Google Foto è la nuova applicazione stand alone che il colosso di Mountain View ha rilasciato nei giorni scorsi, in versione definitiva, per i dispositivi Android.
Come abbiamo spiegato nell’articolo Google Foto, ecco le novità della nuova app, la novità più importante è forse la politica seguita da Google per il backup delle foto digitali.
I tecnici di Google hanno infatti spiegato che le foto fino a 16 Megapixel di risoluzione non vengono conteggiate ai fini dello spazio disponibile sui server cloud.
Ciò significa che il quantitativo di spazio a propria disposizione sui server di Google (verificarlo in questa pagina previo login) non scenderà fintanto che non si caricheranno foto di dimensioni superiori a 16 Megapixel.
Allo stesso modo, i video fino a 1080p non contano ai fini dello spazio disponibile.
In altre parole, la maggior parte delle foto e dei video acquisiti con un normale smartphone verrà memorizzato sui server di Google senza alcun limite (ad esempio si potranno salvare contenuti oltre i 15 GB di spazio offerti gratuitamente dalla società di Larry Page e Sergey Brin per gli account free).
Se la fotocamera, ad esempio, scattasse foto a 36 Megapixel, queste verrebbero automaticamente convertite utilizzando una risoluzione più bassa allorquando si fosse scelto di effettuare il backup sui server di Google con l’impostazione alta qualità.
Nel caso in cui si volessero conservare anche gli originali delle foto come backup su Google, bisognerà necessariamente optare per l’impostazione Originale, selezionabile anche da questa pagina oppure accedendo alle impostazioni dell’app Google Foto.
Versioni a risoluzione più bassa delle foto vengono comunque create indipendentemente dalle dimensioni della foto. È facile accorgersene, ad esempio, caricando una foto a risoluzione elevata utilizzando la nuova versione web di Google Foto, attraverso questa pagina.
Spostando una foto a risoluzione elevata nella schermata di Google Foto o cliccando sull’icona Carica foto raffigurante una piccola nuvola, ad upload ultimato, se si proverà a fare clic con il tasto destro del mouse sull’immagine quindi a scegliere Salva l’immagine con nome, la foto verrà sempre prelevata in versione ridotta.
Per prelevare la versione originale a risoluzione più elevata (qualora, ovviamente, si fosse richiesto il backup delle immagini nella loro veste originale), basterà cliccare sull’icona Scarica.
Scegliendo l’impostazione Alta qualità dall’interfaccia dell’applicazione Google Foto o da web (pagina delle impostazioni), le foto saranno sempre salvate – sui server di Google – con una risoluzione mai superiore ai 16 Megapixel (un’immagine da 16 Megapixel è pari a 4.920×3.264 pixel).
Qualora si utilizzasse un dispositivo che scatta foto con risoluzione superiore ai 16 Megapixel, quindi, le foto originali non saranno salvate sui server di Google ma verranno ridotte. Gli originali resteranno invece salvati sul dispositivo mobile di provenienza.
Viceversa, scegliendo l’opzione Originale, tutte le foto digitali saranno caricate su Google anche nella loro versione originale. L’impostazione, modificabile anche da questa pagina, viene applicata senza alcuna distinzione su tutti i dispositivi associati al medesimo account Google.
Ciò significa che, almeno allo stato attuale, non è possibile diversificare l’impostazione relativa al backup delle immagini da un dispositivo mobile all’altro.
Sull’applicazione Google Foto per Android, per impostare l’approccio da seguire per il backup delle immagini, è sufficiente accedere alle impostazioni quindi scegliere Backup e sincronizzazione quindi toccare Dimensioni caricamento e, infine, Originale.
Liberare spazio sul dispositivo mobile Android con Google Foto
Un’interessante funzionalità sulla quale è interessante concentrarsi è quella, offerta da Google Foto, che permette di liberare spazio sullo smartphone o sul tablet Android.
Google Foto, infatti, nasce innanzi tutto come applicazione per il backup dei foto e dei video acquisiti con lo smartphone od il tablet. Una volta che l’applicazione ne avrà effettuato il backup sui server di Google, si potranno quindi eliminare dal dispositivo mobile gli stessi contenuti recuperando prezioso spazio utile.
Una volta che le foto ed i video saranno stati memorizzati sui server di Google non si dovranno più temere perdite di dati.
Selezionando foto e video dalla schermata principale di Google Foto quindi procedendo alla loro rimozione, questi saranno eliminati sia dai server di Google che dallo smartphone o dal tablet ed inseriti in un cestino, automaticamente svuotato dopo 60 giorni.
Trascorsi due mesi, foto e video presenti nel cestino verranno definitivamente perduti.
Toccando, dall’app Google Foto per Android, il pulsante raffigurante tre linee parallele (in alto a sinistro) quindi scegliendo la voce Cartelle dispositivo, si otterrà la lista delle cartelle contenenti file multimediali presenti all’interno del device in uso.
La funzionalità Cartelle dispositivo è un po´ lo specchio del contenuto del dispositivo mobile. Selezionando uno o più file (immagini e/o video), questi verranno eliminati solo dalle memorie locali del dispositivo mobile ma non dai server di Google.
Selezionando Elimina, Google Foto cancellerà solo la copia della foto conservata in locale mentre l’altra copia continuerà ad essere conservata sul cloud. Tanto è vero che tornando alla schermata principale di Google Foto, l’applicazione continuerà a visualizzare le foto appena cancellate attingendo ai server della società di Mountain View.
Caricare le immagini su Google Foto da sistemi desktop con l’uploader ufficiale
Da questa pagina, cliccando su Uploader per desktop, è possibile scaricare un programma ufficiale Google che consente di caricare le immagini sui server dell’azienda a partire dal contenuto di un normale computer.
Dopo aver scaricato ed installato l’applicazione in ambiente Windows ed inserito le credenziali per l’accesso al proprio account utente, si potrà configurare il comportamento del programma.
L’upload di Google Foto può essere impostato in modo tale da effettuare il backup del contenuto di cartelle specifiche oppure delle schede di memoria utilizzate da telefoni e fotocamere digitali via a via connesse al computer.
Il programma di Google viene configurato in modo tale da essere avviato ad ogni ingresso in Windows. Utilizzando l’utilità MSCONFIG oppure Autoruns (vedere Usare HijackThis ha ancora senso?) si può modificare questo comportamento evitando il caricamento automatico di Google Foto ad ogni avvio o reboot della macchina.