Fibermap: per sapere tutto sulla copertura fibra e ADSL

Cos'è e come funziona Fibermap, il servizio online per sapere tutto sulla copertura in tecnologia ADSL e fibra ottica di qualunque unità immobiliare lungo la Penisola. Lo strumento stima anche la banda a disposizione sulla base della distanza dalla centrale o dall'armadio stradale e in funzione di altri parametri.

Dopo che TIM ha deciso di impedire ai soggetti diversi dalle società partner (operatori di telecomunicazioni) di attingere al contenuto dei fogli elettronici che informano sulla copertura attuale e pianificata (vedere il severo disclaimer pubblicato a questo indirizzo), applicazioni come l’ottima Fibrapp (Copertura pianificata fibra ottica: chiude Fibrapp. Ecco perché) e il servizio online Fibra.click sono stati costretti a chiudere i battenti.
Augurandoci che in futuro qualcosa possa cambiare, per verificare la copertura in fibra ottica e in tecnologia ADSL sono pochi i servizi rimasti: ne abbiamo parlato nell’articolo Test velocità ADSL e fibra: quali gli strumenti più attuali.

Tra i migliori tool resta Fibermap, un’applicazione web sviluppata e aggiornata da Irideos, azienda italiana che si occupa di fornire connettività alle aziende e alle Pubbliche Amministrazioni.
Irideos aiuta le imprese nella trasformazione digitale proponendo soluzioni integrate che coniugano cloud, data center, fibra ottica, sicurezza e innovazione.

L’azienda mette a disposizione dei suoi clienti 15 data center, 30.000 chilometri di fibra ottica lungo le autostrade e lungo la dorsale adriatica e oltre 2.700 punti di accesso alla fibra.
Di recente ha fatto notizia l’importante accordo siglato tra Irideos e Open Fiber: dove Irideos non è già presente con le sue infrastrutture, potrà utilizzare la rete in fibra ottica realizzata da Open Fiber.
L’infrastruttura Irideos (società che aggrega e consolida gli asset e le competenze di operatori italiani focalizzati sulla clientela business come Infracom, MC-link, BiG TLC, KPNQwest, Enter e CloudItalia) può quindi arricchirsi facendo leva sulla rete interamente in fibra ottica di Open Fiber, sia in modalità punto-punto, con collegamento dedicato alla singola sede aziendale, sia in modalità GPON, con collegamento condiviso (per maggiori informazioni, fare riferimento a questo comunicato).

Come usare Fibermap per sapere tutto sulla copertura in fibra ottica e ADSL

Fibermap è un servizio che permette di verificare la copertura attiva e pianificata a partire da numero civico e CAP: impostando i dati relativi all’unità immobiliare da raggiungere, lo strumento consente di ottenere anche le stime sulla banda disponibile in downstream e, di conseguenza, sulle velocità di trasferimento dati raggiungibili.

Per prima cosa, dopo aver puntato il browser sulla home page di Fibermap, si dovrà impostare regione, provincia, comune, indirizzo e numero civico d’interesse.

Si otterrà una tabella riassuntiva con l’indicazione di tutti i servizi di connettività attivabili presso il numero civico specificato in precedenza.

Nel primo riquadro (Fibra ottica) Fibermap indica se sia possibile attivare o meno una connessione in fibra ottica standard (VDSL/VDSL2) fino a 100 Mbps oppure anche una più evoluta EVDSL (Enhanced VDSL).
La seconda permette di utilizzare il profilo 35b (a patto di adoperare un modem router a sua volta in grado di supportare tale profilo) e di raggiungere fino a 200 Mbps in downstream: Cos’è il profilo 35b per la fibra ottica FTTC e come funziona.

In entrambi i casi si tratta di connessioni FTTC (Fiber-to-the-Cabinet) ovvero in cui la fibra arriva fino all’armadio stradale e non fino al momento dell’abbonato.
Va detto che questa tipologia di connessione può subire una forte degradazione delle prestazioni all’aumentare dell’attenuazione (distanza dell’armadio stradale) e in forza della diafonia provocata dalle coppie vicine (ovvero dall’attività di altri clienti attestati su doppini telefonici fisicamente confinanti).
In alcuni casi (purtroppo Fibermap non lo specifica), soprattutto nelle località d’Italia più lontane dai centri abitati maggiormente popolosi, la connettività in fibra potrebbe usare lo schema FTTE (Fiber-to-the-Exchange): FTTE, fibra ottica su rete rigida: che cosa significa. In queste situazioni il collegamento in rame è decisamente più lungo rispetto alla soluzione FTTC, con la possibilità di ottenere prestazioni spesso inferiori rispetto al caso FTTC.

Fibermap offre indicazioni anche sull’eventuale disponibilità di copertura FTTH (Fiber-to-the-Home), la soluzione che offre standard qualitativi più elevati (il cavo fibra è portato fino al modem router dell’utente finale).

In molte zone non raggiunte neppure dal servizio VDSL FTTC, è tipicamente indicata la disponibilità del servizio Fibra ILC. Con la sigla ILC viene fatto riferimento a un servizio di connettività erogato su fibra ottica che permette di raggiungere anche zone rurali ma è rivolto specificamente alle aziende ed è molto costoso se paragonato alle offerte commerciali che tutti conosciamo.

Nel riquadro DSL sottostante, è possibile verificare la copertura ADSL fino a 7 e 20 Mbps in downstream.
In corrispondenza della riga ADSL ATM spesso si rileva l’indicazione Saturo: TIM sta infatti via a via sostituendo gli apparati DSLAM più vecchi: le centrali ADSL ATM, una volta aggiornate ad Ethernet (ADSL ETH), vengono via a via poste nello stato End-of-Sale (EOS).

Se una centrale è solo ATM, le prestazioni garantite da una connessione ADSL di qualunque operatore non sono superiori a 7 Mbps e il servizio viene generalmente offerto in Bitstream: la scelta di un operatore diverso dall’ex monopolista non porta benefici se non eventualmente di tipo economico.
La disponibilità del servizio ADSL ETH conferma la possibilità di attivare una connessione fino a 20 Mbps in downstream e altri operatori possono essersi attrezzati per lavorare con un approccio ULL (Unbundling Local Loop, si possono usare le infrastrutture di proprietà di un altro operatore) anziché Bitstream.

Cliccando su Dettaglio accanto alle voci relative ai servizi di connessione in fibra e ADSL, Fibermap indica la distanza in metri dalla centrale o dall’armadio stradale e la banda disponibile (stimata) per i vari profili di connessione.

Nel caso delle connessioni in tecnologia ADSL, Fibermap indica anche le differenze prestazionali ottenibili impostando profili a 12, 11 e 6 dB: SNR: cos’è, come aumentarlo e perché si abbassa su ADSL e VDSL.

Nel caso di connessioni ADSL, per verificare il profilo attivato dall’operatore di telecomunicazioni basta fare riferimento al pannello di amministrazione del modem router accedendo alla sezione relativa ai dati statistici della connessione.

Come si vede, in questo caso, la connessione ADSL commercialmente da 20 Mbps in downstream permette di agganciare una portante da circa 18 Mbps con un profilo impostato a 12 dB (margine di rumore o SNR).

In caso di disponibilità sia del servizio ADSL che della connettività fibra, anche FTTC/FTTE, Fibermap fa capire il vantaggio derivante dal passare dall’ADSL alla fibra ottica: Da ADSL a fibra: cosa cambia e cosa significano VDSL e vectoring.

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