I font monospaziati sono insiemi di caratteri monospaziati. Ogni carattere, cioè, indipendentemente dalla sua tipologia, occupa la stessa quantità di spazio orizzontale. Questo significa che ogni lettera e simbolo ha la stessa larghezza, indipendentemente dalla sua forma o dimensione. Ciascun carattere è insomma allineato su una griglia fissa, occupando uno spazio uniforme. Per questo motivo, infatti, si parla anche di font a spaziatura fissa.
Fin dall’utilizzo delle prime telescriventi (risalgono ormai a 100 anni fa), le lettere usavano una spaziatura fissa. Con l’avvento delle interfacce grafiche per i personal computer, hanno cominciato a diffondersi i font proporzionali: in questo caso, i singoli caratteri hanno una larghezza differente. Somigliando di più alla scrittura manuale, i font proporzionali offrono un aspetto più naturale rispetto a quelli monospaziati.
Quando è utile usare font monospaziati
I font monospaziati sono utilissimi in diversi contesti, specialmente nelle attività legate alla programmazione. Per lo sviluppo del software, l’uso di font monospaziati facilita la scrittura e la lettura del codice. L’allineamento regolare dei caratteri semplifica la strutturazione del codice e ne migliora la leggibilità. Non per niente tutti gli editor di testo e gli ambienti di sviluppo integrati (IDE) fanno uso, per default, di font a spaziatura fissa.
Non solo. La finestra del terminale, in qualunque sistema operativo, usa font monospaziati: anche qui la motivazione è chiara ed ha a che fare sia con una migliore leggibilità dei comandi, sia con la resa di strutture tabellari usando i normali caratteri, senza ricorrere a risorse grafiche.
Durante le operazioni di confronto (diff) e fusione (merge) del codice, i font monospaziati semplificano il processo mostrando le modifiche in modo chiaro e organizzato.
Ancora, i font monospaziati permettono di creare ASCII-art ovvero creatività grafiche usando caratteri speciali e simboli da tastiera, di creare tabelle in formato testuale, di formattare i documenti con spaziature precise.
Quest’ultimo concetto merita una breve spiegazione. Le tabulazioni Word e di qualunque wordprocessor consentono di allineare precisamente testi scritti usando font proporzionali. Proprio perché le larghezze dei caratteri non sono uguali, ci vuole un sistema per allineare tutto. Avete presente l'”improvvisazione” usata da molti che consiste nel premere più volte la barra spaziatrice per allineare testi posti su più righe? Ecco, con i font proporzionali è impossibile ottenere l’effetto desiderato; con quelli monospaziati sì.
Monaspace: GitHub rilascia una serie di font a spaziatura fissa
GitHub Next ha annunciato la disponibilità di un ampio set di font monospaziati, liberamente personalizzabili e utilizzabili in qualunque contesto: Monaspace. La famiglia di caratteri Monaspace include a sua volta le sottofamiglie “Argon”, “Neon”, “Xenon”, “Radon” e “Krypton”.
La licenza SIL Open Font License parla chiaro: concede il permesso di utilizzare, studiare, copiare, unire, incorporare, modificare, ridistribuire e vendere copie modificate e non modificate del set di caratteri. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo collaborativo di progetti legati ai font, supportando gli sforzi di creazione di caratteri da parte delle comunità accademiche e linguistiche. Il framework aperto e gratuito assicura che i font possano essere condivisi e migliorati in collaborazione con altri utenti.
La pagina di download su GitHub permette di accedere ai set di caratteri Monaspace e utilizzarli nei propri progetti e nelle varie applicazioni, editor testuali e IDE compresi.
Caratteristiche principali di Monaspace
Come accennato in precedenza, Monaspace offre cinque stili di caratteri: ogni stile ha una caratteristica distintiva, ma sono tutti compatibili tra loro, tanto che diventa possibile mescolarli e abbinarli liberamente. Il sistema utilizza tre assi variabili (peso, larghezza, inclinazione) che aiutano a personalizzare nel dettaglio l’aspetto del testo.
L’innovativa tecnica Texture Healing affronta il problema della texture irregolare nei caratteri monospaziati, migliorando la leggibilità senza compromettere la griglia monospaziata. Nel caso dei caratteri monospaziati, infatti, la percezione visiva può erroneamente restituire una distribuzione ineguale di spazi e densità. Texture Healing cerca di compensare queste irregolarità distribuendo in modo più uniforme la densità tra i caratteri, pur preservando l’allineamento monospaziato.
Le ligature sono combinazioni stilistiche di due o più caratteri che vengono uniti per formare un singolo glifo o simbolo. La pratica è particolarmente comune nei tipi di carattere proporzionali e sono comunemente utilizzate per migliorare l’estetica del testo, la leggibilità o risolvere problemi di sovrapposizione dei caratteri (si pensi alle combinazioni di lettere come “fi”, “fl”, “ff”, “ae” e così via). Monaspace, pur essendo monospaziato, include 8 gruppi di ligature per il codice, organizzate in set stilistici.
I caratteri Monaspace, infine, si adattano bene a un’ampia schiera di linguaggi di programmazione come JavaScript, HTML, CSS, Java, Python, C++, PHP e via dicendo.
Come installare i font Monaspace in Windows e macOS
I font Monaspace possono essere aggiunti alla propria raccolta di caratteri gratis. Suggeriamo però di astenersi dall’installarli tutti perché possono rallentare il caricamento delle applicazioni che fanno uso dei font di carattere.
Per aggiungerli in Windows, suggeriamo innanzi tutto di estrarli dall’archivio Zip compresso quindi fare riferimento al contenuto della cartella otf
. A questo punto è possibile cliccare due volte su un font per accedere alla sua anteprima e utilizzare il pulsante Installa in alto.
In alternativa, si può digitare font
nella casella di ricerca di Windows e scegliere Impostazioni tipi di carattere. Il passo seguente consiste nel trascinare il file .otf
di proprio interesse sul riquadro Installa tramite trascinamento.
Ancora, si può premere la combinazione di tasti Windows+R
, digitare %systemroot%\fonts
nel campo Apri quindi trascinare i file .otf
che interessano nella finestra fonts di Windows.
Qualunque programma che supporta l’uso dei font di sistema visualizza anche i caratteri monospaziati Monaspace.
Su macOS è possibile trascinare manualmente i font dalle directory fonts/otf
e fonts/variable
nel Font Book. Un apposito script facilita questo processo.
Per l’utilizzo sul Web, è possibile ricorrere ai file con estensione .woff
e .woff2
. Di solito è sufficiente caricarli, su server Web, nella stessa cartella contenente la pagina HTML. Un semplice foglio di stile consente di impostarne l’utilizzo:
@font-face {
font-family: 'Nome-Font';
src: url('percorso/font.woff2') format('woff2'),
url('percorso/font.woff') format('woff');
font-weight: normale; /* Specificare il peso del font */
font-style: normale; /* Indicare lo stile del font (corsivo, normale,...) */
}
body {
font-family: 'Nome-Font', sans-serif;
}