Quando si recuperano file da un supporto di memorizzazione le migliori utilità offrono due modalità per ripristinare le informazioni perdute: un’analisi veloce e una più approfondita.
Il file system stabilisce in che modo i file vengono memorizzati e organizzati all’interno di un hard disk, di un’unità flash, di un’unità SSD e in generale in un qualunque altro supporto per lo storage dei dati.
Quando, per qualunque motivo, il file system dovesse risultare danneggiato non sarà possibile farvi affidamento per recuperare gli elementi cancellati leggendone le corrispondenti caratteristiche e le posizioni in cui essi sono conservati.
Un tentativo di recupero dei dati in formato RAW (“grezzo”) permette quindi di ripristinare file impossibili da trovare con un’analisi meno approfondita.
Alcuni software per il recupero dati riescono comunque a suddividere i file per tipologia analizzando il contenuto dell’intestazione di ciascuno di essi: esaminando i primi byte di ciascun file (si può utilizzare, allo scopo, un editor esadecimale come HxD: vedere l’ultima parte dell’articolo Codice binario, bit e byte: cosa c’è da sapere) si può generalmente risalire alla tipologia del file. In questi casi viene recuperata almeno l’estensione mentre il nome originale del file viene comunque perso.
Altri programmi si limitano a salvare tutti gli elementi recuperabili nella cartella specificata dall’utente senza applicare estensioni e con un nome del file arbitrario, di solito assegnato in maniera sequenziale.
Nell’articolo File danneggiato, attenzione ai formati abbiamo visto come riconoscere a colpo d’occhio la tipologia di un file esaminandone proprio l’header mentre nell’approfondimento Recupero dati senza danneggiare l’unità abbiamo illustrato una tecnica che consente di ripristinare i file senza “stressare” il supporto di memorizzazione.
TrIDNet identifica tutti i tipi di file e aiuta ad assegnare le estensioni mancanti
Se non si riuscisse a determinare la tipologia di un file, un programma gratuito come TrIDNet consente di risolvere brillantemente il problema.
Il software poggia il suo funzionamento su un database composto da oltre 12.000 record: ciascuno di essi raccoglie le informazioni su una specifica tipologia di file.
Confrontando la struttura di un file e, in particolare, la sua intestazione, con il contenuto del database di TrIDNet, il programma può assegnare un’estensione ad ogni elemento oggetto di analisi.
TrIDNet è un’applicazione leggera e portabile che non modifica la configurazione del sistema in uso e non scrive nulla all’interno del registro di sistema di Windows.
Per utilizzare il programma, è sufficiente scaricare questo file, memorizzarlo in una cartella di propria scelta quindi salvarvi il contenuto di questo archivio compresso (il file contiene le “firme” o definizioni di ciascuna tipologia di file nota a TrIDNet).
Sul sito web dell’autore è disponibile anche un modulo per la scansione online dei file: utilizzandolo si può esaminare il contenuto del singolo file e stabilirne la tipologia.
Come primo passo dopo l’avvio, TrIDNet effettuerà in automatico la scansione del contenuto della sottocartella defs
quindi permetterà, cliccando il pulsante Browse, di indicare il file da porre sotto la lente.
TrIDNet, dotato di interfaccia grafica, consente di analizzare un solo file per volta facendo ipotesi sulla sua tipologia nella tabella Results list.
Per esaminare un intero insieme di file, come quelli risultanti da un’operazione di recupero dati, si può usare la versione di TrID basata su riga di comando, scaricabile da questa pagina (sia per sistemi Windows che Linux).
Utilizzando il comando trid c:\temp\* -ae
si può ad esempio chiedere a TrID di esaminare tutti i file contenuti nella cartella c:\temp
assegnando automaticamente (opzione -ae
) l’estensione più appropriata.