molte applicazioni combinando le informazioni provenienti dai servizi di geolocalizzazione di Android con quelle correlate con l’indirizzo IP pubblico che si sta utilizzando. Per modificare l’indirizzo IP potrebbe essere necessario utilizzare un servizio VPN e scegliere come server di uscita sulla rete Internet uno situato nello stesso Paese dove si è virtualmente portata la propria locazione geografica: Portabilità transfrontaliera: cosa significa e perché i provider combattono le VPN.